S. GEORGIO con Paolo Loredano a Mastino della Scala per le doglianze eli’ esso Mastino aveva fatto del Signor di Padova,che propendeva a favoreggiar i Gonzaga Signori di Mantova contro di Mastino; e assecurolli che i Veneziani in questo affare altro non bramavano che la pace vicendevole. (Caroldo p. 129 del mio esemplare); su di che vedi anche il Corte (Storia di Verona p. 255 anno i549 tom. II.) Credesi che il nostro Civrano sia stato quello che nel So giugno 1587 ottenne amplissimo privilegio da Maria ligliuola di Lodorico Re di Ungaria e moglie di Sigismondo Re pur di Ungaria, e di Boemia, e poscia imperadore, per averla colle Veneziane galee levata dal (fastello di Novegradi ove era tenuta prigioniera, e poi liberata per la destrezza ed attività del veneto comandante Giovanni Barbarigo, e averla condotta sana e salva fino a Segnaove comandava il conteFrangepaniche era del partito di lei. Il fatto storico notissimo e le cagioni di questa prigionia sono ampiamente narrate dagli storici e nostri e forastieri (v. Caresini nel Dandolo p. 475. Lucio, p. 242. e seg. Rreglianovich. T. II. p. 194* ec). Questi scrittori però non fanno menzione che il Civran fosse uno de’destinati dalla repub. a trasportare la regina Maria; ma il genealgista Barbaro porta per esteso il delto privilegio che comincia: Maria dei gratia Regina Ungarorum Dalma: etc. Fideli suo viro nob. Pietro Cifrano Veneto honnrato Givi etc. ex galléis ad sibi serviendum directìs patrono salutem et grallam, Inter gloriosas Reipublicae curas.... col quale privilegio lo fa godere di tutte le immunità e prerogative di cui godono i sudditi di essa Maria, e gli accorda un annua pensione di cento fiorini d’oro, e termina. In quorum testimonium praesentes has nostras libi dedimus sub secreta nostra impressione muniri. Segnae die ult. mensis iu-nii. anno dom. 1387. Ma però, se è vero, come notano le stesse Genealogie in altro esemplare che tengo copiato esattamente da quello che possedeva MarcoFo-acarini, e che ora è in Vienna), che Pietro Civran celebre nello assedio di Zara, mori del 1565, ne vengono due conseguenze, 1. che Pietro MAGGIORE 609 Civran il quale accompagnò Maria a Segna del 1587 è un personaggio diverso da quello di cui fin qua si è parlato. 2. Che è fallata la epigrafe scolpita che lo farebbe morto nel ìSgi, non del i565. E già vi furono altri due Yietro Civran, cioè Yietro da san Pantaleone 1577 q. Bertucci q. il suddetto nostro Pietro; e un Pietro 1555 q. Malteo q. Angelo, uno de’quali potrebbe esser quegli che accompagnò Maria a Segna. Che se poi v’è errore in quella data i565, e che assai posteriormente sia succeduta la morte del celebre Civran, allora nulla impedisce ch'egli nel 1587, cioè nella età di set-tantasei anni circa abbia diretta una delle galee che andavano con Maria a Segna. E poi certamente un errore quello di Pietro Gradenigo nella testé riportata lettera mss. che pone la morte di Yietro Civran, illustre per l’assedio di Zara, succeduta nel 1417 a’20 di febbrajo, giacché avrebbe avuto almeno 116 anni di età, e le speranze del Senato non sarebbero certamente state allora rivolte dì nuovo a lui eletto capitan generale. A chi richiedesse il mio parere direi che il nostro Pietro Civran mori del i565, e che per conseguenza va errata l’epigrafe che illustro la quale ha l’anno i5g5. Di altri Civran parleremo in altre epigrafi. 29 TVNC TEMPORIS ANNI CVRREBANTMILLE DVCENTI INDICTIONE SECVNDA NOVEMQVE VIGINTI QVVM MIGRAVIT A TERRIS ALTERNIS DVX VENETORVM PETRVS ZIANI VOCATVS AD REGEM PO-LORVM QVARTO DECIMO DIE MENSE MARTII IN-TRANTE- DECVS- ET PAX PATRIA E HOC LOCO Q\TIE-SCIT- PETRI MAGNI NOMINIS CARO CINERESCIT IN ZIANI TITVLO MVLTIS INNOTESC1T FAMA VERI PRINCIPIS INNOVATA CRESCIT DVX FVIT ET FILIVS DVCIS VENETORVM PLENVS SAPIENTIA PORTVS MISERORVM campamenti chi diresse più guerre in mezzo alVonde frementi ai tuoi assediati. Quindi accrebbe le patrie laudi; frenò tarmata del potente re d’Ungaria, il quale la tua follìa aveva chiamato con tanta gente ; e costrinse/o a ritirarsi a'suoi castelli. Nè basta; che mentre pensa di affidargli per la terza volta Id guerra tu, 0 Zara, di tutto cruore: ricevi pv signori i Veneziani. Deh, risuonino le illustri azioni di Pietro frammezzo gli egregii cittadini e il popolo fedele !