Ho6 S. GEORGIO fort'vhà. Alcuni altri hanno sul frontispizio la impresa del Farri, cioè un albero con sopra molte stelle , e nel contorno il motto sotto LA FE DEL CltL A L’ AER CHIARO TEMPO SON MI PAREA DA FAR RIPARO. 2. L'Oratore del magnifico dottore et cavaliere M.Giovamniaria Memo. Infine: In Venetia per Giovanni de farri et fratelli nell'anno MDXLV. 4- La dedicazione è al cardinale Nicolò Ridolfi. Qui 1’ au'ore dice che essendo libero in buona parte dalie familiari sue perturbazioni , continue quistioni , strepiti e furie de’palazzi, nelle quali per moli’ anni contro la naturale sua inclinazione era stato involto, deliberò di rimoversi da colai vita, e ritornare ai primi studii da lui per diversi accidenti del tutto quasi abbandonati. Il perchè scelse per abitazione sua la unica et rara città di Padova nella quale vi sono et albergano quelle buone lettere, arti et costumi che restano nella povera Italia , reliquie delle già passate stragi et calamità ; alla quale hoggid't sì per imprender buone lettere come essemplari costumi, non solamente italiani, ma tutte le nationi chri-stiane ricorrono: chi bene et costumatamente vivere et buone lettere apparar desiderano. Il che anchora da molti delli primari nostri si fa per fuggire le insanabili ambi-tioni, et li romori et le favole delle piazze vinitiane et ogni giorno penso accrescerà tal numeroper quelli che conoscono qual sia il libero quieto et beato vivere, al quale mio refu gio et tranquillo porto ( sempre che m'è concesso dalle molestie et travagli miei famigliari che molti sono, lasciandoli da parte ) mi riduco et conferisco. E poi esponendo la causa di questo suo libro prosegue. Onde ritrovandomi ivi una fiata fra le altre, et essendo venuto a vedermi il mio magnifico compare Nicolò Quirìni nobile, non solo(co-me molti sono) per antiquità di famiglia, et di sangue, ma per virtù, et costumi, si pose a ragionare domesticamente meco, come fra gii amici far si suole , et fra molti dilettevoli et honesti ragionamenti disse ec.ec. Ottima opera nella quale, oltre a’begli insegna-menti relativi alla materia, sonvi assai notizie di illustri oratori non solo antichi ma moderni e veneziani. I ragionamenti del primo libro sono col Querini, e nel secondo e nel terzo libro introduce anche, Marcantonio Centanni cavaliere podestà di Padova, Giovanni Antonio Venterò sena- .M AGGIO RE tore de' maggiori e miglio parlante oratore che sia nella repubblica; e Marco da Mantova padovano uno de’primi interpreti delle leggi in quello Studio. 3 Dialogo del magri, cavaliere Ai, Gio: Ma' ria Memmo nel quale dopo alcune filosofiche dispute si forma un perfetto prencipe et una perfetta Repubblica , e parimente un senatore, un cittadino, un soldato et un mercatante , diviso in tre libri. In Vine-gia appresso Gabriel Giolito de' Ferrari. MDLXIIII. 4* ('564) e in fine la stessa data i564- Alcuni esemplari hanno sul frontispizio MDLXIII. (i563). L’autore dedica alla invitta Mresta di Mrssimiliano di Austria, re de' Rimani, e in questa lettera confessa d' esser particolare servidore di casa d' Austria per li gradi et honori ad esso Memmo conferiti dalC invittissimo al-l'hora Imperatore il gran Carlo Quinto zio e suocero di Sua Maestà. Ciò maggiormente mi persuade che intende parlare dell’ordi ne cavalleresco ottenuto. L’Opera ha il titolo, dopo l’indice, cosi: De'Ragionamenti del magnifico dottore et cavaliere M. Giovan Maria Memmo. Diede motivo a questi discorsi l’essere l’autorestato in Roma,comeabbiam detto, colcardinal Navageroambasciatore, e Io averli uditi da molti personaggi illustri cbe praticavano in casa Sei cardi naie.Cotesti personaggi erano, l’Ambasciator Cesareo, Luigi Cor-naro cardinale , Federico Cornaro suo fratello commendator di Cipro, Giovanni Gri-mani patriarca di Aquileja, Girolamo Fo-scari vescovo di Torcello, il Salviati prior di Roma , Zaccaria Delfino vescovo di Lie-sina , Girolamo Molino, Pietro Giustiniano, nobili veneziani. Il Fontanini(i3/A/. colle note dello Zeno p. 358. II.) ricorda un esemplare di questo Dialogo, che aveva a penna una lettera dell’ autore al gran contestabile M Antonio Colonna. I. Fino dal MDXXXVII ( i537 ) il Memm® dedicato aveva a Marino Grimani cardinale e patriarca di Aquileja , legato a latere in Perugia e nell Umbria le opere di Apollonio Pergeo filosofo , tradotte di greco in latino da Giambatista Memmo suo zio. L’edizione che citerò in seguito, è Venetiis. Dindoni i537. fol. !. Di manoscritte sue opere non veggo indicate che le seguenti: Ragionamenti del dottore e cavaliere Gio: Maria Memmo dedicali in data di Milano 28 dicembre al