— 73 — Dopo l’impiccagione di quei di Berisha venne il ruolo per quei di Thethi. Questo paese ebbe la ma-la sorte di accusarsi a vicenda. Per cui relativamente alla popolazione ebbe condannati al capestro ed alle carceri più degli altri. Koll-Marku fu imputato di aver ricevuto una lettera dalla Jugoslavia e di a-verla mandata a Mark-Kolla di Nderlynza, il quale doveva farla viaggiare pei Dukagini. Mark-Kolla diceva che dopo averla ricevuta la rimandò a Koll-Marku per mezzo di una donna. Dopo molto dibattito furono sentenziati alla morte ambedue. Furono impiccati nella piazza della «Teqe» in Bazar. Un altro di Thethi condannato a morte: Gerg-Pllumi. Costui si difese in modo da meravigliare la città. Pure il giudizio dei giudici gli fu avverso. E’ nipote di Gelosh-Gioka di Kashtrati Ahmetista per la pelle, il quale sofferse assai pel suo signore. Tanto si arrabattò presso Ahmeti ed amici di costui che il Presidente sospese l’esecuzione fino all’amnistia generale e fu salvo. Ora ai gendarmi. Erano imputati di tradimento Pieter-Kolla e Zokol-Bala di Dushmani, Cun-Zokoli di Shllaku tutti e tre gendarmi del comando a Dushmani. Indi Bairam-Dinosha comandante del posto di gendarmeria a Pulati. Il solo Cun-Zokoli tra questi fu scelto per vittima della giustizia. Fu giustiziato alle sponde del Kiri. Quando fu condotto alla fucilazione non voleva che gli fossero bendati gli occhi. Diede un raro esempio di rassegnazione cristiana. Dai più fu commiserato. 11 suo stesso padre spirituale chs lo assistè fino all’estremo, fu edificato di tanta fortezza, effetto della grazia di Gesù Cristo. Non pochi furono condannati a 101 anni di dura carcere. Tra questi don Lek-Gioni di Scutari parroco di Dardha, Vukza-Leka di Shoshi, Pal-Mihilli di Shoshi, vari di Shllaku e di altre tribù. Commovente assai fu il processo, la condanna e l’esecuzione capitale di Don Giovanni Gasoli parroco di Komani. Entrato da giovane nei Gesuiti, per motivi di salute do-