deo in Venezia essendo nel 1557 la prima volta, e la seconda nel i56y abbia avuti gli epitaffii dallo stesso Calmo, il quale ad un forestiere avrà dato a credere di leggieri die sieno stati scolpiti, e nelle chiese collocati. Ciò jiullameno lo Scradeo ci fu utile avendo serbato inscrizioni, che non sapremmo da altra parte avere, e simile uffizio a tutta Italia rese . JSiegue Francesco Sansovino, il quale nella Venetia città nobilissima et singolare descritta in XIII libri ec. Venetia appj'esso Iaconio Sansovino. 158 1. 4. ha raccolte varie epigrafi, accrescendo di molto il novero di quelle dello Scradeo , e più fedeli dandocele : non sì per altro che difetti non sienvi anche nelle sue, i quali tuttavia compensati in parte vengono dall’utile servigio alla patria nostra prestato per conto delle arti, e delle notiziè, che nel libro suo si contengono veramente belle e singolari. Fu continuata 1’ opera del Sansovino dal canonico di san Marco Giovanni Stringa : Venetia città nobilissima ec. presso Altobello Sàlicato 16o4- 4- Questi aggiunse alcune inscrizioni , ma non intese a corregger quelle del Sansovino . Similmente adoperò Giustiniano Martinioni prwno prete titolato de’ ss. Apostoli ampliando la Venetia del Sansovino, e dello Stringa, coll’ aggiungere maggior serie di epigrafi , senza emendare le precedenti. L’opera è stampata 111 Venezia appresso Stefano Curti i663. in 4- A questi tien dietro Domenico Martinelli nel libro: Il Ritratto overo le cose più notabili di Venezia ec. ristampato con addizioni da D. L. G. S. V. In Venezia MDCCV. presso Lorenzo Baseggio in 12. Accrebbe le inscrizioni del Martinioni, e de’precedenti, ma non le corresse: essendo peraltro assai vantaggioso il suo lavoro per 1’ argomento delle belle arti, e pel metodo tenuto nella descrizione delle chiese. Anche il senatoreFlaminio Cornaro nella grande operaEcclesiae Venetae antiquis monumentis illustratae ec. Venetiis 1 749. Typis Io. Rapi. Pasquali. \. ci dà alcune memorie lapidarie; ma essendosi egli il più delle volte anco per queste affidato alle copie, e a’ manuscritti, come per li documenti, ond’ è ricchissimo il suo lavoro , così errò, e le sue inscrizioni non presentano sempre diligenza e verità. Troverannosi anche in buon dato epigrafi nella Nuova cronaca Veneta, ossia descrizione di tutte le pubbliche architetture , sculture , pitture della città di Venezia., ed isole circonvicine ec. opera del p. Maestro F. Tommas’ Arcangelo Zuc-chini de' predicatori, veneto. Venezia 1785 .presso il Valvasense. 8. di cui non sonovi che due volumi, che i sestieri di s. Marco, e di Castel- lo racchiudono. Ma queste inscrizioni sono tratte da’ detti autori, o da manuscritti : pochissime ravvisandosi le aggiunte di nuovo, e vedute sul luogo ; quindi esenti non vanno da grossi abbagli. Il chiariss. ab. Gian-nantonio Moscliini sovraccennato , prefetto degli studii nel patriarcale seminario, e a cui cotanto deve la patria letteratura, e le Arti, nella Guida per la città di Venezia. Alvisopoli. 1819. volumi 2. in 12. ha riferite tutte le inscrizioni, le quali artefici riguardano, ed altre ne aggiun-