olio CORREZIONI E GIUNTE . pagina i/j.9- lìnea 02. dal Gennari : correggi : del Gennari. pagina 155. indice. Vincenzo da Milano:'correggi: Gian Vincenzo da Milano, e trasportalo alla lettera G. pagina i54- linea a. nobili» domina: leggi nobili domina. NELLA CHIESA DI S. ANTONIO. Molte cose di’ io sono qui per aggiungere le traggo dal seguente codice posseduto dal canonico don Agostino Corrier: Catastico dell archivio di s. Antonio di Castello in Venezia fatto sotto il Governo del padre abate Orza Ili del 1762. in fol. max. Questo libro è assai esatto; e tale ebbi occasione di conoscerlo nel ragguaglio da me fatto tra le cose che ho da esso estratte 0 tra gli originali o copie autentiche che divise in varii Tomi si conservano nel generale politico archivio. Nel proemio. Fralli benefattori del luogo aggiungami idue seguenti : anno 1072. i5 Marzo Zanina moglie del q. Stefano Bertoldo della Contrada di s. Maria Formosa ordina nel suo testamento di essere sepolta nella Cappella fatta da essa fabbricare nella chiesa di s. Antonio di Castello, nella quale debba ardere una lampada di giorno e di notte, e che le sia celebrata una Messa quotidiana . Per queste cose ordina che sia dato al monastero dalla Camera degl’ Imprestiti il prò di ducati duecento. (Catastico e Archivio nel T. JX). Anno 1489- 22. aprile: Accordo del monastero di s. Antonio con Guido Mazon da Modena per far un sepolcro con otto figure grandi. Egli rilascia un tanto della sua fattura per elemosina al monastero con patto che sia esposta la sua arma ed un epitaffio nel detto lavoro che iaccia menzione della elemosina sua, e com’egli abbia fatto il sepolcro (ivi); e vedi nel seguito di queste Giunte altri benefattori, pagina i5g. linea 45. sbarra: correggi : banda . pagina 15g. Aggiungasi: Fra Giotto degli Abbati nel 1 S46 a’6 di giugno venne dalla sua Religione eletto precettore, rettore, e maestro dei Bailag- gi della città e diocesi di Venezia , della marca Trivigiana , di Grado, di Chioggia, di Torcello, di Equilio, di Caorle , di Vicenza, di Padova, di Ceneda, di Feltre, di Belluno, di Concordia, di Aquileja, dell’Istria. Dalmazia, Croazia ec. colla pensione di 5oo fiorini annui e coll’obbligo di continuare la fabbrica della casa, Chiesa, ed Ospitale di s. Antonio di Vienna in Venezia già incominciati. Fondò egli in Udine il Convento del suo Ordine, ed ebbe per ciò doni di terre da parecchi di quei cittadini, indicandosi del 1353(detto i453 per erroredelPanticacopia nel Tomo XX dell’ Archivio ) a’ 27 ottobre un istrumento di acquisto che fece da Gioachimo da Udine di un pezzo di Terra posto nel Borgo di Udine dirimpetto alla porta per la quale si va alla città d' Austria, cioè a Cividale . Anche il cenobio di santo Antonio di Vienna in Padova egli ha eretto sopra un fondo posto nella contrada della Savonarola donato da Leopoldo G iustiniani q. Giacomo patavino, della contrada di s. Leonardo nel 1049 a'3* ¿i maggio. Altri doni ebbe da pii testatori, fra’ quali fu Alberico q. Lanfranco degli Ottoni da Pavia che nel 1367 21 marzo erede lasciollo di tutti i suoi beni col-1’ obbligo di far celebrare una quotidiana messa. Del i566 21 aprile, in vista de’suoi molti meriti e della sua grande probità era stato eletto in suo cappellano e domestico da Marquardo patriarca di Aquileja; e morendo lasciò Pietro degli Abbati suo fratello im Commissario testamentario, come da una sentenza del 1585 20 novembre. Tutto ciò ricavasi dal Catastico e dall’Archivio nelli Tomi primo, VIII, XVII, XX, LI- ec. pagina 160- inscrizione 2. II mss. Caopenna reca questa epigrafe così a pag. 41. Petrvs Grimanvs Antonii Piiincipis fil: Hvngarue Prior. Nel Catastico e nell’Archivio T. X, si legge , che del i5i6. 5. novembre Pietro Grimani cavaliere dell’ospitale dis. Giovanni Gerosolimitano ordina d’esser sepolto nella chiesa di s- Antonio di Vienna di Venezia. Ordina che sia fabbricato un onorifico sepolcro nella facciata esteriore della Chiesa suddetta con un’arca sopra la porta principale fatta di pietra di marmo, ed un altra arca terrena nella stessa chiesa per sua sepoltura, di suo padre , di tutta la famiglia. Sopra l’arca di marmo posta sulla facciata vuole che sia eretta una statua pure di marmo rappresentante Antonio suo padre adornata di armeTcome suole farsi agli altri capita*