602 CORREZIONI E GIUNTE 5. Busto in marmo col nome dello scultore stava (a. 1858) a piedi della scala del palazzo già Giustinian in campiello de’Squellini in una apposita nicchia. Rappresenta un vecchio con barba rotonda, sottana con bottoni, e sopraveste a guisa di clamide romana. Non so chi vi vi sia effigiato. Assomiglia però molto al ritratto dello stesso Vittoria esistente in questa chiesa di santo Zaccaria, e già da me pubblicato con intaglio in rame dell’Aliprandi. Busto in marmo con barba lunga di Antonio Gatto piovano della chiesa di S. Pao- lo di Venezia stava nella cappella maggiore di detta chiesa; fu poi levato pel ristauro di essa, e lo vidi (an. i85o) in una vicina corticella. Non ha il nome dello scultore, ma la maniera sembrami tutta del Vittoria. Era sovrapposto ad epigrafe che recherò illustrando quella chiesa, coll’anno 1695. 5. Il Busto di Benenetto Manzini piovano di s. Geminiano, di cui a p. f>2 della Vita del Vittoria ec. 1827 il quale fu conservato nel Deposito ch’era alla Commenda di Malta, passò poscia, ed è tuttora nelle sale della Biblioteca Marciana. Vedi p. 109. voi. IV. 6. 11 Busto in marmo rapprecentante lo stesso Vittoria, di cui a p. 17 dell^ detta Vita, conservato nella Casa ora ridotta a Malvasia, in calle della Pietà n. 5719, già dal Vittoria abitata, vi si vede in una nicchia al muro del cortile. Vi si fece scrivere all’intorno : IL magnifico messer Alessandro Vittoria Trentino ; scolpì se stesso in questo marmo [ e morì in questa casa \ l'anno 1608 li 27 marzo (errore invece di maggio) d'anni 85 j - Si aggiungono ivi scritti i seguenti due epigrammi. Epigramma di Paolo Giaxick. „ Vittoria non è morto, ei vive ancora ,, Ne’marmi suoi eh’ arte consulta e onora. „ E se l’imitazione il merto scopre ,, Del gran Canova ei vive pur nell’opre. Epigramma di Paolo Giaxich. ,, Vasari avverso alla straniera laude „ Del giovine Vittoria al merto applaude, „ E di lui scrive ai posteri sua storia : ,, Fia degno del cognome di Vittoria. Ad ambedue è sottoposta l’epoca 23 giugno i832. 7. Busto in terra cotta rappresentante Sebastiano Venìer generale d’armata poscia doge, colle sigle di dietro A. V. F. (Alessandro Vittoria fece ) sta nell’atrio del museo Correr sopra piedistallo. png. col. 1, Del varda abbiamo: „Ingenii cultus. Oratio ,, in studiorum instauratone habita Patavii in ., BasilicaCathedrali ab Emanuele Varda Crae-„ tensi et ab eodem dicata illustrissimo ac sa-,, pienissimo D. D. Tobiae Fiorentino de Fran-,, eh equiti Silesio Antenoreae Academìae D. „ D. Theol. Med. et Philosoph. pro-syndico ,, mentissimo. Patavii typis Iosephi Sardi. «1675.4.,, pag. ìoj. inscr. 56. La inscrizione al niccio chequi ho illustrata, non si vede più ; perchè in occasione della visita fatta da Sua Eminenza Patriarca 1’ anno i858 a questa chiesa venne abrasa, e vi restò 1’ antica pietra, e sotto le ossa. Godo pertanto che sia conservata l’inscrizione nella presente mia Opera. pag. i45. inscr. 42. Nell’ erudito libro: Villeggiature de' Bisan-tini sul Bosforo Tracio. Opera del padre Luca Ingigi tradotta dal P. Cherubino Aznavor. (Venezia. Tip. di S. Lázaro i85i. 12). a pag. 180 si descrive il sito in cui era collocato il mo-nistero del patriarca san ter a sto o tarasio le cui ossa trasportate a Venezia riposano in questo tempo di s. Zaccaria. pag. 144. inscr. 45. 44-In quest’anno i85g si va ristaurando il bellissimo altare maggiore di' legno dorato con pitture Vivarinesche, che è nella cappella di San Tarasio. Presiede con somma cura a questo ristauro il Consigliere del Magistrato Camerale Barone de Mulazzani. Vi si levò il quadro con N. D. del Rosario incoronata dagli Angeli tra i santi Domenico e Rosa, il quale mal a proposito si era posto a chiudere un’apertura nel mezzo, giacché di epoca e dimano diversa dall’altre pitture; e vi si sostituirono tre quadri che se non sono di mano de’ Vivarini son certamente di quello stile e di quella epoca. fìistauratore poi della parte ornamentale di intaglio di questo altare è Pietro Garbato, doratore Antonio Capovilla, e ristauratore delle pitture Angelo Branccleoni. In questa occasione si rinnovò la epigrafe appiedi della palla, in questo modo ; imitando possibilmente i caratteri antichi: fvit. factvm. hoc. op. per. venerabile. D0MIN. HELENA. FOSCAR1. ABBAT1SSA. ET. VENERABILE. DOM. MARINA. DONATO. PRIORISSA. HV1VS. MONASTF.RY. SANCTI. ZACHARIE. PROPHETE. LODOVICVS. DE. FOR ... INCIXIT. ET. 10HANES. ET. ANTHONIVS. DE. 31VR. PINXERVNT. MCCCCXLIIII. (questa epoca non c’ era, ma i ristauratori la