¿.*3 S GEORGIO quello di Domenico D iìfìn duca di Creta per turino 1209, c pesa grani 26; la terza egual-ilìente di rame di Rainerio Dandolo duca ’li Creta Vanno 121.4, e pesa grani 32 Osservisi, die del 1208 duca di Candia primo fu Iacopo Tiepolo, non già Paolo Querini, il quale Que-ìini vi fu solamente del 1216 e Domenico Dolfin vi fu duca soltanto del 1220; Rin>er Dandolo poi non fu mai duca di Candia; e del 1214 v’era duca il suddetto Tiepolo. Ciò pro-?a maggiormente la falsità delle monete. (Vedi FI. Cornaro. Creta Sacra l’ars. IV. p. 226. 249- 2^0 ). Giacomo Ziam fratello di Tietro doge fu conte di Ragusi. Fu uno de’ sopraccomiti, o altri personaggi die andarono nel 1177 coll'armata di Sebastiano suo padre. (Olmo Venuta di papa Alessandro p. 517) ; tino de’senatori presenti all’atto ossia ¡strumento di pace nel datto anno stipulato tra Federico Imperatore e la Repubblica (Obone Ravennate p. 14 appo l'Olmo ivi.) (Nell’¡strumento di pace che abbiamo autentico nei libri de’Patti, e nel Codice Trevisaneo non apparisce il nome di Iacopo Ziani) ; e uno di quelli che -iccompagnarono lo stesso Federico dal sito di s. Nicolò di Lido a Venezia col Bucintoro (Daniel Barbaro Cronaca mss. appo di me p. 296). Del 1187 fu uno de’con-u ibuenti per sostenere la guerra col Re di Ungheria, Iacobus Ziani filius quondam domini ■Sebastiani bonae recordationis praedecessoris nostri dedit tibras mille. Cosi dice Orio Mas-fropiero nel documento appo il Sanuto p. 622. E del 1189 veggo la sua firma originale, Iacobus Ziani Consiliatorf in una sentenza intitolata Statutum fatta dal doge stesso Aurio Mas-tropiero contra Iacopo Giuliani il quale aveva rifiutato Officili ni Consulendi, cui era stato eletto ; e in pena di tale rifiuto il doge lo privò di aver altri onori od officii. La carta è nell’archivio Generale in filza Trattati ec. Iacopo fu marito di Cecilia figliuola di Manfredo conte di Bao-ne e di Abano, conosciuta più facilmente sotto il nome di Cecilia di Baons, intorno alla quale un interessante Romanzo stese il cbiariss. nobile nostro Pietro Zorzi. Lacosa è testificata da Rotondino storico (T.VIII p. 17 2.Rerum Italica-rum) dove parla delle moglich’ebbe Ecelinose-condo da Romano detto il monaco. Le sue parole san queste : Licenziavi ipsam (cioè Cecdiam de Abano conjugem ) igitur Ecelinus et eadem spreta (per adulterio commesso con Gerardo da Catnposampiero suo nipote ) ulterius et re-mota} tradidit eam nuptui honorabiliter et ma- MAGGIORE gnifice cwdam no ¿il' civ' Venetiarum sci/ice'. Jacobo de Zianis (il Codice Estense Zanis) cum quo satis in hono^e permansìt doner. civis a ¿tus et potens de Padua dominus Dalesma-wn'is de ea facto solemni divortio sapienter eandem accepit ac habuit in uxorem per exer-chium unìus fiorninis de masnada ipsius do-minae, nomine Linguaintesta. Ex hoc itaque dioitum personarurn conjugio tempore procedente. nati sunt filli et filli a e. nobiles et noten-tes. Più brevemente ripete la stessa cosa Giarn-batista Verci nel Volume I della Storia degli Ecelini p 86 (Bassano 1779. 8.) Cecilia ripudiata da Ecelino, non tardò motto a contrarre nuovo matrimonio con Giacomo Ziani nobile veneto ricco e potente ; ma anche da lui dopo qualche tempo separata col mezzo del divorzio p issò finalmente alle nozze di Delesmanino. Non abbiamo ne’ detti scritiori l’epoca della ripudia, nè del matrimonio di Cecilia con lo Ziani, nè delle nozze col Dalesmanino, ma il matrimonio collo Ziani dev’essere dopo il 1170. E rimarcabile però che il genealogista Marco Barbaro non faccia parola di tale matrimonio di Giacomo con Cecilia, anzi egli non dà alcuna moglie a lui, e nessuna discendenza. All’incontro il Genalogista Cappellari dice cosi : Scrive Albertino Mussati che appresso di Giacomo fu depositata (Cecilia di Baone maglie di Ecelino I da Ro nano violata da Gir irdo da Cani-posa mpiero) sino a che si rimaritò in Delesma-nino nobile padovano. Notisi la paro'a depositata. Il Cappellari poi, da Giacomo Ziani fa nascer figli quattro cioè: Benedetto Ziani 1212 che fu conte di Ragusi, e governatore di galea sotto il generale Rinieri Dandolo; Paolo Ziani che del 1 236 fu capitano di galera nell’armata allestita dalla repub. in favore di Gregorio IX contro Federico II imp. sotto il generale Giovanni Tiepolo, (Paolo Ziani, secondo il Sanuto p. 544> f(1 anche quagli che del »224 sostituito Capitano al defunto Rinieri Dandolo perse i castelli dell’isola di Candia fatti già fabbricare da Arrigo conte di Malta); Marino Ziani che del 1211 andò colla Colonia de’ veneti nobili in Candia; (Sanuto p. 536, che però lo chiama Zane e cosi la Cronaca Zancaro-la); e Riniero. Nè tacerò che la Cronaca Magno p. 266 dice che Giacomo ebbe per moglie una donna da cha M ¡rotini da sant’ Anzoto la quale, se è ciò vero, sarà stata la seconda moglie, dalla quale ponno esser usciti que’figliuoli de’ quali testé fece cenno il Cappellari. G iaco-mo Ziani donò al Monastero varie case e bot-