i8| S. ANTONIO. Vita di Apostolo Zeno p. 58 ). A Roma onoiò l’Accademia degli Umoristi, e istituitasi quella degli Arcadi fu uno de' più illustri che vi fossero ascritti col nome di Eneto Ereo ; e unitamente a Pietro cardinale la favori e protesse , compiacendosi amendue che nata fosse regnante il zio pontefice. Fu uomo , dice il contemporaneo Crescimbeni , di costumi candidissimi , di mente lucida a meraviglia, d’ ingegno pronto e fecondo . di maniere gentili ed affabili; ed ancorché il suo primo ingresso nel culto delle lettere amene addivenisse nel colmo della barbarie; nondimeno egli non si fece mai trar da quella , e più tosto volle comparire cavaliere dilettante che professore sregolato. Molte rime di Antonio trovansi nel volume IV di quelle degli Arcadi, e in altre raccolte di quell’adunanza. Tre suoi discorsi pastorali contenenti massime morali e politiche si trovano nel tomo primo delle prose degli Arcadi. iioma 1718 H.vo p. 65. 74- 86. Lasciò poi scritti a penna più volumi di componimenti lirici e drammatici , alcune traduzioni di tragedie dal francese , e non poche poesie in istile piacevole non solo nella toscana favella ma anche nella veneziana nella quale fu eccellente ed ebbe particolar grazia. Nelle genealogie patrizie, e in parecchie librerie trovasi mss. un’ orazione di ringraziamento dall’Ottobon recitata in Senato ali’ atto di ricevere il decreto che lo creava cavaliere, e che impartiva Io stesso onore al primogenito della casa Ottobon in perpetuo; e ivi pure unita è la lettera che scrisse ad Alessandro VIII. partecipando il titolo ricevuto . Presso il nobil uomo Teodoro Corraro possessore di pregevolissime patrie memorie ho letta mss. l’operetta dell’Ottobon intitolata: Istituzione paterna a Pietro suo figlio nel ritorno da Roma. Venezia i685. ove sono ottimi morali insegnamenti circa il modo con cui un patrizio deve regolarsi ne’magistrati della repubblica. Credo che quest’ opuscolo sia stampato in un libretto, ch’io non vidi , ma che è citato in un catalogo : Lettera di un nobile cattolico repu-blichista ad un suo figlio cK era presso un suo gran zio fuori della patria con cui gli dà C insegnamento di vivere per tutto il corso della sua vita. Milano, appresso Domenico Bella-gatta 1712. 12. Teodoro Tesseri pievano di san ^Vitale , di cui altrove ragioneremo , ha de’ carmi encomiastici latini intitolati : Vestis laticlavio illustriss. ac eccelent. D. M. proc. Antonj Otthoboni e dedicati al Cardinal Pietro di lui figliuolo; e Pier Ugolino Aresti da Camerino dedica parimenti al nostro Antonio un’ oda L'amor dell’universo per Innocenzo XI. presago del suo successore Alessandro Vili. Fu-ligno 1689. 4- Nè solamente libri sonovi in suo onore ; ma medaglie, e una vidi fra quelle del conte Valmarana, che da un lato ha la testa dell’ Ottobon : aiVTomrs otthobon. cap. gen. s: r: e: e sotto cios . ortol . f ( che fu spiegato malamente per Giovanni nel T. II. a p. 248 della descrizione del Museo Mazzuchelliano ), e dall’altro lato i simboli di Venezia e di Roma ed altre cose: civitates impiorvm t>estiìvet DNS . ET LATOS FAC1ET TERM.0’ TIDE1. Un SUO ritratto è inciso da suor Isabella Piccini nel Volume V Gesta Romanorum Pontifìcum del Palazzi alla colonna 201. Di Antonio Ottobon parlano principalmente il Palazzi nel luogo; citato il Crescimbeni ( Notizie ¿storiche degli Arcadi morti. T. I. Roma 1720 pag. 164. 16.’), e nella Istoria della vol-gar poesia, ediz. 1714 Pag- J99- a58ec.); il Giornale de’ letterati d’Italia T. XXXIV. anno 1723. pag. 260; e Pietro Garzoni nella Storia Veneta T. I. p. 2g5. 35g. T. II. p. 571. ed altri. L’inscrizione oggi si legge nel chiostro della Salute segnata al numero XXVI del Ragguaglio sopra indicalo . Ivi si dice che era collocata nella chiesa della Carità:’ ma io credo che fosse invece in questo tempio di s. Antonio unita all’altre della famiglia Ottobon , sebbene io non l’abbia trovata registrata da alcuno nè nell’ una nè nell’altra chiesa . Lo scultore fece pre- DJECES Zi PRJECATVS . Della cospicua casa Ottobon , di cui altrove vedemmo memorie, registrò alcuni illustri quel Pietro Antonio Moti che accennai al n. i4> nel libro Iupiter Augustus. Patavii i685. et 1690 fot. notato dal Coleti nel Catalogo delle Storie particolari d’Italia; ed eziandio ne registra Bonaventura Tondi nell’opera II Trionfo della gloria negli Eroi Ottoboni. Genova 1691. 4- c*‘ tato dal Farsetti nelle Storie generali e particolari d’Italia; oltre a questi ne parla più a lungo il detto veneto piovano Giovanni Palazzi nel quinto volume Gesta pontificum Romanorum . Venetiis 1690. fot. nella colonna 196 e seg.