SANTA MARINA. Credesi che questa chiesa, già parrocchia di preti, sia stata eretta daila nobile famiglia Balbi nel io3o. Dapprincipio dedicata era a san Liberale vescovo e martire di Canne, e secondo il Sansovino (Lib. /, p. 1 \) anche a s. Alessio. Ma cangiò il nome del titolare quando, circa il principio del secolo XIII, segui la traslazione in questa città del corpo di santa Marina vergine, il quale sopra P aitar maggiore della Chiesa in altri tempi riposava. Oltre i ristauri che avrà avuti ne’ secoli antichi, il Martinioni scrivente circa il i663, dice che la Sagrestia allora allora fu riformata ed ampliata ed adornata ( Lib. I, p. 4> ) ■ Circa il 1 '¡oo fu poi la chiesa in moderna forma ridotta per opera del piovano Bartolommeo Ronconi (Martinelli. Ritratto, p. \SìJ; e nel 17 54 fu di bel nuovo ristaurata ed abbellita ( Vite de' Santi spettanti alle Venete Chiese, T. Ili, p. ig), ed anche in parte del 1802. In questi ristauri è facile il dedurre la perdita di parecchie lapidi, molte delle quali però in parte nel Pallerò a p. 23g del Codice Marciano, e in parte nel Codice Gradenigo, nel Curti, e in altri già nella Prefazione indicati si conservano . Del 1808, epoca della prima concentrazione, da parrocchiale divenne chiesa succursale, e del 181 o alla seconda concentrazione fu chiusa, essendone passata la giurisdizione in quella di santa Maria Formosa. Il luogo fu lungo tempo abbandonato, e finalmente in questi ultimi anni distrutto, ed erette in sua vece private abitazioni. In memoria però della chiesa che sorgeva, la pietà di alcuni circonvicini abitatori pose sul prospetto un altarino con la effigie di santa Marina, ed ogni anno nel dì 1 7 luglio se ne solennizza la festa coU’adilobbamento delle botteghe e delle finestre, e delle strade, secondo il veneziano costume . Fra le presenti Inscrizioni tre illustri principalmente veggiamo: Taddeo Volpe condottiere d’armi della Repubblica ( Inscriz. 3. ), Cesare Turrana pievano e scrittore ( Inscriz. > 7. ), Batista Egnazio, celeberrimo scrittore ( Inscriz. 3o) . Eranvi altri due chiari uomini con epigrafe in questa chiesa tumulati, cioè i due dogi Michele Steno, e Nicolò Marcello: ma essendone stati trasportati i monumenti e le inscrizioni nel Tempio de’ ss. Giovanni e Paolo, colà mi riserbo di parlarne : e là pure vedremo altra epigrafe eh’ era in