S. GEORGIO MAGGIORE. Ai ma, come osservano gli storici, la virtù sua, e i meriti verso la patria, facevan tacere i riguardi alla età dovuti, (Coronelli Procur. p. 101). Nella famiglia Donà si conserva la sua Commissione come Procuratore. E’ scritta tutta di suo pugno, (cod. cart. 4-) e vi è sotto questa nota sua : lo fui eletto procurator di s. Marco della procuratia de Cìlra dalla gratia di Dio et dalla benignità della mia patria verso di me suo fedel servo con quasi universale consenso del nostro Maggior Consiglio il giorno 26 Luglio alle ore i5. anno 1691 et di mia età 55 et mezzo. Nel 1092 fu Oratore estraordinario a Clemente Vili concitato contro i Veneziani perchè avevan condotto al loro soldo Marco Sciarra fuoruscito della Marca, per opporre un freno alle piraterie degli Uscocchi, e cercò di tranquillare il pontelice, il quale dopo molte e molte pretensioni, e discussioni, si piegò ad un componimento ; del che leggi nel Morosini la lunga narazione (III i55- 154-e segg.) (x) Intanto permettere riparo alle incursioni de’ Turchi, si decretò, a persuasione del Donato , di fabbricare una Fortezza nel Friuli, e nominare cinque patrizii per la scelta del luogo, fra’ quali il Donato stesso ; e ciò fu nel i TgS. ( Maur. III. 16^. '69. Palladio St. del Friuli II. 220, 227.ec.) LaFortezza fu de- nominata Palma da uno de’vicini borghi detto Palmada ; e siccome essa ha parecchi baluardi che si denominano dal nome di que’ senatori, o di quegli altri distinti uomini che furono deputati alla erezione, cosi v’ha un baluardo detto Donato dal nostro Leonardo. A Maometto III succeduto nel Trono ad Anmrat fu scel to nel i595 ambasciatore per congratularsene (Maur. III. 195), e per confermare le condizioni di pace fra i Veneziani e gli Ottomani. Ma sendo morto, prima della di lui partenza, il doge Pasqual Cicogna, concorrevano al principato fra gli altri Iacopo Foscarini, Marino Grimani, e il nostro Donato. Molte furono le discussioni, e molti favorevoli voti aveva riportato anche Leonardo ; quando egli stesso veggendo che la elezione, con danno degl’ interessi della repubblica, andava protraendosi, disse che si risolvessero finalmente a dare un doge alla patria; che non badassero alle private sue convenienze, ma alle pubbliche, giacché egli aveva assai esperimentata, in quelle discussioni, la loro fede, la loro benivolenza, e l’impegno loro verso di lui (Maur III. 188). Il perchè venne conferita la dignità al Grimani (2) Parti dappoi il Donato per l’ambasciata di Costantinopoli, e la pace concluse (ibid. 196). (3). Del i5g8 con Iacopo Foscarini , (1) Narra il Wicquefort (U simbassadcur. Co.ogne 1715.4- T. IL pag. 102.) che essendo stato da Papa Clemente Fili delegato il Cardinal Camillo Borghesi a trattare coll' amba-sciator Leonardo Donato intorno alle dette differenze, e vedendo il Borghesi che il Donato difendeva con grande fermezza le ragioni della repubblica, il Borghesi gli disse che s'cg/i fosse papa scomunicherebbe il doge e il senato; e Vambasciatore nsposegli; e s’io fossi doge venerare!, ma non accettarei la scomunica. E avvenne V una cosa e l’altra, che il Borghesi fu eletto Papa col nome di Paolo f, e che il Donato fu fatto dogef e che e l’uno e [altro mantenne la parola. (2) Il Donato, per la testimonianza di Girolamo Prioli nel citato mss. era stato ballottato do-,, ge fino dal i585 nella elettione del Cigogna, senza però suo assenso; concorse poi nella ele-,, zione del Grimani del 15cj5, nella quale essendo uno de’ 41 elettori con 17 altri voti da lui ,, dipendenti, avendone gli procuratori Zustinian 4> Grimani XI e Foscarini 8, nè polendo ,, per la durezza de’ predetti suoi competitori avanzar la suafortutia, risolse dopo tentati al-,, cuoi scrottinii, con l’esempio di Francesco Donà suo predecessore acciò le cose pubbliche ,, non patissero con maggior lunghezza di vacanza di dogado, di far doge il Grimani suo di-,, pendente zio materno di sua cognata moglie del fratello Nicolò Donà ; al qua! poi esso „ Lunardo successe l’anno i6o5. x genn. in concorso di Alvise Priuli procurator et di Mar-„ cantonio Memo allora procur. et poi doge, havendo il Priuli 14 voti, il Memo 16, et lui ,, con il proprio soli XI, per opera di esso Prioli che si risolse di cedergli il 22 scruttinio. Di che leggi in seguito quanto scrive il Sivos. (3) Nella suddetta famiglia Donà avvi codice intitolato Relationi di alcuni stati e principati nel quale si trova memoria del Regalo portato nel i5g5 dall’ antbasc. estraordinario Leonardo Donà a Costantinopoli, pel Signor Turco. Questo Regalo consisteva in vesti di soprar/zzo regai maggior, di raso cremesin, d’oro, d’argento, di veludo, di restaguo d’ora,