SAN DOMENICO. yer. Il Coleti invece di mdclvi ha scritto udlxiii con manifesto abbaglio . 72 NICOLAVS AC SEJtASTIANVS PATER ET FI-LIVS ATALVS SIBI ETPOSTERIS SVIS POS. | MDXIII. Atalo . Da! Gradenigo e Svayer che ha et SERASTIANVS . 73 OSSA PETRIFERRETTI ECCLAE PATRIAR-CHALIS CANON. ET SORORVM TERTIARIA-RVM S. FR ANC. DE CASTELLO IN PERPE-TVVM EXPECTANTIA BEATAM SPEM . Pietro Ferretti prete ascritto alla patriarcale basilica fa eletto canonico a’5 di settembre del 1786 per morte di Francesco Bernardi, e mori eglia’25 febbraio 1749. come fammi sapere l’ab. Regazzi . Questa epigrafe poi rammenta le Terziarie Francescane. Poco di lungi al monastero di s. Anna era situato un conservatorio di donne sotto la regola del terz’ Ordine di s. Francesco. L’instituti ice ne fu Elena Marchi che nell’anno 14*8 lasciò una casa posta nella parrocchia di s. Pietro con alcune rendite per questo pio oggetto. Viveano sciolte dapprincipio; ma nel 1727 furono ridotte allo stato di comunità sotto il giogo della obbedienza. Cosi Flaminio Cornalo nelle Notizie delle Venete chiese p. 108. Il Ferretti era loro confessore e protettore . L’epitaffio è dal mss. Gradenigo e Svayer. Ma io credo che ci manchi la voce coufessoris o simigliarne, a rendere compiuto il sentimento; quando però non si voglia credere che mescolate in una stessa tomba fossero le ossa del confessore e delle monache. 74 SEPVLTVRA DE ZVANE DE PASQVAL SAO-NER ET SVA CONSORTE GRISEIDAET SVOI HEREDI MDLXIX. Saorbr. Dal Gradenigo. 75 GEORGIVS QVIRINO P. V. CVM EIVS VXORE N. D. CLARA BONDVMIER MDCCXVII. Georgio Qverini fu figliuolo di Vincenzo q. Francesco, e nel 1691 ebbe per seconda moglie Chiara Bondvmier f. di Oliviero. Del 1687 e’ fu provveditore al magistrato sopra olj, e nel 1689 uno de’ commissari sopra la fabbrica della chiesa delle Cappuccine a Castello , siccome da apposita inscrizione a suo luogo. Vedi gli Alberi Cappellari e Barbaro. La lapide dal Gradenigo e Svayer . 76 ALBERGETAE FAMILIAE DICATVM. Albkrghetti. Merita questa famiglia partico* lare ricordanza , la quale, siccome ho detto al numero 4 > d’origine è Ferrarese . Diede essa in Venezia uomini spezialmente chiari nell’arte di fonder metalli sia nel pubblico Arsenale, che per la città . In queste Veneziane Inscrizioni noi troveremo replicati i nomi di un Sigismondo nel secolo XV, di un Giulio, di un Camillo nel secolo XVI, di un altro Sigismondo nel XVII, di un Giambattista, di un Gianfrancesco nel secolo XVIII ec. fusori e di cannoni, e di sacri bronzi, e di candelabri, e di altre opere bellissime . Alcuni di essi scrissero eziandio sull’arte loro, e fuvvi Sigismondo che stampò: Il Direttore delle proiezioni orizontali istromento inventato da Sigismondo Alberghetti per il miglior uso dell' artiglieria. Venezia 1691. dedicato a Bartolomeo Erizzo provveditore straordinario di Cattaro . In questo libro a pagine 9 si riportano Capitoli contenuti in due scritture di Giusto Emilio Alberghetti presentate al cavaliere e procuratore Antonio Priuli provveditore generale in Terraferma l’anno 1614 sulla materia stessa delle bombe. Questi è quel Giusto Emilio lodato dalCoronelli nella sua Biblioteca Universale, lett. albe’, morto immaturamente, uomo di sperimentata fede e di molto valore nelle cose di terra e di mare sotto il capitan generale Giovanni Bembo, e i generali Priuli, Erizzo, Barbarigo , e Antonio Landò provveditor generale nella guerra del Friuli del 1617. Di Giusto Emilio trovasi nella famiglia Alberghetti oggidì pur sussistente tra di noi un ritratto con epigrafe che mi fu comunicata dall ab. Regazzi : irsrrs AVMiurs aivbr. tsrra ma-