CORREZIONI E GIUNTE 628 ,, Sale doue ha da esser trattata. Onde le sara ,, in piacer legger la inclusa istmcione; che ., s’io non m’inganno è tale, che merita essere „ abbracciata, e si degnerà esserle benigna del „ suo fauore, come di seruitor pieno di fede, „ et utile a questo Ser. Stato, cb’iolo riceuero ,, per gratia. Et a V. M. Cl. mi racc. braman-,, dole stato sempre tranquillo e sempre glo-„ rioso, e cosi a tutta la soa illustriss. casa. Di casa a’ XIIII di aprile. M.D.LXIIII. Di Vos, Mag. Cl. antico et amoreuolis. s: Federico Badoero. (tergo) Al Cl. signor Paolo Thiepolo Caua-liere mio osser. Signore „. Del Badoero tengo lettere e ricevute autografe spettanti alle pigioni d’una casa da lui affittata fino dal i58i ad Alvise Cocco del fu Girolamo. pagina 60. Ho detto esistere nel!’Ambrosiana di Milano varie lettere inedite di Paolo Manuzio Alcune di esse furono nel i854 impresse a Parigi col titolo : Lettere, di Paolo Manuzio copiate sugli autografi esistenti nella Biblioteca Ambrosiana. Parigipresso Giulio Renouard. mdccoxxxiv. in 8. Il Renouard poi nell’anno stesso 1854 diede fuori la terza edizione degli Anuales de V imprimerle des Aide, ou histoire de Trois Manuce et de let/rs editions par Ani. Aug. Renouard. Paris r.hez lules Renouard, librai-re MDCCCXXXIV. 8. Tanto dalle lettere Ma-nuziane suddette quanto da questa terza corretta ed accresciuta edizione de’Testi e delle Vite Aldine si ponno trarre più notizie in aggiunta a quanto in questo volume ho detto intorno alla detta celebre Manuziana famiglia; e per esempio,sono forzato anch’io dire col Renouard che il vero nome della moglie di Paolo Manuzio era Cattaruzza Odoni, non Margarita, il perchè è d’uopo correggere tutti quei luoghi del-l’Opera mia in cui è detta Margarita (vedi p. 5o. 62. 70. 71. 456- 4^7- voi. III). Il nome del marito di Maria fìgba di Paolo Manuzio era Alessandro Honorio, e quindi aggiungasi a p. 71 nell’albero; così alla p. stessa quel figliuolo di Paolo che io posi come anonimo colle sigle N. N. si chiamava Ottavio, il quale mori di dieci mesi, cioè pochi mesi dopo la morte dell’altro figlio Girolamo Manuzio. Deggio poi qui render pubbliche grazie al signor Renouard il quale in quella sua terza edizione fece cortese menzione dell’Opera mia e di quanto dissi intorno gli Aldi e all'Accademia Veneziana; vedi in quell’edizione le p. 092. 409. 44°- 4^5. 4^8. 471 ec. pag. 480 col. 2. Il Liruti nel volume II. p. 089 degli Scrittori Friulani rammentando i Quattro primi canti del Lincilotto di Erasmo di Valvasone (Guerra i58o 4-) nei quali son tre epigrammi in laude dell’opera, cioè uno di Iacopo Crettone (la-cobi Critonii), uno di Fabio Paulini, il terzo di Giuseppe Yertistanei (Partistagno), tortamente dice che il Crettone era Friulano; mentre si sa ch’era Scozzese; e in quell’epigramma, che vidi anch’io, non s’intitola punto Friulano, nè di altra patria. prrgina 09 col. 2. La medaglia che ricordo in questo luogo spettante alla congiura di Boemondo Tiepolo, stassi nel Museo Correr. Essa è d’argento colla veduta da un lato del campo di san Luca di Venezia e la leggenda ad. forvm. lv- CAE. S. FVGATA. COJTIVR ATORVM. MAXV.AN. MCCCX. nell’esergo viviaso constaxtinio m. praef. Il rovescio ha la Carità col motto : beiìig.va. est. OMNIA. SVST1XET. eset'gO A. SCHABEL' F. pagina 00. 01 nella nota. Lo stendardo o bandiera, che solevasi esporre nel di di s. Vito in memoria del fatto di Boemondo Tiepolo,fu nel marzo 1809 dagli e* redi di Catterina Benvenuti venduta al negoziante Antonio Sanquirico qui in Venezia. Questa bandiera fu dipinta sotto il doge AlviseYi-Srtnz'del quale avvi lo stemma colla veduta della torre dell’arco dell’orologio, con varii guerrieri in atto di entrare in piazza, e vedesi anche la casa dalla cui finestra fu precipitato il mortajo. Notisi che tanto la supplica fatta da Nicolò Rosso quanto il decreto del Consiglio di X. 1468 undici maggio, sono inseriti nelFesemplare delle vite de’dogi del Sanuto esistente nella Biblioteca Estense; e anche questo pezzo fu ommesso dal Muratori, nel quale ,, ho proposto alle SS. VV. Cl. dee essere prontamente dalla molta prudentia loro abbrac-,, ciato.... Fin. E se in altro u’è ancora alcun dubbio m’offero di chiarirlo con le scritture in „ taodo che dovranno ragionevolmente restar contente et satisfatte. „