ALLA CHIESA D Contessa eli Novellare. Sembra-che Tiziano (soggiunge Lancellolli) gl’infiuisse nel battesimo il suo genio, e spirito pittorico, dacché quel cardinale seppe tanto di pittura, quanto altri inai ec. Al cardinale Francesco Maria del Monte, fratello del celebre matematico Guidobal-do, dirige Torquato Tasso tre lettere che sono stampate nel Tomo X p. 047 549 ^55 della ediz. Veneta 1769 stamp. Monti. pag. 55 num. 29. V’ha realmente una anteriore edizione del— \'Agricoltura del MDLX, e la possiede anche il Procacci che me ne dà ragguaglio. É ripetuta la data del i56o tanto nel frontispicio quanto nella penultima carta 187 t. ove trovasi la tavola del Registro. Nell’ultima non numerata vi è la solita impresa della Luna col motto in dies. Altra edizione dell’,, Agricoltura tratta da „ diversi antichi et moderni scrittori ec. In Ve-,, netia per ordine di F. Sansovino M DLXVIII. ,, 4- di p. 288 numerate da una sola parte, con altre quattro in fine non numerate, mi fa conoscere il cultissimo Francesco Scipione Fap-panni. li dedicata al già accennato Antonio Dòtto ; cosicché l’edizione da me citata al n. 5o del 1577 è una ristampa di quella del i5G8. pag. 69. 60. Il Procacci possiede un esemplare delle O rationi diverse di diversi rari ingegni ec. MDXLVI, nella cui dedicatoria allo illustre et generoso signor Conte di Sarno è soscritto, non il Florido, come ho veduto io in un esemplare, ma il Clario ; cosicché potrebbe conghiettu-rarsi che talvolta il Clario usasse del nome accademico de’ Floridi, oppure che in un’altra Accademia avesse assunto il nome di Florido. Tra le lettere di M. Pietro Lauro. Venetia i552 alla p. i4i v’è una a messer Gicvan Antonio Clario. Sebbene non lunga è da leggersi perchè fa molto onore a Venezia. pag. 60 num. 37. Il più volte rammentato Procacci ha anche una edizione delle Lettere amorose di diversi huomini illustri, eseguita in Venezia presso Giorgio di Cavalli i565 in 8. La dedicazione è la stessa del *587, da me ricordata, cioè al ,, magnanimo et illustre signore il signor Sci-,, pione Castelli, di Venetia alli 24 agosto i565, e in tutto è di p. i35, nel fine della quale dopo il registro vi si ripete. In Venetia ec. come sopra. Nell'ultima non numerala vi è l’impresa dello stampatore che trovasi anco nel frontispicio, cioè di un elefante con una torre so-Tom. IV. [ S. GEMINI ANO 645 pra lipiena di uomini armati, e col motto tarde sed tuto. pag. 76 num. 76 L’edizione di Mantova del Ragionamento dc-1 Sansovino, è presso il signor Procacci il quale cosi me la descrive: „ Ragionamento di M. ,, Francesco Sansovino. Nel quale brevemen-„ te s’insegna a giovani huomini la bella arte „ d’amore. Alla mag. mad. Gasparina Stampa. ,, In Mantova M.D.XXXXV. in 8. É un opu-scoletto di p. 16. Alla fine di questo dopo il fine vi è un ,, Sonetto di Carlo Zancaruoloalla divi— „ niss. e belliss Gasparina Stampa. „ Vedi ntl-l’Inscrizioni di s. Maria dell’Orto. II. p. 5o8 n. 4. Il sonetto comincia : Donna ne’ cui bell'occhi alberga e regna ; il quale avrebbe dovuto riprodursi nella edizione delle Rime di Gaspara Stampa Ven. 1758. 8. fra le Rime di poeti ant chi in lode di lei p. XXXVI. e segg. Questo sonetto del Zancarolo fu ristampato a pag. 69 delle Rime di diversi. Libro secondo. Giolito i547 8. pag. 96 col. 2. Il eh. sig. Agostino Fappanni ha l’edizione del Petrarca col Fellutello. Giolito MDLX, la quale in fine ha Io stesso anno MDLX non MDLVIII. pag. 106 Hum. 15. I quattro libri delle cose botaniche del padre Francesco Eulalio Savastano ec. tradotte dal p. Bergamini, son dedicati al padre Girolamo Lagomarsini della Compagnia di Gesù. Avvi la dedica in isciolti con lunghe annotazioni. ivi num. 19. II Falconiere di Iacopo Augusto Tuano ec. tradotto dal Bergamini, è dedicato a mons. Francesco di Beavau ; e sonvi copiosissime annotazioni, nelle quali si ricorda un prodigioso numero di letterati e uomini illustri antichi e moderni. Posseggo una copia dell’opera del Tuano latina che ha il titolo : hieuacosophioy, ,, sive de Re Accipitraria libri III. Lutetiae in ,, officina Roberti Stephani MDLXXXVII. 8. ed è quella stessa sopra la quale il Bergamini fece la predetta sua traduzione; essendo tutta postillata, con squarci di volgarizzamento, al margine di pugno del suddetto Bergamini. pag. 69 70 num. 64- Lo studiosissimo delle patrie cose Giamba-tista co. Roberti del fu Tiberio,di Bassano, ha grande sospetto che l’Opera delle famiglie illustri d’Italia il Sansovino abbiala rubata al Bassanese Giuseppe Betussi. 11 Roberti ha se 8*