SANTA MARIA DE’ SERVI 67 monastero e fu priore di questore di altri ancora e vicario generale. Per essere indisposto nella salute ed imperfetto nell’ udito ( il perchè il Poccianti nella cronaca dell’ordine all’anno i55g il chiama Anselmus venetus surdus ) non potè esercitarsi nella predicazióne e nelle letture, nei quali ufììcii riuscito sarebbe abilissimo . Distratto perciò da’suoi studii, non potendo scrivere sopra materie gravi, soltanto per fuggire l’ozio, ad istanza di Silvestro da Lezze suo cognato scrisse per via di diario tutte le cose accadute ai giorni suoi, e questo libro intitolò Memoriale. Questo mss. per testimonianza di Tommaso Porcacchi, che se ne servi nelle sue annotazioni alla storia del Guicciardini (p. 270 t. edizione 1585*) cominciava dal mese di aprile i5n, e finiva nel settembre 1519. Ma dal Foscarini ( Letter. p. 178) è chiamato registro secco, e che non ajuta per alcun modo il giudizio de’leggitori. Visse alcuni anni verso la fine dell’ età sua nel monastero di s. Iacopo della Giudecca dell’ ordine stesso de’servi, di dove restituitosi a questo di sua professione, un anno appresso mori ottuagenario a’ i5 di novembre i5/j8. Parlasi principalmente di lui dagli annalisti dell’ordine; da FI. Cornaro nelle'decadi T. II. p. i5 e altrove, e nelle notizie delle chiese p. 292 ; dal Foscarini (l. c.) il quale assicura che anche il p. Bergamini scriveva sul Gra-denigo ; dal Sansovino ( lib. XIII■ p.2.07.) ; dal Superbi nel Trionfo ec. p. 99. lib. Ili; da Pierangelo Zeno negli scrittori patrizii ; dal Ciaco-nio nella Biblioteca (Amstel. 1744 P-*7^) dal-l’ab. Moschini (Vite di,tre personaggi illustri della famiglia Gradenigo. Venezia 1809.4- nelle annotazioni ) e da altri. Quanto all’inscrizione. Essendo state nel i555 traslatate in chiesa le reliquie che nella sagrestia si conservavano, il Gradenigo ordinò a Iacopo Sansovino il nuovo altare, che nell’epigrafe si ricorda, per riporvele; e questa era in tre parti divisa, due ai lati, e una sopra l’altare. Vedi il Cornaro 1’. II. p. 5i, e il Temanza Vi-te degli Architetti ec. p. 248. Io la traggo e dal Cornaro e dal mss. Bergantini il quale falla nel porre ccxn. per ccxrii. Pria di finire osservo che il Sansovino nel luogo citato non annovera il Gradenigo tra’ patrizii, a’ quali sempre agiunge un P, e col Sansovino, che visse poco i lungi a’ tempi di lui, accorda qualche cronaca cittadinesca da me veduta . 104 MARCO LONGO PAT. VEN. I ALOYSII F. | QVI SICI PRAETOR DIEM SVVM | OBIIT | ALOY-SIVS LONGVS F. PATRI BENEM. | SIBI HAE-REDIBVSQVE V. F. | OBIIT MDLXV Marco Longo f. di Alvise q. Nicolò fu rettore di Sebenico nel 1662 col titolo di Conte e Capitanio ; e antecedentemente, cioè del i55g, era stato provveditore a Maran ( libro Reggimenti mss. della Marciana). Mori del i565 (geneal. Barbaro che accordano colf epigrafe ); e devesi quinci correggere il Cappellari che pone 1’ anno della morte i5i5, e la sepoltura a’ Frari. Alvise Longo suo figliuolo qui nominato fu senatore, e nel 157-1 era podestà a Salò, e Capitanio della Riviera ( mss. Reggimenti). Esso è annoverato anche da Lorenzo Longo nella sua Soteria. Venetiis 1644 p- 28. Questa inscrizione è tratta dal mss. Palferiano, dal Berg. e dallo Zeno. Il Palf. lesse malamente sirici invece di sici che equivale a sicensis o a sibenicensis : e l’ab. Coleti nella raccolta altrove citata piuttosto che copiare dal Palfero un errore , lasciò fuori prudentemente la parola sirici e scrisse qvi bvm fvit praetor, arbitrio che torneremo in altre inscrizioni a vedere. Palfero poi .anche alterò l’epigrafe dicendo AL0JS17S LONGO FRA TRI RONX MEMORIA, giacché Alvise era figliuolo* e non fratello di Marco. Stava in chiesa. 105 ANTIQVAE PERAZZ1AE | GENTIS CIÑERES f De’ Per azzo antica cittadinesca famiglia e che lunga serie di segretarii di senato racconta troveremo menzione in più luoghi della città, e ne parleremo all’ uopo. Qui ricordiamo solo, che Cristoforo ed Antonio Perazzo f. di ser Pe-razzino nel 1079 per la guerra di Chioggia si offerirono con un famiglio e un compagno all’armata a proprie spese, e la paga di balestrieri 3o a ducati otto al mese per uno ( Sanuto colonna ']?>']): per la qual cosa furon ballottati nel i58i dal gran consiglio : ma però non ri-maservi. L’epigrafe è cavata dal mss. Bergantini-