DOCUMENTI
   A.	“ i5o5. dicembre. Qui noto mi F. Felice li dinari che se receveno da Monsignor de Martini del legato » clic lasso miss. Girardo Rizardo li quali se mettano in la fabncha de la chiexia e cussi adi 17 de-» cembro i5o5 recevessimo F. Piero e mi F. Felice Vie. de sancto Sebastiano dal dicto miss. An-» drea Monsignor de Martini per dare principio a la dieta opera per mandare a Lispia per prede » due. i5 li <piali el dicto F. Piero porto a Lispia li quali ne conto miss. Andrea in la sua camera » due. i5 de moneta valeno L. g3 . o (Processo N.° 7).
   Fra gli altri che furono contributori di danaro per la chiesa trovo, come dalle Ricevute, un Antonio Condulmcr adi \ giugno i5o6 —*• le monache di santa Maria di Betleeni di Padova adi 28 detto — Francesco Piqamano adi 27 giugno i5o•jj e la nobil donna Andrianna Manolesso che con testamento 1G26 14 aprile lascia uria somma per il riparamento ordinamento e ornamento della chiesa di s. Sebastiano.—
   B.	» Spexa facta nela giesia che intendemo fare deno (così) favente.—Adì ultimo zer\aro i5o6. Io fra >< Archangelo de Lupis prior di s. Sebastian contai a li facilini per borcliiele 4 de terra da savon per » li fondamenti dq a reson de lire do e soldi i5 et k altre do a rcxon de lire tre la borchiella in so-» ma monta L. 13.10.10 (Processo N.° 7 .
   C.	» adi 27 marzo i5oG. Questa e la convention facta infra Maestro Francesco da Castiglion Cremonese e ” noi poveri frati de s. Sebastiano de Venesia cerea la fabrica de la nra giesia et monesterio da... v3.
   » In prima clic li muri de la giesia siano fondati sul boa terreno a sufiìcientia de la fabrica in fondo » larghe piedi cinque redusendoli a piedi doi agual terra, et piti grosse o men besognando a presio « de lire quatro cl passo mesurando al longo cossi el più grosso corno el men grosso ad un presio. » e^clie debba ben reca!- ir cl terreno appresso a li fondamenti iiifìn agual terra, ogni cosa a soe » spexe dagandoli noi prede calzina sabion e terra de savon et aqua.
' » Itein el muro de la giesia sopra terra sia de do prede et più o men bisognando con el campaniletto “ a reson de passi tre al ducato.
   »-• Item li volli clic acliadera nele tre capello principale tutti li archi deli capiteli in su voito e pieno so » le detc mure sia mesurato ad un presio tuto tre passi al ducato.
 >> Item li volti che andarano dentro da esse capello con ogni pertinentia sarano mesurati da li capitelli " in su e per quello serano a reson de tri passi al due.
   » Item de lo intavoliate o tavelloni 0 tavelle debba fare a reson de soldi sette al passo nella giesia. ma >• de le altre fabriclie a reson de soldi sei.
 ” Item che le fondamente maestre del monestero siano fondate sul bon terreno a sufiìcientia de la fabri-»> cha principiando li fondamenti pie tri, redusendole ad uno e mezo et più e men besognando de » voltare sopra a rexon de passi 3 e mezo al ducato ben recalzati fin agual terra mesurando al longo « grosso corno men grosso.
   Item le fondamente de le tresse ben fondate ne debba fare passi 3 e mezzo al ducato.
» Itein le mure che a udrà d’ una preda e meza ne debba fare passi sei al ducato redusendole ad una » preda.
 «■ Itein le mure d’una preda ne debbi fare a resoli de passi sei al due. mesurando picn e voito.
” Item le mure.de meza preda ne debba far passi otto al ducato.
 >• Item li liediiilii veclii che se hanno a minare ne debba dar li coppi de terra tolti zo et personal-» mente lui solo quando potrà aiutarne a minar dicli hedifitii et noi darli le prede descalzinate.
   Item che debba torre murari lioinini pratichi et maestri usi c non zavatoni.
 >» Et che sia obligato cl dco maestro Francesco darne sopra dieta fabrica de ogni altra cosa che se a-» spoeta al suo magisterio perfeclamente compida corno e smaltare bellizare dentro e fora et metter »> gorne pietre vive schafe et schalini altari et coverzere de coppi et ogni altra cosa in proposito cos-