620 S. GEORGIO rammentato per la sua grande osservanza e fedeltà nelle cose economiche del monastero e per un brutto scherzo che gli nacque : Narrasi che quando era cuoco del monastero dovette bere per comando dell’abate dell’arsenico. Ecco come. L’abbate avendo gettato del sale in un uovo recatogli da Filippo, e vedutolo divenir verde, sospettò non Filippo lo volesse avvelenare, onde comandò che prima egli bevesse l’uovo ; e bevette, nulla sapendo ; però poco male ne avvenne. Si seppe dappoi che un servente pazzo aveva nel bicchiere del sale mescolato dello arsenico (Valle capo 49). 12. Del 1754* ló aprile mori don PaoloMa-rioni monaco dignissimo in s. Zorzi Maggiore; fu ripieno di monastiche virtù, e mori in odore di santità', sepolto nel capitolo nell’arca n. 2 separato in cassa segnata S ►!< G. nella quale fu posta una capsula di lata sigillata che contiene una carta con queste parole : „ Qui giace il padre d. Paolo Marioni che visse anni 68, e mori a’i5 aprile dell’anno presente 1704 in opinione ed in odore di santità e così fu scritto circolarmente a tutte le Religioni dei Cassinensi (Dalla cronaca cittadinesca de’Gra-denigo voi. III). 13. Nello scorso secolo XVIII varii furono i distinti monaci che poco o molto in questo cenobio fiorirono, fra i quali è Giannalberto Colombo lettore di filosofia, poscia professore nel-l’Università di Padova, di cui vedi il Moschini Letteratura T. III.p. 204 e Pivetta (Notiziesul monastero di Fraglia. Padova 1834. 8). Gaudenzio Capretta che fu parimenti in s. Georgio lettore di filosofia, del quale vedi e il Moschini (III. 237) e il Pivetta (p. 56); Giannagostino Gradenigo già vescovo di Chioggia, poscia di Ceneda, di cui il Vianelli; e il Moschini anche nelle Vite di tre illustri personaggi della famiglia Gradenigo. Venezia 1809 ; il p. Giuseppe Maria Pujati del quale vedi lo stesso Moschini, e di cui avverrà di ragionare fralle epigrafi di s. Michele di Murano ove ebbe tomba, ec. ec. Altre curiosità spettanti a questo cenobio, tratte da Necrologi esistenti fralle carte di quell’archivio : ,, 1570. 2 gmbrio. facendosi la limosina de » li morti si sofegò alquanti poveri de li quali 5, ne fu sepeliti in questo monastero num. 8. 1:175 23 aprii. Iacomo de Sebenico de ani ,, 14 de queli che ne dete li Signori al tempo ,, de la guera malado in Tropico.,, Questa nota fa conoscere che alcuni individui rifuggiati MAGGIORE a Venezia dopo la perdila del regno di Cipr, (an. 1571. 1572). furono per ordine pubblico alloggiati in qualche monastero, come in questo di s. Georgio vi fu il giovane Iacopo da Sebenico. i585. ,, adi 16 maggio- Il p. d. Honoratoda „ Trento prior titolare de ani 5o cascado de la ,, percosia amalato giorni 8. „ i588. „ 18 zugno. Antonio Trentino lavo-,, rando di manual sul coro novo cascho verso „ il campanille morse in hore quattro.,, 1.598.,, adi 5 maggio, r. pre d. Michele da „ Venetia abbate di s. Georgio et presidente ,, della congregation Cassin. se amalo al capi-„ tolo a Pralia et fu portato a s. Giustina dove „ morse et fo portato a sepelire a s. Georgio di ,, ani 56 in cercha. ,, Questi è il benemerito abate Alabardi di cui si è assai detto nella premessa storia e nelle note. 1610. „ 12 maggio. Zuane da Salo mano-,, novale di ani 29 cercha manovale ins. Gior-„ gio Magiore e cascato dalla fabricha et è „ morto di longo. „ 1612. ,, 3o agosto- II pre d. Giacomo di Pa-,, dova professo di quel monasterio prior di s. ,, Polo d’Argon venuto a Venetia per una cau-,, sa di quel monastero essendo stato amalato ,, giorni dodeci in circa d’anni 4^ difebre ma-,, ligna ha reso hoggi l’anima al suo creatore.,, Questi è il p. Giacomo Cavacio scrittore del-l’istoria latina del Cenobio di s. Giustina e d’altre cose, di cui vedi il Vedoia negli Scrittori Padovani T. I. p. 240, 241. 1616. „ 2 Novembrio. Doi puttini uno de ,, ani 7 incirca et uno de anni undici quali se „ sofegorno nel usir doppo auutalalemosina.,, 1622 „ 3 Novembre. Il tu. r. p. d. Paolo de* ,, gli Odoli Venetiano venuto abbate qui da s. „ Faustino di Bressa dove cominciò a fabrica-„ re la chiesa doppo 6 mesi di ottimo gover-,, no, è morto di longa febre, e sepolto con „ pianto di tutti si monaci come secolari. „ Oi luì vedi alla nota 287 p. 373. 1622 ,, adi 24 dicembre. Fu sepolto qui „ l’ill. et remo mons. Ermolao Barbaro patriar-„ cha d’Aquileja morto adi in casa dell’ ili. ,, et eccell. sig. Antonio Barbaro procuratore ,, suo fratello alla Giudeca in parrocchia di s. ,, Eufemia. Hoggi se gli è fatto un solennissi-„ dio funerale nel quale ha cantato la messa ,, l’iilmo mone. Antonio Grimani patriarcha e-,, letto, che gli succede, con l’assistenza nel-,, l’essequie degli illmi vescovi di Concordia, ,, Feltre, etTorcello a quali si aggionse il M»