SANTA MARIA DE’ SERVI 43 fazione al Sabellico p. X e nella vita p. XLVI. Mori il Donato del 1481» come dicon le genealogie concordanti coll’ anno che ha la inscrizione. A lui nel 1480, quand’era a Verona, Lodovico Cendrata dedicò il libro di Giuseppe Macacia de bello Iudaico ( Veronae per magi* strum Petrum Maufer Gallicum 1480) ornando la dedicazione colle laudi del Donato. A queste aggiungansi quelle degli storici nostri più accreditati, e di Agostino Valiero nel libro de cautione adhibenda in edendis libris p. 49 e del Superbi nel Trionfo degli eroi veneziani. Lib. II. p. 67. La presente memoria che io copiai dalla pie-tri era sul pavimento della cappella de’sette dolori in questo Tempio, e non già in quello di s. Elena, come ha malamente notato il Cappel-lari. Nel mss. Palferiano fu alterata questa inscrizione. Egli avea scritto. z>. o. m. MONJ'MEKTr legata nir CLAB.ISS. AUTOMI DONATI EQVIT1S, HIE- nONrvi Tini, et rosrgxon. Ma un inchiostro posteriore credette di correggere dicendo. />. o. M. POSTERIS r. CLAR1SS. ANTOSII DONATI EQriTIS LE- r, itanirm Monrtnarrru, e non vi è alcuna epoca . l5 ANNO DOMINI MDCCXLII | DIE VI. AVGV-STI | ILL. ET REV. DD. PACIFICVS RIZZA | AlfBEN. EPISCOPVS | ALTARE HOC DEO IN HONOREM SS. | VIRG. MARIAE SEPTEM DO-LORVM | DEDICAVIT | IDEMQ. DIE ANNIVERSARIA DEDI = | CATIONIS EIVSDEM VI-SITANTIB. | QVADRAGINTA DIERVM | IN-DVLG. CONCESSIT Pacifico Bizzv nato in Arbe nel 1696, datosi allo stato ecclesiastico, studiò nel seminario patavino, ed ottenne la laurea. Nel 172.5, e anche prima, perlustrata avendo la Dalmazia notò le curiosità e i monumenti più scelti e riusci di grande ajuto al p. Filippo Riceputi per illustrare la Storia sacra deH’IHirio, e al p. Daniele Farlati nell’Illirico sacro, siccome afferma lo stesso Farlati nella prefazione al tomo primo dell’ opera. Giunto a Venezia adoprossi cogli ecclesiastici suoi ufficii a prò dei carcerati e dei dannati alle galere : oltracciò nella predicazione fece molto profitto . Clemente XII. nel 1759 lo nominò vescovo di Arbe, e Benedetto XIV- Io promosse all’arcivescovado di Spalato nel 1746-È molto lodata la sua prudenza nell’ amministrazione della chiesa, la sua cura nello accre- scere i proventi della sacra mensa e nello stabilire a’cherici un seminario: i quali luoghi ha egli anco beneficati col suo testamento . Morto nel 17.56 fu lodato ne5funerali da Matteo Maz-zucato canonico della metropolitana di Spalato. Parlasi molto di lui dal Farlati ( Illir. sacr. T. III. p. 557 ) e ne lo ricorda anche 1’ ab Mo-schini ( Letter. Venez. Voi. I. p. 61 ). L’inscrizione leggesi tuttora incisa su uno de’pilastri della cappella dell’ Addolorala. Essa non è riferita dal Farlati. L’altare poi consacrato dal Bizza fu eretto da una devota società di nobili donne nel 174^ (sebbene per error forse di stampa nel Cornaro leggasi \