S. SEBASTIANO che da Alessandro VI fu spedito a Venezia per conferire col doge alcune cose relativamente a Giovanni Bentivoglio, e ciò fu nel maggio >4d9> e che lettagli una lettera di Roma, e la risposta del Consiglio di Pregadi nel proposito, riparti per Bologna a questo effetto, e iu nell agosto dell’anno medesimo 1499- Per suffraganeo e vicario a Ceneda, durante la sua assenza ehbe Nicolò Gravina vescovo di Scutari sapendosi, che nel maggio ióo5 un cherico Giambatista Alessandri f. di Francesco dalla Motta ebbe da Nicolò la prima tonsura. Dopo aver governato questa sede con zelo, ristaurata parte di quella cattedrale, e aperta la strada che conduce al Castello, mori l’anno i5o8. L’Ughelli dice de-sit esse an. 15 ■ 4. ; ma nelle giunte marginali è corretto, leggendosi i5o8 (voi. V. 220. num. 58). Ma nè l’Ughelli nè altri storici noti dicono, ch’iosappia, dove mori. II dotto nostro prete Giambatista Leonarducci prima che fossero scoperti i diarii del Sanuto in un suo libro mss. aveva notato: Franciscus Brevioepiscopus Ce-netensis obyt partirne in itinere eundo legatus pro summo pontífice ad catholìcum regem hi-spaniae. Il Sanuto, infatti, ciò narrando, dice anche il motivo della legazione (Voi. VD. 462. 468. 469. 470). Per lettere di Roma dell’Ora-tor nostro datate a5 luglio i5o8 si annunciava che certo episcopo volendo tosegar il re (di Spagna^ par chel vescovo di Ceneda brevio sia sta mandato per il papa a far certo processo contra dicto episcopo in Spagna. Altre lettere del 10 agosto i5o8 del cardinal Grimani dicevano come havendo inteso il papa che domino Nicolao (errore invece di Francesco) Brevio e-piscopo di Ceneda auditor di Rota homo famoso qual andava legato in Spagna per far certo processo di uno episcopo ritenuto che voleva tosegar il re adì 6 dì linstante in itinere a parma erra morto. Il papa a requisición dii cardinal Grimani l'havia dato a uno fiol di £ hironimo Grimani di £ ani. che li a roma di anni 19 el qual vescovado a de intruda ducati.... et a temporal e spiritual soto il dominio nostro et lorator scrisse a la signoria di tal eledone il papa e dito cardinal. E nello stesso mese di agosto i5o8, altre lettere dell’Ora-tor Badoer da Roma riferiscono come havendo inteso a parma la morte del Brevio episcopo Cenetense fo dalpa/ja a pregar soa santita non facesse eletion alcuna disse averlo dato a uno venetian benemerito domino Marín Grimani di £ hironimo nepote del rmo cardinal, e te- gneva la signoria saria contentissima. In effetto al Brevio successe Marin Grimani, del quale ho a lungo parlato nelle Epigrafi di s. Antonio di Castello (voi. I. p. 171. ec.) Fra gli amici suoi era Pietro Barozzi vescovo di Belluno che gli addirizzò de’carmi Ialini in occasione della morte del marito di un sorella del Brevio (fontarini. Anecdota Veneta p. 23i). Iacopo da Porcia (PurUlìarum) gl’intitolò una delle sue epistole ( Lib. IV. ep. LXV). in cui raccomandandogli un frate servita Giovanni Maria dice : at tu qui eu;n longe doctrina et prudentia antecellis meas non modo respue. preces ec. . . . E anche Marcello Filoxeno da Roma gli dirigeva un Bonetto (Federici. Memorie Trevigiane i8o5. p. 144)- Scrisse il Brevio: 1. Concionum pastoralium in praecipua vitia volumen. а. De auctoritate pontificis tractatus. 5. Moralium quaestionurn ex iure canonico in quibus de sacramentis de officiis eccle-siasticis ac de re beneficiaria disputai volumen. 4. Decisiones. stampate (secondo il Fontani Bibl. legale parte I. p. 143) fra quelle dell.' Rota Romana. 5. In VI. decretalium. Sta a penna nella libreria del monasterio di Caunes in Linguadocca (Montf. Bibl. mss. T. II. 1241). б. Nella Bibl. Sammicheliana fra’libri stampati nel secolo XV si registra il seguente (p. 024. 526.) : Panormitani abatis Nicolai de Tudeschis archiepiscopi Glossae Clemen-tinarum cum quibusdam allegationibus oc-currentibus, correctae per excellentem I. V. D. dominum Franciscum Brevium Venetum in Patavino studio le c tur am Sextiet Clementi narum obtinentem. Impendio Bernardini de Novaria Venetiis impresse. M. CCCC -LXXXX. die XXIIII. ianuarii. Di lui parlano principalmente il Mazzuchelli (voi. II. parte IV. p. 2080) dove sono citati i varii autori, d’ond’egli trasse le notizie, correggendo e il Sansovino, e l’Alberici e il Possevi-no che diaselo vescovo di Cesena, anziché di Ceneda, e gli altri che il fecero morto nel i5i4, anziché nel i5o8. Vedi anche il Facciolati II-p. 55 (Fasti Gymn. Patav.)e il Foscarini(Z