S. ANTONIO. T. IH- P- e seg- ) c^e secondo i computi quando fu fatto cardinale iì Grimani doveva avere non 5o anni, ma 55 , ed essendo stato eletto nel i495, sembrerebbe che fosse nato nel 1460. Ma stando all’ epigrafe io propenderei a creder- lo nato nel 1461 a’ jg, o 20 di febbrajo. Dicesi che il corpo suo sia stato trasportato da Roma in Venezia, e seppellito in s. Francesco della Vigna^ ciò sulla fede del Sansovino ( Lib. I. p. 14) che scrive entrandosi in chiesa netta facciata di dentro sopra la porta grande si riposano due cardinali della famiglia Grimana, Domenico et Marino, ed anzi Pietro Antonio Pacifico prete veneziano nella sua cronaca ( Venezia 1897. p. 182 ) dice chiaramente che nell’ entrare della porta si veggono tre cassoni coperti con panno scartato nei quali riposano i corpi di Domenico figliuolo di Antonio Grimani doge 7 5 , che fu cardinale . et un altro cardinale detto Marino, e Caltro Marco patriarca di Aquileja ; però oggi nessun cassone, e nessuna memoria si vede. Fu ragguardevole questo prelato non solo per la retta amministrazione degli ecclesiastici offici , ma sì anche per la pietà sua filiale, per la sua generosità , per la sua dottrina. Antonio suo padre , come ho scritto al numero 18, spogliato del comando militare e cacciato in carcere era per andarsi in esilio, quando Domenico già cardinale si affacciò alla prigione , ed abbracciandolo e piagnendo volea a tutto costo essere anch’egli compagno nelle sventure di lui, e partirsi di là non voleva se il padre non venisse assoluto . Pater prò te tuaqae salute in publica vincala me conijciam : nec prius inde discedam quam audiero, te publico ab-solutum iudicio. Caeterum a patre puhlico-rum ministrorum opera dwulsus petebat ab illis ut se filium in carcere patri adjungerent cui inservire ipse posset, cosi descrive il tenero incontro Battista Egnazio ( Exem.pl. Lib. V. p. 190. edit. Parigina). E non solamente qui dimostrò il suo affetto , ma molto più in Roma , ove erasi Antonio rifugiato , prestandogli tutti gli uf-ficii di ottimo figliuolo, e facendolo salire in estimazione appo il Pontefice ed i grandi di quella Corte . Della liberalità abbiam pruove ne’ricchi suoi legati e beneficii . Ommettendo di parlare di quelli che fece in Roma , e del grosso zaffiro che si conservava in altri tempi nel Tesoro di s. Marco di questa città , e ommettendo pure di ragionare de’ monumenti di antichità che donò alla repubblica, dì cui dico fralle inscrizioni 189 del ducale palagio , è soprattutti a stimarsi il dono ehe di ottomila volumi circa fece a questo monastero di sant’Antonio nell’anno stesso della sua morte i523. Questa libreria era insigne per codici manuscritti Ebraici, Caldei, Armeni, Greci , Latini, Italiani. Il celeberrimo Desiderio Erasmo in una sua lettera ad Agostino Eugubino ( cioè Steuco da Gubbio) datata a’ 27 di marzo del i55i dice che gli studiosi de-von essere gratissimi e pregare manibus incom-parabilis viri Dominici Grymani che institui una biblioteca optimis quibusque libris diversa-rum linguarum instructam; notar dovendosi che al detto Agostino Steuco canonico di s. Salvatore fu in Venezia affidata questa biblioteca , e eh’ egli si giovò non poco di essa ne’ suoi stu-dii ; di che vedi il Tiraboschi ( Storia Voi VII parte prima pag. 565. ediz. 1796 ) . Luca Gaurico finalmente ripete che lasciò a questo cenobio infìnitam propemodum librorum copiarti in qualibet scientia ; ( Tractatus Astro-logìcum. Venetiis i552. carte 22); e Pascasio Quesnel a pag. IX della prefazione alle Opere di s. Leone papa. Lugduni 1700. ricorda un codice preziosissimo delle Epistole di quel Santo, già spettante al Grimani e donatogli da un Antonio Belloni notaio Udinese tratto dalla fama della squisita libreria che stava il Grimani erigendo . Ma per nostra somma disavventura questa biblioteca , che accresciuta anche dal Cardinal Marino suo nepote si conservò fino alla fine del secolo XVII, da un improvviso incendio consumata fu del tutto; di che fa menzione il Fo-rastiero illuminato . Ediz. 174°- p- 8g, e l’A-gostini voi. I. prefaz. p. XXXIV. Nella biblioteca Ambrosiana, secondochè scrìvemi il chiarissimo sig. Pietro Mazzucchelli prefetto della stessa, trovasi un codice cartaceo in fol del secolo XV intitolato Questio edita per reverendum p. Dominicum Grimanum pa-tricium venetum Antonii filium , prothonota-rium apostolicum ac S.mi D. nostri secretarium. Comincia : Queritur an methaphysicus possit probare genus entiurn separatorum esse vel solus philosophus naturalis ec. quistione che occupa 5o pagine, e sta in una miscellanea di altre opere metafiche donate dal medico Giambattista Capponi Bolognese all’Ambrosiana nel-1’ anno 1675. Il P. D. Bernardo Montfaucon ( Bibliotheca bibliothecarum ec. T. I. Parisiis 1759. fol. a pag. 24 e al num. 453. ) registra : Dominici cardinalis Grimani quaestio de in-tentione et remissione come esistente nella Vaticana . E Giannalberto Fabricio ( Bibliot. Ec-