LA CROCE. Ottavio Abioso figliuolo di Agostino Ravennate, abbate commendatario di s. Salvatore della Selva Monda, giurisdizione di Arezzo, nel i584 fu fatto vescovo di Altamura, e coadiutore di Lattanzio Lattanzi vescovo di Pistoja, al quale nel i588 succedette . Resse la chiesa undici anni, avendo nel i5g9 attesa 1’ età avanzata, e le sostenute fatiche, rinunciato. Sembra che allora siasi ridotto ad abitare in Venezia , mentre veggiamo che del 1600 consacrò questa chiesa; e forse qui aveva parenti imperciocché nelle memorie cittadinesche si legge che gli Abiosi gentiluomini di Ravenna portatisi a Venezia aveano qui acquistato facoltà molte, e avean in questa chiesa le loro sepolture . Ottavio morì in Bagnacavallo agli undici di marzo del 1614, e fu sepolto nella chiesa di s. Francesco. Abbiamo di lui alle stampe : Orario ad illum et rmum DD. Iuliuin Fe/trium a RuvereSorae ducemS.R.E.card. presb. tit. s.Pe-tri ad vincula archiepiscopum Ravennae in ejus adventu Ravennae habita anno i566. Patavii Pa-squatus 1066. in 4-—Lettera Pastorale al suo dilettissimo clero nella rinuncia della sua chiesa di Pistoja. Venezia appressoNicolò Moretti 1599.4,■ e oltre a ciò ha rime nel Tempio della divina signora donna Geronima Colonna d'Aragona. Padova. Pasqua ti i568. a carte 47’ e ne^a Raccolta de’ poeti Ravennati. Aldo Manuzio il giovane all’ Abioso scrisse una lettera che tra le sue italiane è la 125, nella quale, raccomandandogli un Lelio Gavardo, loda la prontezza e la cortesia ch’ebbe 1’Abioso sempre in favorire il Manuzio. (Lettere volgari. Roma i5g2. p. 121 ); e Tommaso Tomai nella Storia di Ravenna ( partelV.cap. 5. ediz. i58o. 4- P■ *93) loda il nostro Ottavio ed Agostino suo padre come rari nell’arte oratoria. Un Ottavio della medesima casa nel secolo XVI alla metà circa fioriva e scrisse una storia veneziana e delle famiglie nostre, siccome per relazione avuta dice Apostolo Zeno ( Lettere voi. VI. p. 549) e ciò anche dal Foscarini è accennato ( Letteratura Ven. p. 188 ). La stessa cosa asserisce il Ginanni , ma attribuisce la detta storia a Camillo Abiosi detto il seniore nobile Ravennate , il quale dimostrata avendo una particolar affezione e zelo per illustrare la storia di Venezia si diede a scrivere su di essa, e sulle famiglie sue: cioè 1. Cronica di Venezia in lingua veneziana. 2. Storia delle famìglie che da altre città si sono portate a Venezia e di poi sono state aggregate alla nobiltà veneziana . 5. Storia delle famiglie nobili che da Venezia sono andate ad abitare in altre città. E un Abbioso abbate nel i582 da Francesco granduca di Toscana come uomo di perspicace e industre ingegno fu mandato ambasciatore a Venezia per certa nave Gaiana condotta via da’ Fiorentini nel porto di Cerigo , di che vedi il Morosini ( Hist.Ven. Lib. XII. p. 682). Del vescovo parla l’ Ughelli ( Ital. sac. T. III. coi. 5i5) il Quadrio ( Storia della volgar poesia voi. II. p. 5i2 ) il Ginanni nel T. I. delle Memorie degli Scrittori Ravennati , Faenza 1769. pag. 6. 7. 8. ed altri. L’ inscrizione è tratta dal Cornaro, il quale attesta essere scolpita. Il Palfero ne ha solo il principio cosi ocTAnrs abiosvs episcopi pisto-RIENSIS CONSACEAV1T ECCLESIAM HANC DIE X 1VLU anno 1075 (cosi con errore di epoca ). Il mss. Curti ha xxv invece di x. 3 HEIG IACET DOMINVS DOMINICVS MAVRO-CENO QVONDAM DVX VENETORVM CVM SOPHIA VXORE SVA DVCISSA . QVI DVX FVIT BONVS ET PRVDENTISSIMVS. PLENVS FIDEI ET VERITATIS. AMATOR PATRIAE . ISTE FVIT PRIMVS EXPVGNATOR TYRI . TEMPORE ISTIVS REDEMTA EST HISTRIA ET POLA CVM L. GALEIS . DE QVIBVS GA-LEIS ERANT CAPITANE! DOMINICVS MAV-ROGENVS FILIVS EIVS ET MARINVS GRA-DONICVS ■ ISTE GLORIOSVS DVX FECIT PA-CEM CVM ECCLESIA QVIA ANTE ILLVM MAGNA DISCORDIA FVIT INTER PETRVM PO-L ANVM ET HENRIC VM D AND VL VM PATRIAR-CHAM. ISTE DVX NOBILISSIMVS FEGIT PA-CEM CVM REGE SICILIAE, IDEO QVIA IN MAGNA DISCORDIA ERANT VENETI PRO IMPERATORE EMANVELE . IN TEMPORE ISTIVS SERENISSIMI DVCIS FVIT RENOVA-TVM PRIVILEGIVM A FRIDERICO ROMANO-RVM IMPERATORE PER DOMINVM DOM1M-CVM LEGATVM ET FILIVM EIVSDEM DVCIS COMITEM IADRAE’ ET VITALEM FALEDRO ET IOHANNEM BONALDVM. OBIIT ISTE DVX FELICIS MEMORIAE ANNO MCLV. MENSE FEBRVARIO ■ INDICTIONE IV. Domenico Monosmi o Moresini figliuolo di Pietro (altri dicono di Francesco q. Lorenzo ) fece le prime sue militari imprese sotto il doge Domenico Michiel nel 1125, e 1124 allor quando il doge per aiutare Calisto II che esortava i principi cristiani alla Crociata mise in mare una po-