riarum Italiae ec. cura et studio Ioannis Gcorgii Graevii. bug. Batav. exc. Petrus Vander Aa. 1722. fol. riprodotte si sono le epigrafi, che abbiam già vedute nel Sansovino, nello Stringa, nelMartinioni, e nel Martinelli cogl’identici errori, ma però con maggiore magnificenza di caratteri e di stampa. Molti altri libri editi e manuscritti, ira’ quali due volumetti di mano di Apostolo Zeno, e tre altri di Giammaria Sasso, contenenti più, o meno memorie nostre lapidarie vi sono, che io ho veduti, e che qui tralascio d’indicare per amor di brevità, e perchè ne feci a’ rispettivi luoghi, ove occorse , menzione. Passando ormai a’raccoglitori particolari della seconda schiera, cioè a coloro che d’un luogo, o duna chiesa le inscrizioni riunirono, ha senza niun dubbio il primo grado il padre Marcantonio Luciani dell’ordine de’predicatori, e professore di sacra teologia, il quale nel i52i ha compilato una nuova serie delle tombe, e delle inscrizioni, che al tempo suo nella chiesa e convento de’ss. Giovanni e Paolo vpdevansi, consumato essendo dall’età il più antico libro, e considerabili aggiunte vi fece. Molta utilità i biografi nostri da questa compilazione ritrassero, preferendolo talvolta alPalfero, siccome quasi di un secolo anteriore, e siccome in generale più fedele. Ma 1’ originale manuscritto, il quale di tempo in tempo accresciuto da altri padri dell' ordine nella lor sagrestia serbavasi, per testimonianza dello Zeno (Lettera voi. IV. p. 395 ). oggi è smarrito. Una copia, a quanto mostra, fedele con tutte le addizioni stà ira’codici del senator Gradenigo in uno de’volumi delle oltra indicate generali inscrizioni. Alcune son ricopiate anche nella fine del codice Palferiano, ed altri estratti, ma difettosi, ne ho veduti in altri codici. Quelle del tempio e del chiostro di s. Francesco della Vigna raccolte vennero dal p. Giovanni degli Agostini: quelle de’Servi dal p. Giuseppe Giacinto Maria Bergamini, ambidue notissimi letterati nostri ; quelle della chiesa di santo Stefano protomartire dal p. m. Agostino Nicolai ; le quali ho lette e consultate unitamente a parecchie altre pur manuscritte da altre chiese raccolte, che furonmi per gentilezza di varii amici e padroni miei affidate, siccome a’lor luoghi ho detto nell’opera. Fra gli stampati hanno diritto d’essere qui annoverati: Gio. Domenico Armano dell’ ordine de’ predicatori, che unì le epigrafi della chiesa, e convento di s. Domenico. Monumenta selecta conventus sancti Dominici Venetiarum. Venetiis Typ. Steph. Tramontini 1729. 8. Don Pietro Chechia, quelle de’Miracoli nel libro: Croniche dell' origine, e fondazione del monastero e chiesa della beata vergine de Miracoli ec. Venezia 1742- 4- ^ Prete Giovanni Meschi-nello quelle della basilica di s. Marco nel libro : La chiesa ducale di s. Marco colle notizie del suo innalzamento, spiegazione delli mosaici, e delle inscrizioni ec. In Venezia presso Bartolameo Baronchelli 1753. 4- L’ab. Giannantonio Moscliini nella Guida per T isola di Murano , seconda edizione accresciuta di annotazioni, e di un discorso intorno all' isola di