S. SEBASTIANO Accademici Incogniti, e nelle mie schede mss.; ma non la vidi, nè so darne maggiore ragguaglio. 17. E/pidio Consolato/aiolà marittima di Publio Licinio a II’ili. sig. Francesco Viaro nob. Vinetiano. Ven. per Angelo Salvadori. Il Licinio, ossia il Crasso dedica in data 3o maggio j6j5 al Viaro questo libretto; e lo stampatore poi dice che il sig. VincenzoTuc-ci criminalista d'acutissimo ingegno, e divalore molto ben conosciuto in questo foro ottenne per l’amicizia ch'egli ha coirautore e fece anco vedere in scena questa favola il Carnovalepassato, e sebbene fu rappresentata da' comici senza molta pompa, e in qualche parte alterata per accomodarsi al tempo e ai recitanti, non restò però di piacere a molti ; quindi ottenne di stamparla sebbene col nome che altre volte fu dallo stesso eccellentissimo Crasso pubblicato in così fatti giovanili suoi scherzi. Apostolo Zeno ricordando questa favola chiama il Crasso fiore dei letterati del suo tempo. (Ann. al Fontan. I. 4^0). »8. Ode per le nozze di Annibaie Marescotti con Barbara Rangoni. Sta a carte 6 dell’Ag-giunta terza degl ’Imenei in Pindo. Rime di diversi per le medesime nozze. Bologna per Giacomo Monti 1637. 12. Non la vidi. <9. Canzone al sig. Leonardo Foscolo procuratore di s. Marco, generale in Dalmazia ed Albania perle sue gloriosissime imprese contro Turchi. Venezia per Andrea Babà 1648. 8. Non la vidi. 20. Canzone al divino pittore Tiberio Tinelli cavaliere dell'ordine di s. Michele. Venezia, appresso Francesco Baba 1657. i\. Neppur questa ho veduto. al. Canzone all'illus. et eccellenti sig. Giovanni Cappello procurator di s. Marco generalissimo dell'armate della seren. Repubblica di Venetia contra Turchi di Nicolò Crasso. In Venetia. MDCXLVI. 4- di pagine 12. Comincia. Venne, e degliavi i riveriti segni. 22. Canzone sopra la Vittoria navale della serenissima Repub. di Venezia contro Turchi a Iacopo Riva generale delle Navi armate ec. Venezia per Andrea Baba. 1649.4. Non la ho veduta. 23. Canzone per la ricupera della Fortezza di s. Teodoro in Candia a Luigi Mocenigo li provveditore dell'armata. i65o. (Cronaca Gradenigo Cittadinesca) Non la vidi. Tom. IV. 24- Due Canzoni all'illustrissimo sig. Francesco Viaro nel suo ritorno dal Reggimento di Belluno. L’una è di Nicolò Crasso, l’altra di Francesco Busenello. In Venezia appresso Evangelista Deuchino 1626. 4- Quella del Crasso comincia. De l'humana memoria ecco la tela. 25. Tre Canzoni in materia di Stato. Nulla più si ha nell’Elenco dell’opere del Crasso che ne danno gli Accademici Incogniti. Ma io credo che sieno le seguenti, eh io tengo nei miei opuscoli intorno all 'Interdetto. 1. Canzone nelle presenti turbationi di Stato MDCVI. Comincia Chi dà nove faville.....di pagine 5. 2. Canzone nelle presenti turbationi di Stato. MDCVI. Comincia Chi al mio giusto martire.....di pag. 5. 5. Canzone nelle presenti turbationi di Stato. MDCVI. Comincia. Uscite in vo-ci, uscite. ... di pag. 5. tutte e tre separate, senza nome di autore e senza luogo di stampa, o stampatore, in forma di la. 26. Canzoni al Re d’Inghilterra ed a Francesco t'laro■ Sono così ricordate dagli Accademici Incogniti suddetti. Non le vidi, quando però una non sia quella al Viaro che ho segnata testé al num. 2.4. 27. Livia Dolente. Questo componimento è registrato dal Superbi nel libro III. p. 49 del Trionfo degli Eroi Veneiiani. 28. Sonetto in lode di Almorò Zane, dedicato ad Alessandro Camiglia, sta al fol. c. 2 del libro Ghirlanda di variifori tessuta al Zane dal p. m. Giacomo Bordoni servita. Padova 1608. 4. 29. Sonetto in lode di Paolo Veronese sta a p. 557 voi. I. delle Vite del Ridolfi. Comincia; Mentre con dotta man disegni e tingi. 5o. Imprese varie. Scrive Giovanni Ferro a p. la. Parte II del Teatrod'Imprese.\Tenezia. Sarcina 1623. fol. : Il sig. Nicolò Crasso il quale oltre al dottorato et nell7intelligenza profonda di filosofa et di legge, oltre al gusto e professione di belle lettere, nelle quali riesce e nobile dicitore e degno poeta, come delle sue poesie et elogi et altre sue opere uscite in luce si può vedere, e di quello che va continuamente scrivendo, s'è dilettato ancora dell'impresa et n ha fatto molte parte perse parte per altri, alcune delle quali venutemi a mano saranno da me notate ne'luoghi proprii. Fra queste Imprese tiovasi a p. 12 22