565 sendo imitata dalli figliuoli suoi con nuovi et evidenti attestati di ossequioso affetto per le cose espresse nella loro scrittura : et convenendo alla publica munificenza in riguardo massime di quanto sogliono far tutti li principi molto più verso quelli, che con la pena meglio che con le armi portano alla memoria de posteri le attioni et giusto governo loro dar ad eSsi figliuoli qualche segno di aggradimento delle fatiche fatte in simili propositi dal padre, le quali hanno essi risolto mandar alla stampa fuori del dominio nostro acciocché restino maggiormente accreditate, n L’Anderà Parte che a D. Ridollì e fra Aurelio figliuoli et Iieredi del q. D. TrajanoBoc« calini (sia) concessa facoltà di poter permutar la condanna di un confinato in prigion a tempo da questo Oons. in una relegatione in Istria, overo in altro luoco di T. F. ad arbitrio di questo Cons. per il restante tempo che per la sententia doverebbe star car-cei-ato. Al qual confine sia tenuto andar con tutti gli oblighi in materia de relegati, et con tutte le conditioni che fussero apposte nella sententia, et non andando al confin, overo da quello partendo incorri in tutte le pene, come se fusse fugito di prigione : la qual concessione è simile a quella che più volte ad altri in casi simili è stata ad altri concessa. Sereniss. prencipe Illmi et Eccmi Sig. Nella commissione data da V. Serenità et da V. SS Eccme a me Dona Morosini di dover leggere quella parte de’Discorsi o Osservazioni sopra Cornelio Tacito del fu Traiano Boccalini che si sono compiacciute farmi vedere, credo, che loro principal in-tentione sia stata haver relatione de i luoghi dove parla di questa República; perche avendo esso nelli suoi libri intitolati Ragguagli di Parnaso, che già uscirono alla sta ñipa, con qualche libertà allargato il freno alla maldicenza contra i diversi principi, si potesse non senza cagione dubitare, che seguendo il genio della sua penna, dovesse far l’istesso della Repub. in questa sua opera, tutto che nelli Ragguagli sudetti parli con molta lode di essa, et io in longa prattica havuta di lui quando fu in questa città, l’habbia conosciuto pieno d’affetto e di divotione verso l’istessa. Hora il tutto attentamente letto-et considerato, riverentemente dico di non haver osservato che scriva di questa Rep. cosa alcuna degna di suppresione,'o di corettione che in treluoghi. Il primo a c. 477 dove lodando f Arsenale di questa città, scrive'queste formali parole: Sono gli Arsenali di Venetia cose mirabili, quanto potei mai dirsi ma io disiderarei che questo luo"o fosse di maggior fortezza, poiché sarebbe più sicuro perciochè gli stromenti della Guerra deveno tenersi in luogo dove non sia possibile che il popolo sollevato dia di mano, per non haver contra gli apparecchi fatti per la salute. Il secondo luoco è a c. 495. dove dice che Carlo VII! Re di Franza nel combattimento al Fiume Taro contra l’esercito di questa Répub. ne riportasse la vittoria; il che viene controverso da molti historici et da alcuni affermato, che il successo della vittoria fosse dal canto della Repuh. in poter della quale venissero molti carriaggi et altre cose più stimate di quella Maestà. Il terzo luogo è a c. 574 dove scrive, che a’ popoli sono molto esosi i Nobili della Repub. come quelli che pretendono esser padroni, et vogliono trattar il popolo et la cittadinanza come servi, il che ha cagionato la rovina di molte republi-che ; consola però questa nota, aggiongendo, la preclarissima repub. Venetiana non ha maggior negotio che tener in freno la gioventù nobile a fine che viva con suoi cittadini con quella modestia che si conviene in una ben regolata Repub. rare volte accadendo che l’autorità sia accompagnata con la modestia. Il restante dell’opera è asperso di censura et mordacità contra Prencipi, et loro Governi, et specialmente contra quello dello Stato ecclesiastico et di Spagna ; berzagli dove principalmente indrizza l’autore le saette della sua penna, sopra di che deve la Publica Sapienza far il dovuto riflesso ; poiché, essendo manifesto a molti et a chi presentò questi libri spezialmente, che da questo Supremo Magistrato siano stati fatti vedere a soggetti di molta esistimazione, almeno in riguardo delli tre altri, oltre di