S. SEBASTIANO 204 « rendo tra’suoi scritti a penna una Nuova Tra- 11 duzione de’ sei primi libri della Eneide in si lingua pur Veneziana, che presso un suoNe-» potè conservavasi ». Vedi T. XIV. p. 370 Storia letter. del p. Zaccaria: Novellista Veneto a. 1755. Dizionario Hemond. T. XV. p. 17 : e Gamba, (p. i5o Serie degli scritti in dialetto Veneziano. i83a. 12.) Quanto alla famiglia Milanese, che dicesi Pecchi conti di Monte P.‘ d'Agliate, illustre per nobiltà e per gradi d’onore sostenuti da alcuni suoi individui, il primo dell’albero speditomi dall’amico Pompeo Litta è un Lodrisio Pecchi, da cui Gio. Ambrosio, poi Lodrisio i463, poi Ambrosio i5i8, poi Gianluigi i5a4 marito di Giulia Rho ed altri ; ma non veggo in esso alcun Gianluigi che possa dirsi quello di cui parla la epigrafe. 36 SEPVLCRVM I PETRI CAMPANATI 1 MD-XXXXIII Poco lontana dalla precedente. Oggi non si leggono che le parole sepvlcrvm — petri campanati — mdxxxxiu. — Ma a’ tempi del Pallerò leggevasi in cambio la seguente epigrafe. PiETiio Ioanni (cosi, ma non dovrebbe leggersi IOANNIS) CAMPANATO IOANNES BAPTIST A FILIVS PIEN-TISSIMVS ET SI Bt POSTEHISQ./VIS VIVEHS POSVIT ANNO DNI MDXLllI. DIE IV. ÀVGVSTI. . Pietro tìglio di Giovanni Campanaio. Mori a’ 18 ottobre 1 542 come dal processo n. 2g3 primo. Col suo testamento i5 |0 a’20 di marzo (1) notaio Zaccaria de’Prioli, ordinava di esser sepel-lito in questa chiesa nell’ arca che dovrà esser fatta fare per deporvi le ossa de’ suoi defonti che sono in detto monastero in deposiio; e lascia una mansionaria annuale; e fu seppel- lito a’ 19 ottobre di quell’anno if>4?. arente la porta dell'oratorio nell' inclaustro di detto mo-nasterio. Adi 15 luglio 15 43 e a’4 agosto dell’an-no stesso i54-3 fu concesso a Giambatista Campanaio figliuolo di detto Pietro di Giovanni il terreno in questa chiesa sotto l'arco delli due pilastri maestri per fabbricarvi la sua arca. (Processo n. 548, e Processo n. 32). Abitavano a s. Luca, e Giambatista aveva per moglie lsabetta Gambelli forse della famiglia di Vettore celebre fusore di bronzi. E in effetto il detto Pietro di Giovanni Campanaio è quel chiaro artefice, di cui vedesi, col nome e l’epoca MDXV un’opera fusa in bronzo nella Cappella Zeno in s. Marco rappresentante Nostra Donna seduta col puttino in mano, e a1 Iati i due santi in piedi Giambatista e Pietro; ed è quel medesimo Pier Zuanne dalle Campane che ebbe parte nel lavoro del cassone di bronzo colla statua distesa del Cardinale Zeno nel-ta suddetta capella, di che vedi Moscbini (Guida I. 348. II. 579.). Altri conosco di questo cognome, e sono : 1. Girolamo Campanaio di cui dice Sanuto (voi. XXVIII. p. «94)- In questa mulina (9. ft'bb. 15 1 o) in colegio fo fato gratin per la signoria a Ilironirno Campanaio di far uno hedificio di cavar questi lagumi (cioè di escavar le lagune) con la mila manco spesa per anni 20 per ducati 5oo e fata la forma sia confirma col Senato . fo balota in colegio 22. o. o. E nel voi. XXIX p. 17'): odi 17 settembre \5zo fu fato in pregadi una suplicatiom di Hironìmo Campanaio q. Andrea qual a fato uno inzegno e modo di cavar paludi e altri lochi e un modo facile di portar via li fanghi dimanda di grada altri cha lui non lo possi far per certo tempo come nel colegio a di 9 fevrcr li fo concesso. (i)7/ Campanaio aveva fatto Testamento fino dal 9 dicembre 15 5 7 (atto di Zaccaria di Prio-li) il qual comincia : Ego Petrus Ioannis Campanatus habitator in confinio s. Lucae- . . . Apparisce che sua moglie aveva nome Maria, e che aveva tre figliuoli, cioè, Veronica monaca in s. Rocco e s. Margarita, Giuseppe frate in questa chiesa di s. Sebastiano, e Giambatista ch'egli chiama mio carissimo fiol el qual me e sfa sempre mai obedientissimo se ha fadigado cum mi a brazo a brazo a guadagnato queste poche de facultà che havemo. Revocò il detto Testamento, e ne fece uno del i54o. 20 marzo, e vi aggiunse un codicillo ió42 20 S‘u8rt0-In nessuna di queste scritture si parla di oggetti d'arte o d'altro argomento curioso, e non apparisce nemmeno qual fosse la professione di lui; ma è certo eh'egli era il fu sore di bronzi che in s. Marco ha la Madonna nella Cappella Zeniana sotto cui è scullo Petri Ioannis Camp Anati Mvxr, come opportunamente vedremo fra quelle epìgrafi.