S. GEORGIO MAGGIORE. riportata per esteso, tranne alcune lacune che lo scrittore non ebbe tempo di riempire attesa forse la rapidità dell’eloquente Donato. Ilo pure ne’ miei Codici mss. inedita e diversa del Discorsa teslè riferito la Supplica di Leonardo Donato destinato uno de' quattro ambasciatori al sommo Pontefice ( Paolo V ) ond'esserne dispensato : Comincia : Ritrovandomi io Leonardo Donato cav. et procur. destinato dalla serenità vostra per uno dei quattro ambasciatori al sommo Pontefice in età d'anni settanta .... Ricorda in essa d’essere stato in dieci legazioni tra ordinarie ed estra-ordinarie, sette volte a sommi Pontefici per cause sempre ardue et difficili, et quando ci son stato per complimento ha anco all'hora toccato a me l'obligo deliorare latino in pu-blico concistoro; e siegue a dire Feci l'amba-scieria di Spagna tutto il tempo della guerra Turchesca, con la trattatione per mano della lega et con la dissolutione di essa, et fui Jer-mato dalla Serenità V. un anno più delli tre, che hauevo già corsi appresso quel Re con il mio successore in non leggeri anzi in sommi travagli. Son anco stato in Germania in compagnia df.l già S.r Procur.1’ Michiele di buona memoria al Imperator presente. Son di piìi stato in Costantinopoli per la confirmation della pace con il precedente Gran sig.r Mehe-mette Terzo. Ilo essercìtato per 18 mesi continui la Podestaria di Brescia già 27 anni, che è la piùfatticosa d’ogni altra, che la Serenità V. commetta. Ho ultimamente fatta la Prov-veditoria Generale del stato di Terra Ferma con suprema auttorità nelli turbini che l'anno 1601 trauagìiavano la Serenità V. con mia tale Jattica che nel ritorno di essa cadei ammalato si può dire sino alla morte. Et oltre di tutto questo son anco più. volte stato mandato fuori della città a Brescia, Bergamo, Palma, et in altre varie occorrentie quanto ha piaciuto alla Serenità V. et dentro poi della città la benignità delle SS. VV. EE. non mi ha quasi mai lasciato stare ocioso, anzi si ha servito di me in tutte le sue occorrentie.... Appo il mio distinto amico, e amantissimo delle cose veneziane Raudon Brown inglese sonvi due scritture del Donato, ambo per diverso motivo interessanti. La prima è un Diarietto di carte 12, non autografo, ma contemporaneo, del Viaggio da lui fatto a Clemente Vili nel i5g2. Comincia: Per l'assomptione al Pontificato di PP. Clemente Ottavo furono eletti quattro amb.e al-Toai. IV. 4a5 lio difebraro 1 ”91 more veneto. Termina: 10 nov.e detto i5qz. marci la mattina passatilo 11 Po di Goro et venimo alle fornaci miglia dodecì dove havendo fatto venire tre barche chiozote mi imbarcai per Loreo, Chioza, et f'e-netia, dove salvi Dio grada arrivamo a hore sei di notte. Questo codicetto corrisponde a quelle Memorie che ho sopra citate esistenti nei codici Roma in Gasa Donà. L’altra operetta è intitolata. Inventario delli vestimenti della mia persona (cioè di Leonardo Donato) per il ducato di Venezia et con la nota delta spesa a capo per capo nelli fatti et comprati dopo la mia elettione, et con memoria appresso del prezzo, che a buon mercato mia parso di dar a quelli che già hanno intervenienti (sic) al detto uso benché sia minori d’assai di quanto già mi costarono de quali come necessari conveniva che mi provedessi et si consumerano in questa occasione.....Mariti. Manto dì panno d'oro sopra rizio richissirno foderato di. ormesin cremesín il quale pesa assai da portar solamente nelle solennità d’inverno d. quatro cento fu del sermo precessore et fu detto esserli costato d. 700 et più, val el mio corto d. 4oo —J./joo ... Manto di restagno d’oro tirato alto a tre cappi fatto già per l'a/11-basciaria di Costantinopoli dove lo portai una sol volta (nell’anno xígíí-i ^96)de braccia . . . costò con la fodra d'ormesin cremesín d. cento ottantaquatro senza la coda .... Finisce la nota coll’elenco di altre vesti, ec. Ma dì ciò basti. Il Foscarini attesta che il Donato lasciò preziosissimi scritti nelle materie governative, essendo egli stato di non poco sussidio al P. Sar-pi (Lett. p. 96. Lib. 1); e ripete il chiariss. co. Leonardo Manin ( p. 17. Oselle) che, cioè, molti scrìtti vi sono relativi ai maneggi e negoziazioni da lui tenute per la riconciliazione cella Santa Sede e in essi tutta la delicatezza, e la pietà del Donato si riconosce. Nel Generale Archivio abbiamo i Dispacci suoi dalle diverse sostenute ambascierie. Il Ranke p.254* a55. (Ilistoire de Papauté. Voi. III) fece uso di varii di questi dispacci, e chiama il Donata homme de la plus grande habilité diplomati-que qui avait deja (1^89) mené a bonne fin un grand nombre de negociations dfficiles Per la gentilezza della nobilissima famiglia Donà discendente da questo doge, ho potuto esaminare alcune carte del loro Archivio in cui parecchi degli scritti del doge , e forse