sono nel Santuario sopra piedestallo di marmo, legge si nel Libro Fabbrica: „ ing6. „ 22. aprile. Accordo con m. Cesare Groppo Genovese e m. Nicolino Roccataglia-„ ta ambiduoi si obligano di far a loro spese duoi candellieri con le sue figure di bronzo „ buono e perfetto e che siano con tutti li fogliami, festoni, e figure tutti d’ un pezzo, et ,, spiritelli, et vasi in tutto et per tutto conforme al dissegno sottoscritto d43) Questo candelabro grande d'argento è quello che ho rammentato nella nota 256. Avvi la nota del suo peso del Mazzo num. la dell' Archivio. Il Valle nel capo 5o ne indica il fine. Magnum quoddam candelabrum argenteum describitur in libro Compu-torum sub anno 1602. cujus pretium due. 2009 ; sed quia non omnino aptum ad finem, propter quem confectum, videlicet prò sustinendo cereo pasquali, ideo brevi iterum venditum est due. i*5j. — Vi si riferiscono altre argenterie, cioè candelabri sei d'argento per l'aitar maggiore, di ottima costruzione, tre de'quali esistevano ancora a'tem• pi del Valle-, varie delle qiali argenterie furon già fuse per rifarne di nuove 0 di miglior forma. Mi non se ne citano gli artefici. Vedi note 226. 25o. (24'i) D il Valle sappiamo che questi telili di noce intagliati con istorie tacre sono di un certo Iacopo Zane ; Sedilia ibi ( all'altar maggiore) bine et inde opus Iacobi Zane, pre-tio due. 180. anno l'igS. Giorn. ibi. Nelf anno scorso 1858. nell'occasione di ristaurare questi sedili si è trovata in pergamena la seguente scheda nascosta nel basamento di essi sedili = 15g3 IX tenpo del R. P. MICHIEL HIT BARDI ABATE. DI S. GIORG! M ^ZOR IACHOMO ZAXE IXTALGIADOR ET MAR Alf- GOX feze di ve veti.a . — Questo Iacopo Zane q. Alessandro intajador della contrada di s. Lio del i5qì. undici novembre fece accordo per far quattro figure cioè un Christo in Croce, una Madonna, la Maddalena, s. Z ianne,le qual vanno riposte sopra 1’ organo in essa chiesa, et farle tutte d’intaglio de fillarea a tutta perizio« per ducati 5o 1’una , dando il legname il monastero (tanto dal Libro Fabbrica). Queste figure oggidì non si veggono. (a.4 5) Questi due quadri del Tintoretto costarono due. 180. Valle eap. 8. Picturae ibi Iacobi Tintoreti pretio due. 180. ex Ulmo hic in Comp. an. i564 > u^' de mensa in Caena ibi quae inspicientibus ubique convertitur . Aggiungeremo che sulle pareti del detto Santuario le quattro statue di pietra attorno, cioè due superiori e due inferiori, furono riposte colà nel 1654* quali superiori rappresentano due Santi della Religione Benedettina cioè s. Colombano e s. Placido, e di recente ( dice il Valle nel cap. 8. ) circa il 1687 , le due inferiori furon tolte, e po*te in fot lo della chiesa ( vedi nota 276 ), e in luogo di esse venner alzate due statue di s. Pietro e di s. Paolo opera di Filippo Parodi: positae sunt s. Petri et Pauli