61 generale movimento della bassa Albania, della Mir-dita, delle montagne di Puka dove era? Le tanto decantate Montagne Grandi, le quali dovevano apparire a Kopliku prima che i Dukagini assaltassero la caserma di Messi, ove si trovavano? Avevano effettuato nulla? Il celebre Dod-Nikolli, spirito vivificatore, aveva fatto qualche cosa?... Deli-Meta, alfiere di Hotti e Krahinaar, compare di Dod-Nikolli si dice che era a corrente di un gesto che doveva succedere. Proprio in quella notte, che fu presa la caserma di Messi, furono tirate dai rivoltosi una cinquantini, di schioppettate sul locale della gendarmeria di Hotti. Rimase ucciso certo Zef-Uzi servo del generale Re-gep-Shala ed un altro uomo ferito. Accorse da casa sua Deli-Meta sul luogo con degli armati. 1 rivoltosi non lo avevano aspettato. Se ne erano scappati, e, passato il confine, consegnarono le armi alle autorità jugoslave. Parturiunt montes et... La bassa Albania ciarlò, la Mirdita rise, come i Dukagini risero quando le casei di essa erano andate in fuoco, in fiamme. Più seriamente operarono le tribù cristiane delle montagne di Puka. Credo la notte del 19 novembre 1926, nel mentre Don Lek-Gioni di Scutari parroco di Dardha stava nel sonno, Koll-Riba di Ibalia e Spiro-Kossova con altri rivoluzionari provenienti dalla Jugoslavia bussano forte alla sua porta. Entrati col segno della campana chiamano alle armi la tribù, si legge un manifesto e colle solite menzogne di battaglioni di Kociak e di Serbi che vengono dietro, colle consuete minacce, che se non insorgessero, sarebbero ammazzati e derubati dei loro beni, li fanno rivoltare davvero. Notisi che come nei Dukagini, così al di là del Drino, gli uomini più influenti ricevevano ottanta Korone al mese dalla Jugoslavia. Con questi inganni le sette bandiere di Puka si alzarono e marciarono alla presa della sottoprefettura e del comando della gendarmeria di Puka. Comandante della gendarmeria era il tenente Lesh-Marashi di Shkreli. Il capitano Ismail-Osmani