S. GEORGIO Quarto Indice inserito nei voi. VI della Storia del Concilio di Trento del Card. Pallavicino (Faenza 1707) a pag. 54 nota il BoI!ani fra quelli che intervennero al Concilio dal giorno |R di gennaio i56^ fino al giorno .^.dicembre ’56^ in cui fu compiuto il Concilio stesso. Il P. Desiderio Scoglia nella dedicazione che fa all’altro Domenico Bollani vescovo della Canea delle Annotationì aggiunta alF 11 istoria Orceana del p. Domenico Codagli (Brescia. iSga. 4 ) a P 8- e 9 fa elogio al nostro Vescovo di Brescia che era zio dei Vescovo della Canea Lionardo Cozzando lo ricorda a p 9, Parte I, e a p. 200 parte 2, del Vago e curioso ristretto de/T Historia Bresciana ( Brescia. 1694. 8.), ed altri scrittori della storia di quella Città come Bernardino Fayno nel Coelum Sanctae Brixianae pcclesiae(ftr\x\a.e 1 G^d-p-.^o) per non dire dell’Ughelli nella serie de vesro vi (T. IV. col. 5fi2), del Gradenigo in quella de’vescovi di Brescia già soprallegata. Anzi in proposito dell’ Ughelli, i nostri eruditissimi Coleti avendo fatte moltissime giunte all’ Italia Sacra, che mss. si conservano in più volumi della Marciana, dissero varie cose sull’ appoggio della citata Brixia sacra del Gradenigo, anche intorno al Vescovo Bollani che stanno nel T. IV. Cod. num. 162. classe IX de’ latini, e nel T. IV. cod. CLI. della stessa classe a p. 16 tergo. Da esse riferisco un’ iscrizione che ad onore del Bollani sta nella fronte del palazzo pretoreo di Brescia: dominico boc-1 4NO KQf'ITl A PRJETr/lA AD EPISCOPATI VO-r no B 4SI ere 4 CONSTBFCTA ANSO MDLIX- E il nostro Giustiniano Martinioni nelle Giunte alla Venezia del Sansovino non lo dimenticò (Ven i663, p. 224) riportando l’epigrafe che illustro,- nel che è seguito dal Martinelli ( Ritratto p. 507. ediz. 1705) e da altri, fra’quali dal chiariss. nostro Mons. Giannantonio Mo-schini che inserendo a p. 29 del Discorso sopra il Tempio di s. Georgio Maggiore (Ven. 1808. 8. ) la inscrizione stessa dice: Brescia MAGGIORE 4')i nelle annotazioni all'epìgrafe 5i nella chiesa di s. Domenico di Castello ( Voi. I. p. >34)> ma con errore ho detlo che fu Vescovo diTre-vigi, anziché dire che fu di Brescia. E qui ne fi) l’ammenda. E posto che ho corretto un mio errore, è a correggere anche uno del Mazzu-chelli, il quale nel Voi. II. p 1447» annoverando lantico Domenico Bollani, del quale già parlò ( Agostini, forma due personaggi Dome nico Bn/ani podestà ad Udine e a Brescia , e altro Domenico Bolani Vescovo di Brescia che morì 1599. mentre è uno solo morto nel 1379 non ìfÌgg. come già abbiamo superiormente veduto Iacopo Botxaiti senatore figliuolo di Francesco e fratello di Domenico vescovo non mi dà soggetto di discorso. Lo vedemmo nomina to già anche fralle epigrafi di s. Domenico di Castello ( 1. c. ). A\ToisTToe Vincenzo figliuoli di Iacopo quindi nepoti exfratre del Vescovo Domenico non danno parimenti soggetto di parola. Antonio, giusta le genealogie del Barbaro, era nato del i56o, e mori del 1 ^87 a’ 20 di agosto. Qui però e il luogo di dire qualche cosa sull’ altro Domenico Bollani nipote di quello di cui abbiamo finora favellato. Domenico Bollimi figlio di Iacopo Senatore q Francesco q. Domenico,nacque del i5 2 agli undici dicembre da Marietta Longo di Antonio q. Francesco (Alberi Barbaro). Fu ricevuto all’abito chericale de’ Predicatori nel Convento di s. Domenico di Brescia l’anno 1570 il 12 marzo, e professò i voti solenni in Venezia in quello di s. Domenico di Castello. Ebbe le insegne dottorali nella Provincia di Lombardia, e fu reggente primario degli stu-dii generali nella stessa Presiedette al Cenobio di s. Domenico di Castello nel 1583-1 ■‘’84 e quattro anni dopo, cioè nel 1588 a’ 5o gennaio per li meriti suoi fu assun'o al vescovado della Canea ( Episcopatum Agiensem, ovvero Cydon'’nscm). Il diploma della elezione in da- rammemora ancora le cure del suo Vescono ta 20 detto fu mandato da Sisto V all’arcive- D-I . 7 il • J il _>• ». • "1 ■ /-\ T r TT’.. f TVI-1 .1!___> Bollani, poiché belle memorie mss. della di lui cita lasciò il celebre arciprete Guadagninì, ultimamente defunto ; memorie che accresciuto ancora si vedranno uscire in luce per opera del eh. p. Iacopo Gussago di Brescia, dell'ordine de'Minori Osservanti, nella riformata Brixia. Per quanto so nulla mai si è veduto alla luce ; e ignoro ove esistano quelle mss. Memorie. Io ho ricordato il nome di Domenico anche Tom. IV. scovo di Candía Lorenzo Vitturi. INel 1597 a’ i5 marzo fu ballottato per arcivescovo di quel luogo in cambio del defunto Vitturi, ed ebbe voti favorevoli novanta; ma vi rimase Tommaso Contarmi cavaliere che più numero di voti ebbe riportati. Per la morte del cardinale patriarca di Venezia Lorenzo Prioli nel 1600 era stato proposto il Bollani, ma venne preferito Matteo Zane. Resse la sua chiesa con molta prudenza e vigilanza non mancan- 58