ordini di sedili) con tanta lode e gloria dell’ intagliatore cbe anco di scultura et pittura si diletta, cbe nulla più. Il nome di costui è detto Alberto de Brulé Fiammengo di anni 20. Non ini sorprende però il non trovare C Accordo fatto col Brulé per detta opera-, giacché è facile che il Gatti che, come si è veduto, aveva l'impresa generale del coro, siasi rivolto al Brulé, con un privato accordo, per gli detti specchi. L'Olmo alla fine del libro V italiano: Fu maraviglioso l’ingegno di Alberto Brulle nella scollura e intaglio delle sedi del coro fatte tanto perfettamente ancor nell’età imperfetta di 22 anni che in vero si è acquistato nome immortale. Il nome perù del Brulé non si trova in alcuno de' detti quadri della Vita di s. Benedetto, ma bensì trovasi in uno de' puttini di rilievo, a cavallo del delfino, che tiene una cartella colle parole incise: Alberto de brf le fi a M rugo f. 15g8 ; ed è quello del sedile di faccia e vicino alla porta finta del coro. Cosicché se lo Stringa e l'Olmo contemporanei tacesseror queste parole non farebbero prova che il Brulé abbia scolpito anche la Vita del Santo padre; ma confermerebbero quanto si è veduto nell'Accordo >597. 20 zugno. F? poi interessante il sapere (ciò che io devo all' amicizia del sig■ Ab. Trevisanato) che non sono d'invenzione del Brulé j detti 48 intagli rappresentanti le azioni di s. Benedetto. Essi con pochissima diversità ’ si trovano in un libro stampato dieci anni almeno prima che Alberto si ponesse al la voro, cioè del < ^87, epoca in cui secondo l età dataci dallo Stringa, Alberto non avrebbe avuto che i5 anni circa. Eccolo: Speculum et exemplar Christicolarum. Vita beatissimi patris Benedicti Monachorum patriarchae sanctissimi per R. P. D. Angelum Sangrinum Abbatem Congregationis Gasininsis caroline conscripta. Romae A. d. MDLXXXVII. in 4-figurato. Ilo detto almeno; perchè non so se questa sia la prima edizione, non avendo io ancora veduto Coltro libro, che potrebbe forse avere gli stessi-intagli, impresso fino dal 1578, col titolo: Vita et Miracula Sanctissimi Patris Benedicti ex libro II. Dialogorum Beati Gregorii Papae et Monachi collecta, et ad instantiam devotorum monachorum Congregationis eiusdem Sancti Benedicti Hispaniarum aeneis typis accuratissime delineata. Romae anno domini MDLXXVUl. fot. Dati edizione 1587 non apparisce chi sia l'inventore nè C incisore de' rami. L'Olmo poi nel Libro V italiano scrive: Vi sono otto statue sopra il coro le quali essendo la prima opera in stucco che abbia fatta quello stesso che lavorò negl’ intagli del coro, non sono in vero degne di starvi troppo, e sono molti che le desiderano rinnovate. Noi so se l'Olmo par- li di quelle pur otto statue che in otto nicchie stanno scolpite in pietra attorno il coro, rappresentanti otta profeti. E ¡sendo q ttste in pietra, sembra che il volo delCOlmo di levar quelle di stucco sia stato esaudito. Oltre poi le dette otto statue, se ne veggono aire due nel coro, laterali all ; colonne che sorreggono COrg ino. Il Valle nel Capo 6. di una dice: 16)2 David statua de uovo ibi (nel Coro) apposita opus Cattaciae (Filippo Cati sio) scu\plovis pretio due ioo ex dono Victoris Zignoni ex majori parte, et monasterio sub Augustino Mmulesso abate. L'altra rappresenta Mosè, ed è facile che sia dello stesso scultore. (347) Vedi la nota 2^2. Le balaustrate del coro, furoi eseguile nel 1 óqj , giusta accordo undici marzo con Bortolo tagliapietra. e Giulio suo figliuolo. (Libro Fabbrica) (248). Quanto a questi pavimenti, compreso qiello di tutta la chiesa, ecco le varie partile ne' Registri da me vedute. ìSjó. 9 marzo. “ Ascordo con M. Piero Burlandi da Ve-„ rona abitante in Verona in contrada di s. Nicolò di tutti li quadri detti tavolette di ,, pietra rossa e bianca e negra per il salizado della chiesa, e promette consegnarle alla „ riva del monastero per tutto febraro 1 '>97 ragionando l’amo a costume lombardo. ,, per due. 2000. Vi è sottoscritto. Io M!archo q. Rocho d.o Bagioni pitor a la insegna „de la carità testimonio— i5a5. 20 marzo. Promette M° Giacomo Tajapiera a ,, s. Vidal di squadrar tutte le piere e tavolette che andranno nel salizar della chiesa, e „ metterle in opera. — i5q5. 5 aprile. Gio. Giacomo Tagliapietra a s. Vitale si obbliga ,, di far tutto il salizado del santuario nella chiesa di s. Z. M. per ducati 10 al passo — ,, 1^97. adi 4 zugno. Zuangiacomo de Piero tagiapiera di s. Vidal si obbliga far il sa-» lizzado del choro nuovo della chiesa di s. Z. M. per due. i5 da lire 6. 4. al passo. „ U Valle poi nel Cap, 6 : De pavimento universali ejusdem templi ex iisdem libri*