cìonsi quelle di cui colla guida degli enunciati libri, che i maggiori, e i più copiosi sono , avere ho potuto notizia . Ma egli è tempo ormai, ch’io risponda ad una obbiezione, che fatta ven-nemi anzi che io a cotal impresa mi ponessi. Dicono: che monta una intera collezione di veneziane epigrafi, ove la paglia soverchia il buon grano , ove V interessamento non fia universale? basta una giudiziosa scelta delle migliori e principali; e lascia poi che 1’altre si muojano inosservate ed oscure, o nei templi, o ne’ palagi , o ne’ manuscritti, che poco danno ne avverrà a’ cittadini, niuno agli strani . Ho dapprincipio mostrato ad evidenza quale il vantaggio sia di una generai compilazione : pure alcuna cosa qui aggiungerò in risposta. Quali intendonsi per migliori , e principali inscrizioni? Forse quelle soltanto che dettate sono in puro lapidario stile, quelle che indicano un uomo notissimo ed illustre, quelle che con larghe parole narrano qualche fatto di storia, o fanno 1’ elogio di alcuno? (imperciocché non credo io già che per principali intendersi debbano quelle che un bell’ornamento abbiano allo intorno o un’opera di architettura ). Non basta , sono principali anco quelle, che modestissime nelle laudi, oppur prive di laudi, un uomo d’altronde noto per illustre, un cittadino in qualsivoglia modo benemerito rinserrano. E chi sarà di noi che osi pretendere di tutti conoscere quali gl’illustri, e i benemeriti sieno, e quali non sieno, sotto semplici, e modeste pietre rinchiusi? Molti dopo lungo studio , e dopo attente indagini conoscere ne possiamo, ma non tutti, massimamente se stranieri sono. Altri bensì può saperli e ne’pro-prii archivii, e nelle familiari storie può avere di lor virtù le pruove più certe; e a buon dritto rampognarci potrebbero se per ignoranza avessimo voluto ommettere delle epigrafi per questo che il marmo non indicavale siccome maggiori e principali. Non v’ è pertanto chi erigersi possa a giudice, impossibile essendo in noi una scienza generale di tutti i valentuomini che ponno sotto le epigrafi nascondersi. Ciò detto, non è poi ad esigere che tutti a un modo i nomi dalle inscrizioni nostre esibiti chiari sieno, e che tutti i leggitori aver debbano per tutte un’eguale premura. Altri son celebri nelle sole loro famiglie o per dimestiche virtudi, o per aver il patrimonio accresciuto degli avi, o per saggia educazion de’ figliuoli, e queste lapidi a quelle cotali famiglie importar devono ; e la memoria de’ sepolti tornerà di conforto e di esemplo a’nepoti. Altri a una classe di persone o di chiesa, o di milizia , o ad alcun’ arte o mestiere appartengono , e alle dette classi piacerà T averne notizia; e cosi dell’altre. Ma e quante inscrizioni poi che diconsi principali, indegne sono di cotesto attributo! quanti elogi a chi punto non meritavali ! quante falsità massimamente intorno alle doti familiari di alcuno ! Dunque queste avrebbero dovuto cancellarsi ? No, perchè serviranno maisempre di prova, come l’adulazione, la