SAN GEMINI ANO 6° sere nome Accademico, o cognome, imperciocché fuvvi già e FAccademia de Floridi, e il Casato Florido di cui usci già Francesco Florido autor di più opere di argomentogram-inaticale, di cui ilTiraboscbi e la Biogr Universale. Se almeno si sapesse la patria di Cirillo Fu/giorie, si conoscerebbe anche quella del Florido II Liruti nel voi. II. p. 174 degli Scrittori Friulani ricordando l’Orazione suddetta del Frangipane accenna la Raccolta, di cui qui parlo, dicendo che la Orazione./« inserita dal Ciarlo nella sua Raccolta d'Orazioni di diversi rari ingegni, in Venezia j !>46. al segno del Grifo in 8. a c. 4- Stando a ciò, sotto il nome di Florido sarebbe il C/ario raccoglitore di quelle Orazioni ; il qual Clario è certamente quel Ciarlo che già nell’anno stesso i54®- 8' feC0 editore della Canace dello Speroni. Di alcuni Clario friulani parla lo stesso Liruti nel voi. IV. non ancora pubblicato de’suoi scrittori friulani, p. 3G6. 867. 5C8. 36. Delle Orazioni recitate a principi di Venetia nella loro Creatione da gli antbasciado-ri di diverse città. Libro primo, nelle quali con grandissimo utile de lettori si vede la forza dell'eloquenza di molti huomini illustri in una materia sola. Raccolte per Francesco Sansovino. In Venetia MDLXII. 4- e in line ; Venetiis apud Franciscurn Sansooi-num. Dice lo Zeno (l.c. ia5) che questo libro va unito alla edizione delle Orazioni di diversi ì.iGa ; ma io lo vidi sempre separato; e non fu poi altro ristampato; imperciocché credo per errore di stampa sia stato indicato coll’anno 1 .E»6tì a p. 2ai> del Catalogo della Biblioteca Foscarini Ven. 1800. La dedicazione è a Giacopo Contarini in data 20 mar- io 156a.*1#volume è diviso in due parti; nella prima che giunge alla p. 76 sono le Orazioni italiane, e nell’altra dalla p. 77 fino alla line sono le latine. Nell’avviso a'iettori dice il Sansovino che ne aspettava delle altre latine da Bartolommeo Zacco gentiluomo pa- dovano, alle quali voleva dar luogo nel secondo libro; e voleva aggiungere in un terzo libro le Orazioni funebri fatte a’dogi; ma il fatto é che non comparve mai nè il secondo nè il terzo libro. 87. Delle lettere amorose di diversi huomini illustri libri ryjve nelle quali si contengono nobilissimi et leggiadri concetti in tutte le materie correnti né'casi di amore da i più eccellenti ingegni de tempi nostri scritte et per la maggior parte non più stampatee vedute. In Venetia appresso gli heredi di Alessandro Griffio MDLXXXVII. 8. Il Sansovino dedica a Scipion Castelli memore della cortesia che il Castelli gli usò a Bologna ne'mesi passati (la data della lettera è 24 agosto ii>65). A’iettori poi il raccoglitore dà ragguaglio degli Autori, e fa vedere le loro bellezze ; e soggiunge che avrebbe potuto accrescerne la quantità perchè ne possede di diversi spiriti famosi et illustri, nondimeno si è contentato di dar fuori poco, ma eletto, che molto senza sostanza. E tanto più volentieri Io ha fatto che havendo mandato fuori novellamente un volume di 600 lettere amorose scritte da due nobilissimi amanti et divise in due libri mi son soddisfatto abbastanza in questa materia nella qual fino a qui non si legge cosa che buona sia, se non quel tanto che è uscito dalle mie mani, (di questo libro vedi qui sotto al n. 58.) Gli Autori poi delle lettere amorose indicati nell’elenco dal- lo stesso Sansovino sono: Annibai Caro: Fortunio Spira: Francesco Landino: Giovanni Boccaccio : Giulio Camillo : Gio. Guidiccioni: Pietro Bembo. Il libro primo ha quelle del Bembo. il libro ó del Boccaccio, il sesto del Caro, il 7 del Camillo ; gli altri libri comprendono lettere d’incerto Autore; di maniera che, come degli autori delle Centonovelle, cosi fece di questi, che non avendo posto il loro nome non si sa quali lettere sieno dello Spira, delLandino, del Guidiccioni ( 1), e notisi che nell’avviso parimenti dice che ve (») Nella Vita dì Monsignor Giovanni Guidiccioni tratta dalle memorie mss■ inedile degli Scrittori Lucchesi del padre Alessandro Pompeo Berti, premessa alle Opere del Guidiccioni dell'edizione Veneta 1780. 4- a Pag■ XXV si riflette che a torto il Sansovino registra nel Catalogo degli Autori delle lettere amorose da lui raccolte anche il Guidiccioni; e dice che il Sansovino fu tratto in errore dal Manuzio, il quale nell' edizione 1 5 \ 2 delle lettere di diversi pag. 116. j 17. dopo tre lettere del Guidiccioni ne pone due di argomento amoroso, senza sottoscrizione, le quali pare che il Manuzio abbia credute dello stesso Guidiccioni- Ma osservo io che il non avere il Manuzio posta sottoscrizione a quelle due lettere, non