ALLA CHIESA l>rajo lasciò la vita, essendo stato anco nel i58j correttore delle leggi, conservato!- del deposito, e uno di quelli che trattarono il mercato della casa donata a Papa Sisto V per residenza del Nunzio Pontificio a s. Francesco Egli fu sepolto a san Domenico di Castello appresso i principi suoi zii nelle arche de’loro antenati; e il suo ritratto al naturale si conservava fra li lochi pubblici nella terza stanza della procurarla de ultra. pag. 581 insc. 29. Intorno a Marco Polo uscirono posteriormente a quanto ho detto alcune memorie anche in Venezia. Yietro Chcvalie.r diede (Siti storici ec. i858) la veduta deg'i Avanzi della casa di Marco Po/o, e aggiunse una breve illustrazione. Talvolta se ne parlò su’fogli periodici nostri; come nella Gazzetta Privilegiata, del 14 ottobre i854 num. a55 ; e nel Vaglio Giornale di Letteratura, sabbato 2*1 maggio 1859 intitolando la narrazione: La Corte del Milione. E qui meritamente l’autore F. de Boni diede lodi a Giovanni Gallo che ebbe il vanto di torre all’oscurità le case de’ Poli, facendole ristaurare, e dipingere al di fuori sulla maniera del trecento ; rifatto avendo eziandio internamente l’antico teatro vicino che sorge su porzione delle case di essi ; del che vedi il libro di Giovanni Casoniingegnere intitolato: Teatro Erneronittio. Almanacco per l'anno i855. Venezia tipogr. di Commercio, ove parlasi pure delle case de’ Poli. Il qual Teatro poscia ricevette il nome di Malibran dalla chia rissi ma cantatrice, e tuttora cosi si chiama. NELLA CHIESA 131 S. MARGARITA. Voi. 1. p. 280 col. 1. L’articolo brevissimo che ho steso intorno all’ultimo doge di Venezia Lodovico Manin meriterebbe d’ essere rifatto, molte giunte a-vendo a ciò radunate ; e già verrà occasione di parlarne altrove. Frattanto due cose dirò: La prima è il luminosissimo saggio della pietà di lui nello avere col suo testamento primo ottobre 1802 lasciata una sostanza di centomila ducati, perchè il frutto di questi sia impiegato parte nel mantenimento dei pazzi e parte nel raccoglimento ed educazione de’ ragazzi e ragazze abbandonati. Veggasi il Yiano di educazione pei fanciulli abbandonati d’ ambedue i sessi minori degli anni dodici raccolti dalla Cc.ntmissionegenerale di Yubblica Beneficenza approvato dall’ Eccelso I. R. Governo di Ve- DI S. LORENZO ^ 657 nezia col riverito decreto N. 40867. i5o7. del ìó novembre i85a(Venezia Andreola i855fot.) L’altra si è il destino ch’ebbe l’anello suo ducale. Ecco quanto ho dai mss. di Francesco G berrò :,, Il doge di Venezia soleva nelle pubbliche ,, funzioni e nell’esercizio degli attributi con-,, cessi alla primaria dignità della Repubblica ,, usare di un anello d’oro di cui valevasi pur ,, anco il di dell’ Ascensione per lo sposalizio ,, del Mare, lanciandolo nell’acqua mediante „ una cordella, © poscia ritirandolo consumata „ l’augusta ceretnonia. \'anello del doge Ma-,, nin nella luttuosa catastrofe della Repubbli ca ,, avealo presso di se il cavaliere del Doge, os-,, sia il capo de’Scudieri. Questi non calcolali-,, do che il valore intrinseco, e non curando un ,, monumento che dovea rendersi ricercatissimo ,, lo vendeva all’orefice Francesconi. Almomen-,, tosi trovò in questo negozio l’amico mio An-,, gelo Viaria Casser notaio, dal quale fu ricupe-„ rato per lo stosso prezzo esborsato dall’argen-,, tiere non maggiore delle lire venete 160 a 170 ,, e con sommo riguardo il conserva.Nella parte „ superiore avvi il doge genuflesso che riceve da ,, s. ¡Marco lo stendardo della repubblica col-,, 1’ epigrafe all'interno Lvdovicvs Maxin Dvx, ,, in tulio conforme ad una delle superficie del— ,, lo Zecchino. Nella parte opposta lo scudo è „ partito in due; nella parte inferiore avvi lo ,, stemma della famiglia ¡Manin; e nella parte ,. superiore il doge e san Marco, figurine in ,, piedi colla croce in meizo ad esse (Cosi scriveva il Gherro nel 1812). Io poi aggiungerò che il Casser avea più volte a me spiegata l’intenzione di lasciare cotesto anello per legato alla Marciana; ma invece non avendo potuto resistere alle replicate istanze di un amico, glielo cedette; e questo anello trovasi, per quanto si dice, fino dal »829 nel Tesoro della Casa Imperiale a Vienna, sito condegno alla preziosità della memoria. png. 282 inscr. 10. Trovo in un catalogo di codici mss. una Ili-storia o sia Itinerario e ragguaglio del vigoroso attacco di Coron fortezza nel regno di Mo-rea de gli anni i685 1686 composto do Giovanni P¡cardi sergente maggiore della repubblica. Quest’è forse un antenato di Giovanni Picardi, di cui parla 1’ epigrafe. Anche nel Museo Correr avvi codice cartaceo in 4- del secolo XVII intitolato: Racconto ¿storico de'successi in Mo-rea nell’anno 1685 di Giovanni Yicardi. Dopo la dedica comincia: Rinverdivano i vegetanti quando l’ill.mo sig. cap. General Morosini....,