S. SEBASTIANO italiano da Giovanni dei Piccioli Cenedese, • ed unite al libro della Repubblica e Magistrati di Venezia del Contarini, al Ragionamento del Giannotti, e ad altri Discorsi sulla stessa materia. (Venezia i65o. 12., opera ristampata altre volte). Osserva Apostolo Zeno (Fontanini II. 222) che il Crasso è forse anche autore della traduzione latina che vi è premessa del libro della Repubblica de’ Veneziani composto in italiano dal Giannotti, e stampato in Roma dal Biado lino dal i5t\o. in 4. e in 8. (1). 8. Epistola viris ampUssimis et illustrissimis Laudensis urbis decurionibus. Questa è premessa alla storia di Lodi latinamente scritta da Morena Ottone e da suo figliuolo Acerbo, stampata in Venezia nel i65g per Marco Ginnami in \. e ristampata nel T. III. Parte II del Thesaurus Antiq. Italiae ec.^Nar-rasi che avendo Sigismondo Boldoni data in luce questa storia, e capitata alle mani di Felice Osio pubblico professore nella Università di Padova, emendolla, ed accrebbe-la di annotazioni ad istanza del mecenate de’ letterati Domenico Molino senatore e Riformatore di quello studio. Ma soprappreso l’Osioda immatura morte non potè conseguire il suo desiderio. Il Molino diè il manoscritto deN’Osio al nostro Crasso, il quale e-sortato da Francesco Pozzo oriondo di Lodi, ed avvocato celebre del foro Veneto lo diè alla luce indirizzandolo colla sopraindicata lettera alli Decurioni della città. Di quel Francesco Pozzo parlò Ottavio Ferrari nel libretto: Oclavii Ferrarii de lau dibus Fran-cisci Putei apud Venetos causarum patroni prolusio XV. Patavii i65i. 8. typis Paulì Frambotti. (j. Nicolai Crassi de praestantia Tragoediae et Epopaeiae. Nel libro Fortunii Liceti responso ad quaesitaper epistolas. Utini. Schi-ratti 1646. 4- pag' 3io T. 2. vi è un’epistola latina del Crasso al Liceto professore di filosofia neH’lIniversità di Bologna in data Ve- ne tiis pridie Kal. octobris 1644- colla quale gli domanda Tragaediane an Epopaeia prae-stantior sit. E a pag. 5u. Vi è la Risposta del Liceto in cui sostenta Tragoediam esse digniorem Epopaeia in data nonis' octobris Patavii 1644. 10. Iulius Strozza Nicolai Crassi Iurisconsul-ti integerrimi et ornatissimi. Questo è un breve elogio fatto dal nostro Crasso a Giulio Strozza, e premesso al poema di questo intitolato: Il Barbarigo ovvero l’amico Sollevato. Venetiis. 1626, e 1628 in l\. 11. Dell'amoroso Trofeo di Publio Licinio. Parte Prima al datissimo sig. Paolo Cao-torta. In Parma MDCXII. 12. (Madrigali). II Crasso coperto sotto il nome di Publio Licinio chiama giovenili queste composizioni, e piange in esse le morte fiamme della mia tiba, viva immagine dell immortai ardore della sua nisj. La data è da Parma 24 gmbre 1611: 12* Dell'amoroso Trofeo di Publio Licinio parte seconda al clarissimo sig. Giacomo Miani. In Parma MDCXII. 12. (Anche questi son altri madrigali. 13. Il Simolacro della Bellezza di Publio Licinio. Parma. 1612. 12. al clarissimo sig. M. Antonio Viaro, in data di Parma 21 gmbre 1611. Son anche questi Madrigali che il Crasso chiama scherzo giovanile. 14. Madrigale di Publio Licinio, che comincia Delia de l’alma Delia sta a p. 96 delle Rime funebri di diversi in morte di Camilla Rocha Nobili detta Delia. Venezia i6i3. 12. 15. Madrigali due di Nicolò Crasso in laude di due ritratti di una sua amica fatti da Tiberio Tinelli stanno a p. 294. 295 del volume lì delle Vite de’ Pittori del Ridolfi. Cominciano 1, Dunque, Tiberio, sai 2. Neri sono e vermigli. 16. Canzoniere di cuor pentito a Dio ad imitazione de’ sette salmi penitenziali. In Venezia per Angelo Salvadori. (senz’anno) in 16. Trovo quest’opera assegnata al Crasso dagli notti della Repubblica VeneztanfDÌa,0S° di Donato incoile annotazioni del medesimo Crasso in VèneziàT^o i , } ^ ru CTT fU tarmi del medesimn • j- r -,9 In 4* unito a! libro di Gaspare Con- colle medesime W ? " * T?*0“0 in Leida nel 1624 in 24 pure in latino stampate nè la traduzione nf> ìJ* ^U' °l *on° due errori ; /. ¿el 15Q9 non potevano essere, anni tre di età, sendo nato nel“586Crassoil quale allora contava solamente Crasso, per quanto so, non è del 1634, ma ¿ árf¡63, ann0tazl0nl del