38a chiesa, e là precisamente, dove in oggi nn parapetto in forma d’altare chiude la schiena alla cappella del Cardinale Zeno. Di fatto come mai chiesa tanto nobile piantata negli altri lati con maestoso aspetto, e con magnifici ingressi, non doveva ella averne uno uguale sul lato riguardante il palazzo, la piazzetta, ed il mare? Dal Cardinal Bembo (32) e dal Sanso vino (33) apprendiamo che il pronao girava attorno la chiesa , ed ogni volto, secondo quest’ ultimo, aveva la sua porta, prima che a sommo dissesto del tempio venisse collocato il monumento del Cardinale Zeno; opera d’ altronde non mai abbastanza celebrata del Campanaio, la qual peraltro diversamente posta avrebbe di gran lunga trionfato. Le arcate d’ingresso nei più magnihei templi Cristiani dal secolo X al XIV vennero per lo più ornate superiormente con opere di scultura rappresentanti Santi e simboli Cristiani, o zodiaci. La porta di mezzo ne ha diversi di questi ; quella verso la piazzetta dei Leoni, che pure dee considerarsi nome una delle principali con tutto che si trovi fuori di prospetto interessante , li mostra del pari: e simili ornamenti trovansi appunto anche sull’ indicata arcata maggiore dalla parte della piazzetta, rappresentante Gesù Cristo infra i Santi ; dunque è conseguente che ivi potesse essere stato un ingresso principale, prima che lo chiudesse il monumento Zeno . D’ altronde osservate un poco il duplice ordine delle colonne sottoposte a quell’ arcata . Guardate la posizione di quelle maggiori sporgenti in Inori, sopra le quali si trovano grill con fanciulli ec., e vedrete che uno di questi animali simbolici, cioè quello vicino alla pietra del Bando porge la metà posteriore del suo Corpo in detta cappella, e che altri due simili sono rimasti senza oggetto a piedi dei lati dell’altare Zen. Guardate la disposizione dei musaici superiori, e non rimarrete più indeciso su quanto io dico ; anzi meco converrete, che se internamente il tempio venne arricchito col monumento de Cardinale Zeno, restò poi al di fuori il suo aspetto deturpato con quel parapetto bello bensì in quanto ad architettura, ma disarmonico con ciò che lo contcprna ; e molto più dopo che dagli acroterii vennero levati quegli ornamenti che forse con altri al disotto avranno presentato l’aspetto di un altare . Che se mi venisse opposto che per essere la cappella di san Giovanni ornata per lo più d* oggetti relativi al santo Battesimo un so- lo ingresso vi ci dovesse condurre dal di fuori, replicherei prima : che la cappella stessa di san Giovanni sembra essere stata in parte alterata nel tempo in cui Andrea Dandolo doge , che ivi in bella urna riposa, la fece ornare di nuovo con opere di musaico : che anche dalla parte del pronao vi si entrava: e che vi si presentò con altrettanta convenienza quella specie di nartece che trovasi entrando dall’ attuale porta esterna. Un’ altra obbiezione potrebbe farmisi , ed è : che per redola di euritmia dovrebbe essesi trovato un uguale ingresso sul lato opposto nella piazzetta de’ Leoni sotto l’arcata corrispondente in linea diretta al lato mentovato chiuso verso la piazzetta: ed a questo opporrei, essersi ben previsto come una collonna d’ aria da tramontana avrebbe reso incomodo tutto il pronao; ed essersi per tal cagione fatta una entrata principale in fondo alla piazzetta stessa dei Leoni. In ogni caso mi si dovrà rispondere a quale oggetto quel parapetto moderno servisse in quella situazione ? Se adunque sembra che un in- (32) Bembo. Storia Veneta. Ediz. 1790. T. I. (33) Sansoyino. Venezia. Edizione indicata fol. 90—96.