S. GEORGIO MAGGIORE all’anno 1612 ove parla della morte del Donato. Venne tradotta anche questa dal Molin, e impressa tanto nel Voi V. del Volgarizzamento della Storia, quanto , col testo latino a piedi, nel Tomo II. p. i/f3 delle .suddette Orazioni ec. 5, U Imprese et espeditioni di Terra Santa et 1' acquisto fatto dell'imperio di Constanti-nopoli dalla Serenissima Republica di Ve-rietia di Andrea Moresini Senatore Verteti a no. In Venetia 1627. appresso Antonio Tinelli 4. Paolo Moresini fratello pubblicò anche quest’opera, e dedicolla al doge Giovanni Gornaro . In due parti essa dividesi. Li prima ha questo litoio : Deli’ Imprese et espeditioni della republica di Venetia per l’ acquisto e difesa de' luochi di Terra Santa di Andrea Moresini Senatore Venetiano tradotta dal latino in vo’gara. L’altra: L’ acquisto che la republica di Venetia confederata con prencipi francesi fece dell’ Imperio di Constantinopoli di Andrea Moresini Senator Veneziano. Pier Gatterino Zeno a p. LVII del suddetto Tomo V, fa vedere quali errori abbia preso il Piaccio nel Teatro degli Anonimi ( llamburgi. 1708. fol. p. 665 ) descrivendo questo libro. Apostolo Zeno poi osserva che le parole testé allegate tradotta da! latino in volgare non indicano già che il Morosini scrivesse prima in latino la opera, e che o egli o altri poscia l’abbia voltata in italiano ; ma che l’opera è tratta dal latino cioè dogli scrittori latini delle Speditioni e Imprese di Terra Santa . (Zeno. Lettera al Parisotti. 16 luglio iq\o. Voi. VI. p. 56. 57 (1). Il Foscarini, p. 283. nota 168, ha ben osservato che dentro l’opera del Morosini si hanno degli antichi docu- menti recati interi che non si leggono altrove; e solo avrebbe desiderato che l’autore avesse dimostrato qualche conto del Rannu-sio che pochissimi anni addietro e valentemente aveva scritto di quella guerra. 6. Lettera di Andrea Morosini a Luigi Lollino Vescovo di Belluno, nella quale espone la sua speranza che la sua Storia Veneziana abbia dalla dottrina e dall’esame del Vescovo a ricevere perfezionamento. E’ in data di Venezia 28 aprile 1599; ed è inserita a p. 85. 86. 87. del Libro: Lettere di nobili Veneziani illustri del secolo decimosesto ora per la prima volta insieme raccolte. Ve-nezia Alvisopoli 1829. 8. per le Nozze Gri-mani-Mnnin. Altre due Lettere del nostro Andrea dirette a Paolo Gualdo da Venezia in data, l’una 19 novembre 1617, la seconda del primo aprile 1618 sono impresse a p 436. 4^7- 438. delle sopracitate Lettere d’uomini illustri. Ven. Baglioni 1744 5 nella seconda delle quali si mostra inclinato a favorire Giulio Pacio per la Cattedra di diritto civile rimasta vacua in Padova per la morte di Iacopo Gallo giureconsulto. Opere inedite. 7. Varie Epistole sue mss. e non pubblicate, parte in copia e parte in originale dirette al suddetto Lollino ho vedute presso i tre nostri celebri raccoglitori di Autografi, Cons. Cav. de Roner, Co. M A. Corniani, eVice-bibl. Bartolonvneo Gamba; e presso il chiar. sig. Canonico Ramello di Rovigo. Esse sono degli anni 1599. 1602. itìo5. 1606. 1611. i6i3. 1616. itìi3. Una di esse mi venne graziosamente donata dal Co. Corniani nel* (1) A questo giudizio dello 7j°no sembra opporsi il fatto di ufi operetta imperfetta, autografa del Morosini, la quale ho esaminato in una delle Miscellanee della piti volte ricordata famiglia Corner Duodo. E’ intitolata : De Rebus a Venetis in Assyria gestis. Libri duo. Comincia: Cum multa eaque praeclara terra marique gesta sint luna inter caetera vel rerutn dignitate vel ingenti ausu vel religione excellere semper mihi visa sunt quae in Oriente lecere . . . (pagine 14 circa, breve cosa, che tocca di volo le prime Crociate). Finisce il libro secondo incompleta mente-, mox ut Q. Curtius refert ab Alexandro expugnata fuit. Ora, questa operetta quantunque mancante, vedesi chiaramente essere un primo getto in lingua latina del detto libro edito: Imprese et espeditioni della Repubblica ec. R infatti questo libro stampato comincia: Se bene molte sono state le imprese fatte ne’secoli passati cosi in terra come inumare, dalla reptib. di Venetia, tuttavia pare a me che per il zelo di Religione dimostrato da’ nostri maggiori, superino l’altre quelle che furono da lei fatte nell Oriente — Mìi non soltanto v’ è detto pezzo latino, ma vi è nel Codice gran parte dell’ italiano stesso mss. autografo che risponde alla stampa p. 164 e p. ¡»78.