SAN GEMI NI A NO sovino (lib. II. p. 43) e il Temanaa ( Vita del Vittoria riprodotta con annotazioni dell ab. Moschini. Venezia. Picotti 1827. 8. a pag. 52); busto cbe oggi (3i 8bre.- i854) ho veduto nella Commenda di Malta, e vi lessi le parole dello scultore cosi poste Alessandro Vitoria F. Da un libro intitolalo Beneficiorum.Tarvisinae Dioece-sis, sotto l'anno 1554, viensi a scoprire (per testimonio del Cornaro. XIV. p 241) cbe il nostro Manzini era amministratore della parrocchia di s. Paolo in villa di Masser; cosicché contemporaneauientedue beneficii godeva l’uno urbano,l’altro rurale. Per errore alcuni mss. lessero su questa pietra Sansovinvs invece di Man-zmvs. Vedi ciò che sì è detto nel proemio; e la prima Inscrizione. A conferma poi dell’epoca della sua morte leggesi nel Necrologio: 1670 odi 1. decembrio. R."‘° ms.p. Beneto piovan di s. Geminian amalado da febre za zorni 15 de anni 70 visitato da rns. Polonio Massa e me-desine alla naue. (Ottima avvertenza, cioè che lo speziale che somministrò le medicine al Manzini era quello all’insegna della Nave). *9 PETRVS ANTONIVS ALOVI | SIVS HVIVS TEMPLI I TITVLATVS DIACONVS I SIBI AC VNIVERSAE GEN 1 TI ALOVISIAE V. F. | MDL1I. L’Atovisio abbiamo ricordato al num, lo. e questa era la sua sepoltura. Fralle pitture cbe adornavan questa Chiesa era un quadro di Luigi Benfatto in mezzo tondo sopra la porta dell’atrio rappresentante la Beata Vergine e diversi altri Santi, ed appiedi il ritratto al vivo di questo Alovisio, o Aloisio, che divenne poi piovano come si è veduto al num. io. Questa notizia si ha dal mss. Corrier che aggiunge che il quadro non godeva lume, ed era troppo lontano dall'occhio. L’epigrafe si ha nelli mss. Svayer e Grade-nigo, e stava sul suolo dirimpetto l'aitar maggiore a dritta- Il mss. Pasini con errore MJDH invece di MDLII. La tomba fu aperta e vuotata nel 27 giugno 1807. Not. Galv. 109 20 BAPTISTA SORBOLLIVS IL |ECCLAE PRESB. TIT. ! SIBI ET C ARISS. MA I TRI AC S VCCESS. S. V. F. 1 MDLII. A sinistra sullo stesso suolo dirimpetto all’al-tar maggiore era collocata questa lapide che è registrata nelli Codici Svayer, Gradenigo ec. Di un Girolamo Sorbo/i da Bagnacavallo alcune opere sono registrate nella Bibl. dell’Haym ; alle quali si può aggiungere di un suo figliuolo: Il Regno del grandissimo e beatissimo Pontefice Sisto V. di ChristoJoro figliuolo di Girolamo Sorboli Theologoe medico fisico da Bagnacavallo. Ferrara per Vittorio Baldini stampa-tor Ducale i586. 21 MDLXXIX | RESTAVRATA | 1697. | Questa era una sepoltura a sinistra entrando in Chiesa ed aveva lo stemma della famiglia Molin. NulPaltro ricavo da’mss. Svayer e Gra- 22 AVGVSTINVS IOANIS A .FERRO | BONAE F1DEI MERCATOR I HOC SIBI AC SVIS PO-STERIS IN SPE | FVTVRAE RESVRRECTI | ONIS H0SPIT1VM I ADEPTVS EST. | OBIIT IN DIE ASCENS. I DOMINI X. CALEN. I IVNIE MDLXVI. Dal Gradenigo, dallo Svayer, dal Coleti, dal Pasini abbiamo questa iscrizione. Gradenigo ha letto ioamssa ferro : Svayer ioanisse : Coleti unitamente lesse fiìruoronak filivs ommettendo ri-dei e il Pasini ioannf.s a ferro. E così il Galvani. Se si sta col Gradenigo, il cognome sarebbe Gioanissa Ferro; e col Pasini sarebbe a leggersi Agostino Giovanni dal Ferro forse perchè mercatante di ferro. Io tengo che abbia a leggersi: AVGVSTINVS I0ANNIS A FERRO Agostino figlio di Giovanni dal Ferro. Dal libro de’morti che sta nelPArchivio Generale de'Frari,sotto l’anno i566 leggo: adi 23 mazo >566 zorno della senssa. M. Agustin dal Gambaro d'anni 67 amala da leura za molti anni — s. Gimi-nian. — Qui parrebbe che il cognome fosse