82 SANTA MARIA DE’ SERVI poteva essere privato ad arbitrio ( Supplem. ad glossarium Cangianum. Parisiis 1766. ¿ÌU. F). Il Bergantini ab . invece di ob. 167 S. VIRI. EGREGII. ET COMMENDABILIS. S. DANIELI S . SGRIBE . AD OFFICIVM . X. OFFI-CIORVM . AC SVOR. | HEREDVM . ATQ. DE-SCENDENTIVM . VIVENS . FECIT . ANO . | M°CCCCoXXXXVII. XVII. NOVEMBRIS . Daniele . Ho studiato per ¡scoprire a quale ufficio fosse egli cancelliere, o nota]o, o segretario . Credetti dapprima che il x. officiohfm significar volesse il magistrato de’dieci savii sopra le decime, e che Daniele ne fosse uno degli scrivani, cioè coloro che tengono la scrittura ne’ quaderni e libri di conti. Ma questo fu istituito molto dop^il i447- època che presenta la epigrafe, e non ricevette forma stabile che nel 1477, come scrive il Sandi(^ol. ir. p. 728.) Cosicché se non c' è errore nell’anno dell’ inscrizione non può intendersi de’dieci savii. •Piuttosto sospetterei che vi fosse sbaglio nella voce officwrvm e che dovesse leggersi riRO-&tm, e allora potrebbesi dire che Daniele fosse de segretarii del consiglio de'dieci. L’epitaffio traggo da’ soliti Pallerò e Bergantini. 168 S . SPECTABILIS . ET . GENEROSI . DNI. ASTEXANI . | DE . SCARAMILLIS . QVI . OBIIT . DIE. XVI . AVGVSTI | ANNO_DOMINI . M°CCCCLIIII. ET SVOR. HEREDV. Astesano Scaiumella. Nulla più dell’ inscrizione so dire . Di questa famiglia eh’ era dell’ordine dei segretarii vedremo memorie in altre parti . Ebbe ella un Alvise nel i5o4 e i5o7 priore del convento e che fu due volte vicario generale (Cornaro T. II. p. 66.). L’epigrafe del Palf. e Berg. 169 HOC SEPVLCRVM EST"S LEONELI | TREVI-SANOD VENETIIS ET OMNIVM | SVOR. HEREDV IN QVO IACET EIVS FILIVSDNICVS Q. DECESSI! i454 i DIE VLTIMO MESIS AV-GVSTI. Leonello Tiuvisano, o Trevisano. Se Leonello è qui detto invece che Leonardo, potrebbe essere figliuolo di Domenico q. Giov. ( Alberi Cappellari ); il qual Leonardo, secondo che narra il Sabellico, nel 1400 essendo capitano di «ei galee ricche di merci straniere si ruppe nell’arcipelago con quattro di esse (Deca li. Lib. Vili. p. 444 )• Gli alberi Barbaro lo fanno figliuolo di Vito q. Paolo. Ma non apparisce che avesse quel Domenico figliuolo eh’è nell’epigrafe tratta da’ solili mss. Palf. e Berg. 170 MCCCCLXXXVII. DIE . I. MARTII. SEPVL | S . TOMADI TALVTI DE LVCA C. V. DE 9FI-NIO | SCE SOFIE . ET SVOR . EREDVM Tommaso Talliti . Cosi ha il ms. Palferiano e il Bergantini . Ma il marehese Cesare Lue-chesini da me sovraccennato crede debba leggersi talenti famiglia nota di Lucca . 171 D . IVST1NA_. TINTO . R . Q . D . NICOLAI ! PRO . SE. SVRQVE. HEREDVM | OBIIT . DIE XXVII. MADII | MCCCCLXXXVII. Tinto, famiglia delle più antiche venete, un ramo della quale era del maggior consiglio, e si estinse nel i41^- Del ramo cittadino è il qui ricordato Nicolò che fu figliuolo di Domenico q. Franceschino . Nicolo fu avo di quel Nicolò Tinto figlio di Cattarino, medico e scrittore del secolo XVI, il quale diede alla luce purgato e corretto il libro : Marci Antonii Zimarae phi-losophi consummatissirni tabula dilucidationum in dictis Aristotelis et Averrois. Venetiis apud Iuntas i562. formante il voi. XI. delle opere di Aristotile col comm. di Averroe . Noi veniamo di ciò in cognizione non perchè vi sia il nome del Tinto, ma da una poetica composizione ms. di Luigi Luisini medico, di cui ragiona il Liruti ( de’ LeUer. Fruii. T.II. p. 149). in lode dell'opera del Tinto, diretta a Costantino Suriano . 11 Luisini parimenti loda il nostro Tinto per certe Lucubrationes editas 1674, che non so su cosa s’aggirino, ed ha anche versi scritti nel 1567 in Nicolaum Tintum Venutum medicum diutissime aegrotantem . Nell’ istro-mento di deputazione di Federico Badoer ossia fondazione ed ordine dell’Accademia Veneziana ( opuscolo della collezione Aldina rarissi-