ALLA CHIESA DIS. I può darsi mai laude abbastanza anche per co-testa collezione utilissima altresì alla storia veneziana, avesse potuto esaminare eziandio la Relazione nostra manuscritta, o per far ragguaglio colla sua notandone le più importanti diversità, o per ¡stamparla tutta di seguito all’altra. E se tale confronto sarebbe riuscito utilissimo per questa, credo che non inutile sarebbe stato anche per l’altre che in que’ due volumi parigini si contengono. Ciò pur si dica di quelle che vannosi imprimendo ora a Firenze col titolo : Relazioni degli ambasciatori veneti al senato, raccolte, annotate ed edite da Eugenio Alberi a spese di una società. Firenze 1809. 8. le quali pure hanno non poche varietà cogli originali o colle copie autentiche da noi in più biblioteche possedute. Il chiarissimo conte Leonardo Manin si occupa adesso dello esame delle suddette impresse Relazioni, e ne farà opportuno ragionamento in una delle venture sessioni del Veneto Ateneo. NELLA CHIESA DI SAN PROCOLO vulgo SAN PROVOLO. Voi III. p. 110. Distinta era in questa chiesa la fraterna dei Sacerdoti, della quale avvi a stampa: Matricola della venerabile fraterna de sacerdoti sotto l'invocatione della Natività della B. Vergine. In S. Provolo di Venetia. In Venezia MDCCX. appresso Antonio Bortoli. 4- fraterna eretta fino dal i5o5. Di codesto libro abbiamo una versione latina con giunte col titolo: Matricula Reve-rendissimae Fralerniiads in paroeciali sancii Proculi VirginiDeiparae sub tltulo nativitatis e-jus nuncupatae. Venetiis CI3I3CCXXXVIIII. typis Bonifacii Viezzeri.fol. con una vignetta in rame sul frontespizio rappresentante 1’ altare della Natività ch’era in questa chiesa e la palla dello stesso. Nella sagrestia poi della detta chiesa eravi la seguente epigrafe che trovo a p. 255. di un mio codice intitolato Numerazione di tutte le chiese della citili e diocese di Venezia ec. d. o. m. I AEDEM HAXC { PLVRES AlfU'OS AD 1ACTVRAM TfE-GLECTAM 1 REST1TVIT \ AMPL10REM, ATQVE ELE-GAJÌT10RE3I EFFEC1T [C B. \ ANNOMDCCXCV \ M XBR1. ISIDORO REDOLFI OPIFICE. p. n5. insc. 2. amadeo dei bongvadagni, giusta la cronaca cittadinesca di casa Gradenigo, fu il primo segretario che trovasi che avesse il Consiglio di X ÍIC. DI CASTELLO 687 fino dal i354- a’iodi febbrajo m.v. in cui venne abilitato a stare in Consiglio. NELLA CHIESA DI S. SEBASTIANO PRESSO S. LORENZO. Voi. II. p. 411 412. Le oselle del doge Giovanni Bembo dal 1615 al 1618 hanno il rovescio rappresentante il doge ginocchioni in abito militare e in manto ducale, che alzando al cielo gli occhi contempla l’apparizione di un santo vescovo, il quale è frate Leone Bembo antenato del doge. Vedi Manin, Oselle p. 18. NELLA CHIESA DI S. SEBASTIANO GIÀ’ DELL’ORDINE DE’GERONIMINI. Voi. IV. p. 129. Anche qui conviene ch’io ripeta quanto in altro proposito dissi nelle presenti giunte al volume HI. pag. 5og. Io porgo vive grazie al eh. F. de Boni il quale a pagina del Vaglio 11 maggio i85g parlando della Chiesa di S. Sebastiano, fece annotazione che tutte le notizie le deve alCopera mia; ma certamente a me non deve la notizia che la ringhiera fu dipinta per quanto dicesi dal Pordenone ; perchè nè io l’ho detta, nè il Ridolfi, nè lo Zanetti diligentissimi illustratori delle pitture di quel celebre uomo. Forse egli l’avrà trovata in qualche altro scrittore; ma, quanto a me, nulla dissi certamente. p. idi. linea 16. ala qual — correggi a li qual frati A\YArcivescovo di Cipri ( Livio Podacataro) da Ortensio Landi si attribuiscono, come ad ad altri, Oracoli ossiano sentenze diverse i quali si leggono a pag. 61. dell’opera: Oracoli dei moderni ingegni sì d’huomini come di donne ne’quali unita si vede tutta la philosophia morale che fra molti scrittori sparsa si leggeva. In Venetia appresso Gabriel Giolito de Ferrarii e fratelli. i55o. 8. 11 nostro Livio Podacataro è lodato anche da Francesco Arsilli poeta chiarissimo da Si-nigaglia, in uno de’ suoi carmi latini che sta a p. 126. 127. della Parte I. del libro : „ Poe-,, sie latine ai Francesco Arsilli medico e poeta „ Senigalliese del secolo XVI.tratte da un co-,, dice autografo e illustrate per cura del cano-„ nico Raffaele Francolini professore d’ elo-,, quenza. Senigallia, dalla tipografia Lazzarini