S. GEORGIO MAGGIORE 545 B Pactum Soldani de Alapo Ano dni millo. CC. XX. quintoIndictione.XIIII. mes novembr. Cum zofose cosa ke me-ser pero zian dux de venexia avese mandao lo nobel homo tomasino foscari cum soe le-tere p so mesazo in lano sovrascrito a meser lo soldan dalapo per tractar e or- denar cum lui ensemble de queli dacie li qual solevano pagar li veneciani in le soe terre, e de altri ordenamenti zoe de li homeni ke morivano desordinai e de le cose de li vene-ciani, o en morte o en vita, sea de quele ke scapaseno de naufragio de mar in la soa tetra come ne debia esser e de altre cose semeiantementre si corno se trova scripto qui desolo sordina inprima ec. ec.... Finisce : e se alcun veneigo faese maleficio sovra li soi ho-mini li nostri marcanti non deun sofrir alcun danno. Ordenao fo questo a oclavo di infrante octubrio per indition quatordex. 1227 Pactum Bononie cum D Petro Ziani duce Venetorum in facto juris reddendi super „ questionibus, predis, et pignorationihus inter partes ; de debitoribus et condemnatis fu-,, gitivis... millo ducent. vigesimo septimo. mens iulii indie. i5 Bononie. „ (Si legge nel secondo Vactorum carte 52). 1228. Atto o Procura di Bonifacio di Ottone di Diruta podestà di Osimo e Recanati per volontà e sentimento espresso del Generale Consiglio adunato nella C orte del podestà suddetto. Ordina e commette a Simperziano che in figura di mandatario e procuratore di quella città e popolo intervenga alle promesse e trattati da comporsi e ordinarsi tra Pietro Ziani doge di Venezia ed il Consiglio di detta Città, (anno 1228 7. raggio. Recanati.) Avvi altro atto simile 1228. 1 o luglio stipulato in Venezia. Altro simile 1228 10 luglio con cui Compagnone giudice di Castell’Angelo giura di osservare cièche giurano gli uomini di Osimo col doge di Venezia, giusta i patti e convenzioni stabilite. (Sono fra’documenti scoperti nel 1811.). Dirò in generale che varii di questi Documenti stanno in duplice antica copia, e di tali altri avvi triplice copia ne’ due libri Primo e Secondo de’Patti. Cosicché se in una copia v’è qualche difetto, può supplire l’altra: i quali li bri de’Patti contenendo in copia di varie epoche, cioè de’secoli XII. XIII. XIV. XV. preziosissimi documenti, fanno autenticità per lutti quelli de’ quali non si potessero trovare gli originali. Il Codice Trevisaneo si vede esser compilato per lo più da’detti libri de’Patti, e nel secolo scorso questo Codice ebbe gran fama appo i nostri storici, perchè i libri Pactorum e-rano chiusi ne’secreti archivii della Repubblica, e non potevano agevolmente essere esaminati, tanto meno poi copiati. Oggidì che sono nel Pubblico Archivio, mediante il superiore permesso ponno essere studiati da chiunque, ed è perciò che quel Codice va scemando assai di pregio. Esso però deve tenersi in conto per tutti gli altri documenti che in essi due volumi ^on sono. Abbiamo nel Palazzo Ducale un quadro di mano dell’Aiiense rappresentante Pietro Ziani doge che depone la corona ducale per farsi monaco. E’ nel plaffone della sala dello Scrutinio. In quanto a monete, il Carli (Voi. I. p. 4i3) descrive quella di rame che ha nel diritto allo intorno P. Ziani dvx, e nel mezzo v. e. n. c. Veneciarum j e nel rovescio ha in campo una croce che ai quattro angoli ha quattro altre crocette ed all’intorno s. mahcvs. Il Gradeni-go nello Zanetti (T. Vili. p. 168) ne descrive il iVJattapane d’argento in tutto simile a quello di Enrico Dandolo ne’ tipi e nelle leggende, con la differenza sola del nome dei doge, che dopo uria crocetta, ed un punto, sta scritto cosi. p. ziani. Queste sono le due monete genuine che si conoscono; quindi sono falsificazioni recenti le altre tre monete delle quali parla Antonio Menizzi a p. 88 delle Moneta de’ Veneziani ec. dicendo che si conservano dal n. h. Tiepolo tre monete di stampo perfettamente uniforme alla primo di Giacomo Tie-pclo ; una delle quali di ottone porta inscritto il nome di Paolo Querini duca ai Carràia tanno 1308, e pesa grani S2; la seconda di rame