S. SEBASTIANO e nell’er- stampate primitive ligione e in molti mortales cambiamento nell’indice generale rata corrige, tanto nell'uno quanto nell’aliro si richiama alle pagine 469 usq. 477 comprendenti il libro XVII, che fu levato- via. Ma vi sono delle altre varietà tra esemplare ed e-semplare anche di questa edizione, e queste varietà provengono da alcune cassature di parole in varie pagine, e da alcune schede posteriormente e soprapposte alle linee per lo più in materia di Redi Papi. Per esempio sono cassate esemplari le parole fatum, Dii irn-e simili. A p. 3 è ommesso uno squarcio che riguarda la posizione de’ pianeti al momento in che nacque Venezia, e vi si soprapposero due linee e mezzo differenti. Sì sono ristampate le pag. 67. 68 del libro IV, perchè si volle ommesso un lungo squarcio relativo al pontefice Clemente V che fulminò interdetto contra i veneziani; e cosi le pagine 4*9- 43o. ffiy. 432 dalle quali fu ommesso qualche pezzo ec. ec. ec. Notisi che sonvi esemplari di questa edizione colle mutilazioni indicate, i quali tanto sul frontispicio quanto alla fine recano la impresa dell’ Avanzo coll’ anno nell’ uno e nell’altro luogo MDLXXV, non MDLXXVI. 4. Re rum Venetarum ab urbe condita ad annum M..DLXXV historia ec. (Edizione affatto conforme alla precedente MDLXXV-VI , ma di soli XVI libri ) . Argentorati MDCX1. fol. sumptibus Lazari Zetneri. Rara e pregevole edizione non tanto per la storia del Giustiniano,che forsee più correttanella Veneta dell’Avanz», quanta per le giunte che sono: Bernardi lustiniani Òratio ad Sixtum IV pont. max. Ludovici Ileliani de bello su-scipiendo adversus Venetianos et Turcas O-ratio (Maximiliano Augusto dieta IVidusapr. anno i5io): Coriolani Cepionis de Tetri Miocenici rebus gestis libri III; P. Callimachi Experientis de his quae a Venetis tentata sunt contra Turcas narratio: Alexandri Peantiì Benedictide bello Venetorwn cum Carolo Vili Gallorum rege (anno 1496 gesto) lib. II: Pam-pkili Sassi de eodem bello carmen: nunc pri-mum in Germania typis excusa : Nella libreria Coleti suenunciata si conservava un esemplare di questa edizione con giunte mss. cioè di Lodovico Eliano Venatio leonum, et ad Romani Imperli electores carmen exhortatorìum; e in finedella cacciade’leoni v’era un tetrastico mss. di Giambatisla Recanati contrai’Eliano. . „ . >87 5. Le Ilistorie Venetiane del clarissimo s. Pietro Giustiniano nobile Venetiano di nuovo rivedute et ampliate, nelle quali si contengono tutte le cose notabili occorse dal principio della fondazione della città sino all’ anno MOLXX.V. pur hora in lingua volgare tradotte. Con li sommari et la Tavola delle cose degne di memoria. Con privilegio. In Venetia appresso Lodovico Avanzo MDLXXVI. l\. Dedica l’Avanzo in data i5 maggio 1576 a Marco Veniero. Vi è la traduzione della lettera del Giustiniano a’Capi de’X. L’epitome in soli XVI libri ; 1 indice che abbraccia soli XVl libri; e l’opera composta di soli XVI libri, che giungono alla pagina 4^9 numerata, sebbene per errore si sia ripetuto un centinajodi numeri. Avvi in fine VErrata corrige. Osservasi che questa edizione continua di una forma di carattere fino alla pagina 168 inclusive e che dalla pagina 169 sino alla fine la forma del carattere è diversa. Anche di questa prima edizione della traduzione trovansi esemplari tra se diversi, cioè mutilati, e non mutilati. Gli esemplari mutilati hanno ristampate le carte, ma più corte nel numero delle linee, e sono le pagine 1. 4. 66. 67. 121. 124. 137. 140. ao5. 208. 3ot. 5o5. 5o5. 3o8. 3og. 3i2. 5i8. Sig. 325. 326. 327. 3a8;e le ommissioni in queste carte ristampate riguardano: i segni celesti a c. 4 : papa Clemente a c. 67 : papa Urbano a c. 124. altre espressioni sul papa a c. 137. 14o. 525; 327.: sul concilio p. 208: sul bando del Brem-bato a p. 2o3, sul bando di due gentiluomini e sulla prigionia di Girolamo Albano: e a p. 5ia sull’indicazione de’decreti del concilio; ec. Quindi è d’uopo direche fatta questa traduzione sopra un esemplare della storia latina 1676 non mutilato, si volle che fosse corretta sopra gli e-semplari mutilati. Quanto poi al traduttore furono due, cioè Giuseppe Orologi, e il p. Remigio Nannini Fiorentino. L’Orologi tradusse dal primo fino a tutto il settimo libro, o almeno gran parte di esso, e ciò si rileva dal nome stesso del traduttore Orologi premesso ad ognuno di quei sette libri. Dal libro ottavo fino ai sedicesimo ch’è l’ultimo, non si vede il nome del traduttore; ma è a credersi il Remigio, dicendo l’Avanzo nella dedicazione al Venier, che l’opera fu tradotta in volgare parte dalFOrologi e parte dal p. Remigio, non avendo potuto l’Orologi continuare perchè impedito dalla morte. 6. Dell'Historie Venetiane di Pietro Giusti-