s. georgio maggiore nacque a’ i3 febbraio i556 (stile romano) (1). parlò in Senato colla forza degli argomenti e Suo padre quantunque con navi proprie eser- delle ragioni più che col lenocinio delle parole citasse in Oriente, e spezialmente nella Siria e dell’espressione. Fu nel i509 provveditore e nell’ Egitto la mercatura, e tendesse insieme del Comune, nel qual carico essendo venne spe- agli affari della Repubblica nella quale per- dito Ambasciatore a Filippo II. di Spagna , venne al grado di decemviro, potè nondimeno onde interessarlo a favorire l’armi cristiane sempre occuparsi nella educazione del giovane contra il Turco (an. i5^o. Maur. hist. II. 37<>); Leonardo, che fino da' primi anni mostrava se non che mentre s’era cominciato a trattare dover divenire uomo distintissimo nella patria, della lega tra quel Re, il Fapa , e la repubbli- Studiò a Bologna ed in Padova con molto ca, e il negoziato a Roma agitavasi, succedet- t rutto tanto nell’arte poetica, che nella elo- te la famosa vittoria alle Curzolari (1071) ; con quenza. Giunto agli anni 2.5 nel 156 1 fu am- che si venne a terminare la guerra; e il Do- inesso Savio agli Ordini , al cui magistrato nato si restituì alla patria. (2) Negli anni se- spettava le cose del mare, e di coleste materie guenti godendosi pace, prudentissimo fra’ se- 11 Doge stesso scrisse di sua inano le parole e l’epitaffio che seguono : ,, Intendo che il mio Deposito si faccia nella superior parte della facciata della Chiesa di „ s. Georgio me vivente „ Hic reqviesccnt ossa Leonardi Donalo dvcis Pvblicae libertalis apprime slvdiosi « Leonardi Donato Principis ossa Hic reqviesccnt. » Ossibvs Leonardi Donato Principis Sepvlcrvm overo reqvies. (1) Idibus februarii MDXXXVI dice il Morosini nella vita di questo doge : Gli Alberi Bar-baro dicono 5 febbraio 1555 (more veneto, cioè i556). Il primo libre d' oro a stampa che abbiamo dice 12 febb. 1535. Anche il mss. Nascimenti de’ Nobili in s. Marco dice i555. 12 fevrer, e pone il nome della madre che fu Paola Corner. Finalmente il Libro d' oro dell'Avogaria n. 2 a p. 5o4 1° da me veduto dice che a 21. di febbraio 1535 (cioè 153 fi) comparve all'ufficio Giambaiista Donato q. Andrea q. Antonio esponendo che nel XII die instantis rnensis nacque un figlio legittimo da lui e da Paola Cornaro fi del q. Giovanni, e che a questo figlio furono imposti i nomi Leonardus et Ioannes. E in margine si legge die i5 INovemb. ió56 factum fuit buletinum prò sancta Barbara cum juramento patria. (2) Girolamo Pripli nell’Opera sua mss. intorno le Veneziane patrizie famiglie , già possedute da Marco i'oscarini, portando di queste negoziazioni del Donato dice : Et fu quell’anno (1569) eletto ambasc. in Spagna ove hebbe tanta forza la destrezza del suo negotiaie che concluse ( così il Priuli, ma veramente non s’ erari cominciate che le trattative per la conclusione) lega fra quella Corona, la Rep. et il Pontefice ; onde poi la Cristianità ricevette 1 anno 1671 la memorabile vittoria contra Turchi, superando con la sua pazienza e virtù la diversità de interessi et la durezza degli accidenti che se gli opposero, nè però punto inalzandosi volle nè procurar nè accettare, sebene offertogli il grado di cavaliero per tanto merito ; ma per la nova che portò al Re della vittoria fu da quella maestà honorato di un bellissimo diamante .. . Ma come havea avuto da travagliar molto nel ridurre alla conclusione la lega, seguendo il re voltato a quietare i tumulti de’Mori, ovunque andava per que’regni ; così convenne affaticar molto dopo nel procurar l’ordine dell’unione dell’armata l’anno 1572 nel far ogni più efficace officio fra quel Re et il Cristianissimo per le cose della Fiandra et nel portar con deslerità et con miniera propria le publiche ragioni della repub. nella risolution fatta da lei di conchiuder la pace con Turchi.