S. SEBA sia stato eletto a segretario del Senato sta a p. 154 tergo del libro: Epistolae clarorum Viro-rum. Venetiis. Guerra. i568. 8. Al Giustiniano Lodovico Dolce addirizza la tua Apologia posta in fine dell Orlando burioso dell’Ariosto impresso a Torino del i556. 4. (Epistola di Lodovico Dolcio al magnifico e nobilissimo messer Pietro Giustiniano gen-tilhuomo Venetiano), dalla qual epistola si vede che il Dolce avevagli inviate anche alcune poche stanze da se composte. Paolo Ramusio come a Capo de’X intitola al Giustiniano i libri sei della Guerra di Costantinopoli (Venezia 1604. 4.) in data 12 settembre 1173 ; e ci fa sapere che per la copia delle notizie, e per 10 lungo studio d’infinite cose e per la naturale sua prudenza il Giustiniano era comunemente chiamato Polyhistore■ A Ini> come Riformatore dello studio di Padova nel i56g dedicò Giovanni Giolito, come ho detto di sopra,il 'brattato tradotto della Disciplina del B. Lorenzo Giustiniano. E Giammaria Memrno chiaro oratore di quei di introdusse nel suo Dialogo dell’Oratore il nostro Giustiniano a ragionare delle materie storiche (Vinegia Giolito io63. 4- a pag. 3. g. 58). Di lui, oltre il Foscarini, lo Zeno.il Papado-poli ed altri sopra rammentati, fa ricordanza il Valtero anche a p- del libro De cautione ec. Il Porcacchi (p. 72 dell Isolarlo). Alfonso Vlloa nella Vita di Ferdinando I. (Venezia i565. 4. p. 4^2.) Il Ghilini (Teatro voi. I. fol. 194)- Il Sansovino (Lib. XIII. 282). L’Alberici (p. 78). Il Superbi (Lib. III. p. 1 o3)il quale malamente attribuisce al nostro Giustiniano l'Origine di Venezia ch’è opera di Bernardo Giustiniano. Pierangelo Zeno (Memoria, p. 64)- 11 Fiorelli (Detti e Fatti memorabili. Lib. V. p. 253.) Il Reinesio nel libro Variarum lectio-num. Altenburgi 1640. 4- P 314 e p. 631. o-ve della voce Iperperia e dell’altra Stratiotae usate dal Giustiniano. Andrea Menichini (O-razione delle lodi, della poesia di Omero e di Virgilio. Venezia. Giolito 157a. 4) al registro d. 3. tergo ricorda Pietro Giustiniano come maggiore di Erodoto. Con venti distici latini ne fa menzione Luigi G roto cieco et Adria (Rime. Venezia. Zoppini 1587. 12. e a p. 86. parte I. delle Rime di lui. Venezia. Dei. i6in. 1 2.) diretti ad excellentissinium Peirum Iustinia-num Venetae historiae scriptorem. Il Caracciolo a p. i3. e 4° del Commentario delle Guerre co’Turchi. Girolamo Amalteo ha de- 5TIAN0 189 gli esametri a lui diretti i quali furono per la prima volta stampati, colla traduzione del professore Jacopo Simeoni a p- 186 del Wbro Versi editi ed inediti de’fratelli Amaltei. Venezia 1817. la. E il Tiraboschi (voi. VII. p. g4^ Lett. Italiana) ec. II. Pietro Giustiniano, assai più antico del precedente, fu storico anch’egli. Era figliuolo di Tommasino q. Orso, il qual Tommasino fu generale dell’armi Venete contra Ezzelino da Romano, indi procurator di s. Marco nel 1288, morto l’anno. i5oo. Pietro il figliuolo fino dal 1263 era del Consiglio, e fu nepote di quel frate Nicolò Giustiniano che con licenza di papa Alessandro III usci del chiostro a propagare la sua famiglia, e vi ritornò dopo avuti parecchi figliuoli, visse, e mori poscia in odore di santità. Or sappiamo che il detto Pietro scrisse latinamente una Cronaca Veneziana. Imperciocché Daniele Barbaro nella sua cronaca mss. allega circa il 1260 l’autorità del Giustiniano cosi : Di.te ben Piero de Tomasin Zustinian nelle sue croniche che scrivendo il Dose.... E Pietro Morari da Chioggia vescovo di Capodistria scrive nel libro V della sua storia mss. Fu eletto de Ili 4* Renier Zeno ch'era podestà a Fano; della cui elezione scrive Piero diToni-masino Giustiniano riferito in un cronaco, le presenti parole: infrascriptos 41 ex nobilibus et antiquis popularibus prò celebrando Ducis electione eligi procurarunt. Vedi il Foscarini (p. 115. 1 *6- nota 33.) e l’Agostini (voi. I.pre-faz. XIV). Un esemplare cartaceo mss. del secolo XIV di questa Cronaca abbiamo nella Marciana (classe X num. a37 era del cavalier Morelli.) Il frontispicio è scritto recentemente cosi: Chronicon Venetorum origines complectens ab anno edifi Troj. usq. ad MCCGLXXXIIt. L’opera poi di carattere antico comincia: llec est cronicha Veneciarum per annos domini nostri lesu Christi divisa continens......luxta nostrorum antiquorum naraciones duas repe-ritur civitates Vene eie nuncupatas de quorum prima in istoriis.....Paulucius anno incarnationis dnico DCLX primus ad ducalis dignitatis apicem.....Rinerius Zeno vir utiq. preclarus sapiens modestus largus et a-nimosus dum esset firmus potas ab infra-scriptis XLl nobilibus 7 antiquis popularibus ano ab incarnacione domini nri jehu Xpi •