i,6 SAN DOMENICO. 5 concedette che eriger si potessero dodici canonicati a’ quali fossero assunti dodici fra’ piovani IIIERONYMVS QVIRINVS NE | SERVI CADA- delle venete chiese collegiate, da confermarsi VER INFERRETVR VBI | GORPVS CONFICI- perpetuamente dal patriarca. Governata aven- TVR DOMINI | IIIC VOLVIT HVMARI I VBI do la sede per dodici anni, e provveduto in ADOLESCENS IN THOMAE | DONATI VER- ogni occasione al maggior decoro della sua chie- BA PRIMVM IVRAVIT | QVEM MONASTICA | sa e all’ incremento delle rendite sue, venne a DIGNITATE SVBSEQVVTVS | ET PATRIAR- morte d’anni circa 64, nel ìào/j. agli undici di CHA PATRIARCIIAM | IVSTI TENAX IMITA- novembre , e fu seppellito nella cappella di san TVS | OB1IT MDLIV. I THOMAS VERO DIVI- Giovambattista da esso eretta poco di.lungi dal- NO ELOQVIO IET OMNI CLARVS VIRTVTE | la cattedrale, come conosceremo da apposita MDIIII. Dal cenobio di s. Domenico di Castello due uscirono patriarchi di Venezia . L’uno è Tommaso Donato, l’altro Girolamo Querini, ambi patrizii veneti, de’ quali tratta l’epigrafe . Tommaso Donato fu figliuolo di Ermolao, detto fra noi Almorò q. Nicolò, e di donna Marina Loredan q. Pietro ( Alb. Barbaro ) . Na^ eque circa il )44° • Educato nella pietà e nelle lettere sotto la direzione principalmente di sua madre ( imperciocché il padre suo nel 14^0 fu proditoriamente ucciso, siccome da apposita inscrizione in altro luogo vedremo) giunse all’età di anni sedici, in cui vesti le divise di san Domenico in questo convento ; e vi presiedette priore negli anni 1467, i47*)» ^4^2, 14^4> x4^9» essendo frattanto riuscito valentissimo predicatore , e profondo teologo, la qual scienza a Bologna aveva egli appresa. Del 1481 era stato ballottato in senato per vescovo di Padova in luogo di Iacopo Zeno , ma vi rimase Pietro Fosca-ri cardinale . Morto poscia Maffeo Girardi patriarca , il Donato in vista de’ meriti del padre, e in vista della dottrina sua fu nel 18 settembre 1492 in senato eletto a patriarca di Venezia, e confermato poi da Alessandro VI papa ne prese il possesso nel novembre susseguente. Fuvvi però contra sua voglia : imperciocché appena udite le voci di sua elezione fuggissi, e nascoso si tenne nella campagna Vicentina per alcun tempo, finché gli convenne cedere alle superiori chiamate, come imparasi da una epigrafe conservata dal p. Leandro Alberti, e trascritta nella parte terza del Museo Lapidario Vicentino a p. 4*9- Ebbe dal detto pontefice nel 149^ diploma che conferma i privilegi accordati alla chiesa Castellana da Eugenio IV, e Calisto III. Fu posto nel j 49^ sotto la patriarcale giurisdizione il monastero di s. Maffeo di Mazorbo , e in quell’ anno medesimo il patriarca ottenne che si procedesse col mezzo della giustizia contra i cherici rei di lesa maestà. Nei i.joa il papa memoria. E qui sono a correggersi e il Fontana, e le genealogie del Cappellai-!, ed altri che male interpretata avendo la presente inscrizione disserto sepolto qui in s. Domenico, com’ altri errarono che il fanno morto nel ióo5 , ed altri nel i554- Il Donato ha luogo distinto fra gli scrittori Veneziani . Il Rovetta nella Biblioteca dell’Ordine (p. 120 ) dice conservarsi in questo cenobio varii scritti di lui cioè : 1. Commentarla super Davidicum psalterium. 2. Super epístolas omnes Divi Pauli Apostoli. 5. Super evangelium Divi Matthaei. 4- Super summam theologalem s. Thomae. 5. Sermones de tempore . 6. Sermones de Sanctis. 7. Sermones quadragesimales . Il Tommasini aggiunge che pur trovansi in questa biblioteca di s. Domenico del nostro Donato sermones de Sacramenlis il cui principio è Non abscondam a vobis, e il fine Ex quibus omnibus sperare debemus ec. ( Bibliothecae Venetae . Utini i65o a pag. 62 ) L’ Echard poi nella Bibl. Domenicana ( T. II. p. 11. ) asserisce che sono pur di lui gli Ufficii per le feste della visitazione e santificazione della Madonna , perchè leggesi in calce del Breviario latino impresso nel 1492 sotto il maestro dell’ordine Gioachimo Turriani in Venezia da Emerico da Spira : Explicit breviarium ec. nec non cum officiis visitationis et sanctifica-tionis B. V. ex diversis sacris et authenticis dictis nuperrime editis per R. P. et D. D. Tho-mam Donatum O. praedic. venetum patriar-cham meritissimum . Ed altri sermoni tenuti dal Donato in occasione della visita fatta a’ conventi della Congregazione di Lombardia , cui presiedette, registi-ansi presso lo stesso Echard . Però nessuna di queste opere o stampate o mss. io vidi, sebbene non sia a dubitar punto ch’egli o tutte o in parte ne scrivesse , affermando il contemporaneo Marino Sanuto ( T. XXII. col. 125o. Rer. Ital. ) eh’ era il Donato dotto nella sacra Scrittura e ave.a composte assai opere. Veggo bensì nel Cornaro ( T. IV. p. 297) ingerito un breve racconto comporto dal nostro