S. GF.ORGIO MAGGIORE 45o . ne, dedicato al cav. e procurator Nicolò Saremo (Verona Rossi 1672.8.) cioè un pream- olo e un elogio al vescovo di Verona Sebastiano Pisani, e altri versi, sono probabilmente scritte da’ Direttori del Collegio di s. Zeno in Monte, e recitate da’ giovanetti di quell’Accademia, fra’quali era il nostro Sebastiano. Peraltro da una Lettera del padre Francesco Caro somasco, a. 1679. ricordata fralle lettere di esso Caro a p. 52, dal Ga-spari nella Biblioteca niss. vedesi che il Ve-niero era assai studioso. E certo poi ch’egli divenne uno de’ maggiori senatori della repubblica, e Consigliere, e Decemviro, e Inquisitore di Stato, e Savio del Consiglio, come da’ Libri de’ Consigli, e dalle Genealogie patrizie. 8 MARIA GRTMANA | OPTIMA DVCIS OPT. | FILIA | LAVRENTI IVSTIN. | QVO CVM SVA-VISS. VIXIT | ORATORKS AD SVPEROS I HIC CINERES INDIV1DVOS | MARITO SIBI PIE STATVIT l VIX. ANNO XXXXII- OBIIT MDCXX. E’ collocata su pilastro dinanzi l’altare del Crocifisso. Questa epigrafe è anche nel Pucci-nelli p. 68, ma con errori. Maria Gmnwu era figliuola di Marino Gii-mani doge di Venezia , del quale parleremo nelle epigrafi di s. Giuseppe di Castello ove ha nobilissima tomba. Questa donna per la sua pietà e per le rare doti che 1’ adornavano è laudata da Paolino Berti nel dedicarle il libretto : Selva d'Orationi di diversi ss. Dottori raccolte e tradotte da Nicolò Aurifico de Ronfigli Senese teologo Carmelitano ec. Venetia appresso Vincenzo Fiorina 1616. 12. Ella fu tre volte maritala , giusta le genealogie del Cappellari. La prima in Luigi Grimani, la seconda in Nicolò Molin , la terza in lorenzo y.vsTiNiATT, di cui qui sotto. Abbiamo nel Processo nuni. 26 dell’Archivio di questo Monastero la notizia, ch’essa testò del 1620 a’ 6 novembre in atti di Giulio Ziliol cancelliere ducale ; nel quale testamento dice : Voglio che la Crocetta d'oro che donò il Sommo Pontefice al serenissimo mio padre sia posta a s. Giorgio nell'aitar detto (cioè del Crocifisso)... Lasciò ducati tremila (5ooo), cioè, doi mille, perchè all'altare del Christo nella loro Chiesa (de’ monaci di s. Georgio) siano celebra- te due messe ogni giorno una per Vanima mia et l' altra per quella dell' illmo sig. Lorenzo Giustiniani già mio consorte-, et mille perchè mi concedino l’altare sudetto et che nelfron-tispicio di esso si possa mettere le arme da ca Giustinian et Grimani, et che tra un pilastro e. l’ altro sia da loro (da’monaci)_/i;tta una bella arca in volto con il coperchio di paragone et sopra li pilastri un quadro per parte di pietra pure di paragone per l’iscrittione che da signori miei comissar) sarà ordinata. Vedesi che i padri si esibirono di dar esecuzione alla pia disposizione in quanto alla celebrazione delle messe e al poner le pietre ; ma non però quanto allo stemma Giustinian-Griinani, perchè dell’altare, et del Crocefisso antichissimo della loro chiesa non intendono voler nè poter disponere in conto alcuno. Quanto poi alla Crocetta, trovo nel Processo num. 8, che del 1689 a’20 dicembre in una scatola nel Banco delle Reliquie si è rinvenuta la seguente nota su d’ una Croce : Questa è la crocetta d'oro col legno della SS. Croce di ragione, della q. n. d. Maria Grimani da metter nell’ aitar del Christo a s. Georgio Maggiore giusta il Testamento della detta ( Processo num. 26). Da ciò apparisce che non fu eseguita la volontà della testatrice nemmeno per ciò che concerne questa Reliquia. Di altri pezzi del SS. Legno abbiamo fatta menzione nella nota 4J alla premessa Storia. 9 LAVRENTIVS IVSTINIANVS I II- S. E- | QVA TOGA QVA SAGO 1 ET L1BVRNICO IMP RI-MIS BELLO I FVLTA PATRIA I TITVLIS FVLTVS I OBIIT ANNO MDCXX. I GLORIOSE I VIXIT ANN' L- Segue sul Pilastro opposto. LOIIENZO ZvSTlJÌIAN O GlVSTITffAJf figliuolo di Andrea q. Leonardo, e di Giustiniana Zane di Marino nacque 1070. Del 1608. sposò donna Maria Grimani, di cui nell’articolo precedente. Egli fu de’più distinti personaggi del suo tempo. Imperciocché varie magistrature sostenne con lode, le quali ci vengono descritte dal genealogista Girolamo Priuli, cioè, del 1Ó9:) savio agli Ordini, carica che ottenne anche l’anno seguente. Del 1698 alle Cazude;del 1602 al Cottimo di Londra; del 1604 a quel- lo di Damasco; del i6o5. a’XOfficii; del i6o7a’XSavii; e nell’anno seguente 1608