SAN OEM tion di queste lettere e intrato alle coretiom del vecchio testamento nel qual ritrova tanti erari e così nel psalterìo che stupenda ha già corecto tutto lo ecclesiastico e fra pochi giorni li darà alla luce va dietro ali prof etti et secun-do che sera opera degnissima con la qual si fara ¿mortale come sia impressa la prima parte tiara opera che labiate. Qui si parla di Riccardo Pace (latino Paceus) nato nella diocesi di Winchester, che fu anche a Venezia, e che stampò varie cose; di che vedi l’articolo nella Biogr. Universale (voi. XLII. p. iG^.ediz. Ven.) In un’altra lettera lo Spinelli sotto il di 8 genn. i.ia8 (stil comune) ragguagliava come messer Latino Juvenale giunto a Londra portò notizie della liberazione del papa, e come per questa nuova furon colà fatte assai dimostrazioni di allegrezza dal Cardinale Eboracerne. Il ritorno dello Spinelli in Venezia coll’ ambasciatore Ve-nier fu nel 1329 in febbrajo (stil comune) dopo essere stati nobilmente dal re Enrico regalali di parecchi argenti ; ma quantunque il Venier poco esercitato nell'arte del dire, a parere del Sa-nuto, abbia esposta inespertamente al Senato nel marzo susseguente la Relazione delle cose operate durante la sua missione, nondimeno fu abbastanza eloquente nel laudare l’ajuto predatogli dallo Spinelli. Il quale ripatriato si assegnò per segretario a Giovanni Dolfin che nel Luglio 1^29 andava provveditor generale. Aveva il Po nel i55o fatto gran danno spezialmen-le nel Polesine, il perchè fu inviato lo Spinelli homo cortesam et de inzegno al Duca di Mantova per esaminare le rotte, e vedere di riparare gli argini. Parecchie scritture intorno a ciò del segretario al Senato stanno nel Sanuto (voi. I III). Da queste e da altre ne’susseguen-ti volumi LV e I.V11 apparisce che il nostro Spinelli era uno de’migliori scrittori diplomatici del suo tempo; e a lui la Signoria aveva affidato lo estendere le lettere di maggiore importanza. Una di esse, cli’è del 1 óo 1 richiedeva al papa che concedesse alla repubblica di poter nominare a vescovadi, come era concessoa tutti gli altri principi. Un’altra del i552 domandava escusazione allo stesso pontefice, se la repubblica costretta da proprii bisogni dovette caricare il clero di un imprestilo. Una terza esibiva ogni conveniente allestimento, e destinava quattro de’primarii nobili all’imperatore che di quel-1 anno stesso aveva a passare per gli stati della Repubblica. Finalmente con un’altra dell’anno medesimo i532 si poitavan lagni al duca di ierrara perchè le sue genti avean messo a sac- co e a ruba le nostre terre verso Sacile. Accaduta nel dicembre i53a la morte di Andrea Conti Cancellier grande in Cipro, fra tutti ¡concorrenti fu nominato Gasparo Spinelli mediante le sue optime condition et esser in grafia del senato licet sia zovene, ma di presente di Colegio a notar le lettere de irnportantia. Per la qual cosa due giorni appresso comparve in Collegio come Cancellier grande di Cipro vesti-to di scarlato, con suo fratello Lodovico vestito di paonazzo, e il segretario Girolamo Alberti suo cognato, e ringraziò per bel modo la Signoria che eletto avealoa tanta dignità. Ma mentre s’era posto in viaggio nel Giugno 1553 per andar in Cipro, montata avendo la galea bastarda Cornara, fu preso da’Corsari con la moglie, un fratello, ed una sorella, e tutto l’equipaggio; ond’è che Lodovico Spinelli fratello ch’era a Venezia stese più suppliche al Consiglio per ottenere le utilità della Cancellarla di Cipro al line di riscattare il fratello e la famiglia dalle mani de’corsari ; e in parte venne ancha assecondato. In qual tempo poi, e come abbia avuto termine la cosa non apparisce da Diarii del Sanuto, che oltre il iSSS.non progrediscono, ¡quali servironmi di appoggio alla compilazione del presente articolo. Cosi pure mi è ignoto il tempo della morte di lui. Sembra però che sia premorto al fratello Lodovico, il quale soltanto a se e a’suoi discendenti poneva la tomba nel 1673 Fuvvi fra noi un’altra casa Spinelli la quale anticamente provenne da Castelfranco, e che nel 1718 avendo offerto la solila somma di danaro fu ammessa al veneto Patriziato nelle persone di Paolo e David figli di Girolamo q. David Spinelli, ed abitava nella contrada di s. An- seI°- Questo David padre di Paolo e di David patrizi^ era dottore, e uno de" Veneziani letterati del secolo XVII. Del 1606 con Fantino Dandolo era capo della contrada di ». Tommaso pelli fuochi e per lo pacifico stato della Città, come dalla Cronaca Cittadinesca Gradeniga. Di lui evvi alle stampe; 1. Oratio in die anniversaria cardinalis Zeni habita in d. Marci tempio die 5o mensis muii anno 15g~. Vènetiis apud Nicolaum Morettum. 1597. Qui egli si chiama Mi-nervalis Academicus, la quale Accademia fu fondata dal dottore Girolamo Verdramin; che forse è quel Vendramin di cui parlo nell’annotazione l\ \ alle Inscrizioni di s. Maria