66o CORREZIONI E GIUNTE più che alla descrizione che ne fa il Marsand ne abbiamo molle cìi iimiglianti e collo stesso eominciamento , olirà di che, il non averla ricordata il Foscarini (come osserva Io stesso Marsand) die grandissimo numero ne rammenta, è un motivo di più per sospettare che questa sia una delle solite cronacheanonime,ma copiata da quel lacomo. Si noli che il Darà (VII. p. 211 al n. gg'iB della Bibl. del Re) ricorda la detta Cronaca scritta avec beaucoup de .min, e non registra le dette parole Incorno Guidar ec. alle quali forse egli non avrà badato, credendolo il trascrittore, anziché l’autore. NELLA CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE Fai. III. pag 451. e 514. Di un individuo della famiglia ton, o tonno abbiamo alle stampe: „ Josephi Tonni Veneti ,, Responsio Consultoria ad literas Vinc. Radii ,, Io. Leon. Bositfi, et Fran: Ign. Testa medi-,, corum Goritiae et Gradiscae supra luem ,, pestiferam Goritiae grassentem anno 1682. „ Venetiis 1G82. ex typogr. ducali Pinelliana „ 4. ,. Il Tonno era protomedico del Magistrato della Sanità. Di un altro Ton abbiamo mss. : Dramma per musica col titolo di Arsace ovvero Rosi lena di Giovanna atonia Ton (Codice Soranzo N. 89ÌÌ. fol. ora appo la libreria del Museo Corrario col num. 1066.) E dedicato ad un patrizio veneto anonimo, e la dedicazione non ha data. Segue 1’ argomento Arsace re de Parthi, i personaggi, e il dramma che c minca: Giache nel del la nuova aurora al mondo____ pag. 453 coi. prima /in. 2. 1,515 correggi 1.575. A Francesco Longo del clarissimo M Antonio,Bernardino Tomitano intitola ,, Consiglio sopra la peste di Vinetia l’an-,, no MDLVI. In Padova appresso Gratioso ,, Perchacino. i556. 8.,, Francesco Longo mori del t584 aSli undici di aprile, giusta le genealogie del Barbaro; e a proposito della sua morte segnata anche dagli Annali mss. che tengo, si legge in essi: ,, Morì in questi giorni „ ms. Francesco Longo fu de ms. Antonio di ,, età di 54 anni gentilhomo molto da bene se-„ condo il common giuditio, haueua hauuto ,, molti magistrati grandi, et in questi giorni 5, era stato eletto Podestà di Padova contra il „ suo gusto ; era gentilhomo che riusciua nel-„ le cose ordinarie mediocremente e nelle e-,, straordinarie non si poteua promettere di lui „ gran cose per essere di timida natura et di „ debile giuditio. ,, Questo giudizio dato da contemporaneo uomo distinto, benché anonimo, per quanto dagli Annali stessi apparisce, non si accorda gran fatto con quel più reputato fra’ senatori del suo tempo, che io gli affibbiai, dietro I’ altrui parole. pag. 406. col. seconda. Girolamo Odoni ricordato nell’epigrafe che illustro, suocero di Paolo Manuzio il quale aveva, come si è detto, Catterina Odoni (non già Margarita') figliuola di Girolamo per moglie, mori nell’ottobre 1.556, come si conosce da una Lettera di Paolo a suo fratello Manuzio Manuzio che sta a pag. 41 delle Lettere inedite di Paoìo impresse a Parigi, i834- 8. pag. .457 col. prima. Di Rinaldo Odoni tengo il disegno di una medaglia o coniata, o soltanto disegnata in suo nome. Essa rappresenta il busto di lui con capelli distesi, ed abito talare e le parole attorno iiinaldvs. odonivs. vejtet. e al rovescio è un bue sopra di cui sta in aria un fanciulletto alato nudo con una corona in mano in atto di coronare il bue; sotto a’piedi del bue è il giogo, e a lato parecchie spiche di frumento. (Codice, Medaglie d'uomini illustri per lo più Venezia • ni, disegnate ed illustrate, appo di me). pag. 4^7 col. seconda. Il dottore Girolamo Odoni medico fisico ha dato saggi anche di poesia; e a p. LIV della Raccolta Componimenti poetici per le Nozze di Girolamo conte Lion Cavazza colla nobile Isabella contessa Gritti (Venezia 1761. per Guglielmo Zerletti. 4 ) trovasi un suo sonetto. E chi sa quanti ne saranno in altre Raccolte; ma. é assai difficile il rinvenirli. Ter la qualcosa io lodo assai que’ pazienti che possedendo lunga serie di Raccolte poetiche per Dogi, Procuratori, Nozze, Monache ec. ec. ec. compilano un indice separato di tutti gli Autori sparsi entro le dette Raccolte, come fa l’egregio signor Conte Benedetto Valmarana, e come fecero, credo, il fu nobile Teodoro Corraro, e il fu Francesco Gherro, già appassionati raccoglitori di cose patrie. Ciò servirebbe molto alla continuazione della Storia e Ragione della Poesia del Quadrio, il quale simili indici stese per le Raccolte poetiche antiche. pag. 407. col. 2. Un poema, che si può dire essere quasi tutto sul Bucintoro, è quello di Ferdinando Donno (non Odoni) intitolato ,, L’Allegro Giorno Ye-,, neto avero lo Sponsalitio del Mare ec. Ve-