S. SEBASTIANO no i835 tutto il rimanente de’ codici Canonici segui il destino ch’ebbe la prima inestimabile porzione nel 1817, cioè fu venduto e passò in Inghilterra, ov’era già l’anno scorso i8o5 andata anche la pregevole collezione delle storie italiane de' fratelli Coleti. Così per mancanza, non dirò di danaro, ma di premura per le cose patrie, le più belle raccolte di codici e di libri e di monumenti Veneziani vanno in mano de’forastieri, i quali comprano non già per farne serio studio sopra, ma per vantoo di possedere anche in ciò le spoglie di una famosa repubblica, o di scriverne a rovescio di ciò che dicono gli stessi codici che comprano, e con quella mala fede e falsità che già è notoria. Fra i varii figliuoli che abbiam detto avere avuto PiETno Ciera presunto cardinale è un Bernardo di cui leggiamo nel Sanuto (XIX. 44.) che adi 19 settembre 1514 fu posto per i consieri e cai di f^o salvo conduto in la persona per uno anno a bernardo Ciera q. el rdo d. piero, e fu preso; ed è Paolo Cieiu (nominato nell’epigrafe) che sposò Isabella Amadi. Da questo maritaggio venne un Pietro Ciera che accompagnossi con Faustina Santi e procreò Paolo segretario della repubblica, il quale nel i5g8 pose il presente elogio. Questo Paolo fu deputato al carico delle ce-remonie nell’arrivo de’ principi, e degli illustri personaggi in Venezia. Egli compilò un volume nel quale tratta ip genere l’argomento dei ceremoniali della Repubblica, cioè delle funzioni sacre e delle profane. Tanto in questo volume del Ciera (ch’è in pergamena in fol. e comincia dal i5oi, e finisce del «599, estassi nel-l'Archivio Generale) quanto in altri di simile argomento da altri autori compilati, e che nel- lo stesso Archivio si conservano, trovansi presso che infinite notizie che dilucidano i costumi e le leggi Veneziane degli antichi tempi. Trattasi de’metodi usati ne’funerali de’dogi, de’patriarchi, de’cardinali ; trattasi delle pompe nuzia- li della famiglia del doge, delle processioni per voto, delle chiese fabbricate per voto, de’ pubblici banchetti, dell’arrivo e trattamento dei principi stranieri ec. ec. Di questi codici avverrà ch’io ragioni più particolarmente nelle Inscrizioni della Basilica Marciana e in quelle del palagio Ducale. Paolo con testamento 1592. 22 ottobre notajo Giulio Ziliolo, pubblicato-nel ao 9mbre 1609 volle esser sepolto in questa chiesa di s. Sebastiano in una -cassa sino a tanto che dai Padri nell’ inclaustro gli sia concesso un loco conveniente per seppellir il suo corpo come tutti i suoi che mancarono in quel secolo ; lasciò venti ducati annui per una mansionaria. Altri di questa casa Cieua furono distinti. 1. Jacopo Ciera vescovo di Corone, di cui dirò nelle Inscrizioni de’ ss. Giovanni e Paolo. 2. Paolo Ciera, diverso dalli precedenti. Questi nacque in Venezia intorno al 1075. Vesti l’abito dell’ordine eremitano di s. Agostino, e con molta sua lode di sapere e d'ingegno fu lettore pubblico di Teologia nella Sapienza di Roma. Per la morte di Eusebio Caimo vescovo di Cittanova (Aemoniensis) era stato eletto suo sostituto il Ciera ; ma il principe non gli diede il possesso, e fu in suo luogo creato Iacopo Filippo Tommasini nel 22 giugno 1641, come dalle Memorie mss. di monsignor Gaspare Negri. Urbano Vili però lo elesse a vescovo Vestano nel 16/^2 a’i3 di gennajo. Tassato al vescovato di Gubbio nel 1644 Alessandro Sperelli ch’era suffraganeo delle chiese di Ostia e di Velletri, fu dichiaralo il nostro Ciera suffraganeo di queste duo chiese, conservando il titolo di vescovo Vestano. E avendole governate con fama d’integrità e dottrina fino al t647> mori in Velletri, in detto anno il giorno 21 marzo del< l’età sua circa 72, come dal seguente epitaffio postogli in s. Maria dell’Orto del suo Ordine, dove s’era eletto vivendo il sepolcro. VAVirS . CIEUA . T'EKETVS . ORD1NIS . EREMITA-rvm . s. Ararstini . vviscorrs. vestanvs . ac. SVEFRAGANEVS . ECCLESIA RI'M . OSTIEN . ET . FELLITERNEN . lirXC . LOCFM . POST . MORTBM . ET . AD . SERVA NDVM . DIB . 1VDICI1 . SIB1. IN. TVMVIVM . V1VENS . ELEG1T . OBI1T . ANNO . DOMINI . M. D. C. Xim . AETAT1S . VERO . SFAE . ixxi. Il Theuli reca lo stesso epitaffio con qualche differenza, dicendo hunc . locum . ad . contegend . corpus . suu/n . post. mor-tem . et. ad . diem . iudicii . servandum . sibi. in tumulum . vivens . elegit, e lascia in bianco le epoche, perchè quando il Theuli scriveva non era ancora morto il Ciera.