226 SAN BASILIO. schini (Lett. Veneziana T. IV. p. 73 ), e del quale ho letto in quella chiesa di santo Stefano inscrizione che lo rammenta. Nello scorso secolo XVIII fra li distinti della casa cittadinesca veneta Ferro abbiamo avuto Marco Ferro autore del Dizionario del Diritto comune e veneto. Venezia . Fenzo 1781 , opera utilissima , e ricercata anche oggidì dagli studiosi. La pietra era coll’ altre abbandonata sul suo- lo in chiesa; e 1’ epoca della morte di Cristina è consona a quanto registra il necrologio di questa parrocchia. 15 SSMO S.° I R. Q. P. | CONE DELL ILL. SIG. A. T. I IN TEMPO DI D.° F. M. G.° I B.° S. V.° P.° B. G.° DA M. E P.° G. S.° I ANNO MDGCLXI Tomba spettante a’fratelli della Scuola del SS. Sacramento. Le varie sigle che ci dà 1’ epigrafe da me letta sul luogo indicano i nomi del Guardiano, del Vicario, dello Scrivano ec. che componevan la Banca ossia il collegio nell’ anno 1761. Dal libro della Scuola del SS- Sacramento fattomi vedere dal nobile Filippo Nani patrizio veneto ho la spiegazione delle sigle, cioè Antonio Tavernaro die’ commissione del ristauro , essendo domino Francesco Mazzoleni Guardiano , Bortolo Schiesatto Vicario , Pietro Brustolon Guardian da Mattin, e Pietro Grandis, Scrivano. 16 D. O. M. | NIGOLAO SIANO PRAESVLI OPTI-MO I POST INSTAVRATAM AEDEM 1 ET TEST. SVPELLEGTILEM | PRETIOS. LEGAT. I GRA' TISS. CVM COLLEGIO SVCCESSOR 1 P. M. P- C. I DIE XXVI. FEB. MDXIV. OBIIT. Nicolò Siani ( famiglia che venne di Romagna , e di cui altrove vedremo inscrizioni ) dottore de’ decreti e canonico di san Marco era del 1476 piovano di questa chiesa, siccome registra il Cornaro (T. I. p. 102 ) cui coll’ appoggio di questa lapide si può aggiungere 1’ epoca della morte , e si può stabilire all’anno 1014, oppure al 1515 la elezione pel successore Biagio Bo-gotizio , il quale sotto il 1516 solamente dal Cornaro si pone . Fu benemerito il Sianì e pel ristauro del tempio, e per averlo arricchito di suppellettili sacre. La lapide da me sopra luogo veduta è di scultura moderna, forse rifatta al momento della rinnovazione del suolo. Il Palfero però vide 1’ antica, e risponde alla nostra con poca differenza : egli l’ha cosi : 1vico-LAO SIANO PRMSVL1 OPT1MO POST INSTAVRATAM JEDEM ET TEST. SVPPELLECTILEM PRJETIOSAM LEGAT GRATISS. CVM COLLEGIO SVCCESSOR F. M. P. C. ANNO 1 5 14 9ro 0Bi'T XA'VI. FEBR. *7 DE NARDEIS I OSSA Gittata è colle precedenti sullo spazzo. Sembra scolpita alla metà del secolo XVlII circa . 18 ... O. M. |____ANGARAN I.....ET VEN.BVM NOT |____VSQ. TEMPLI | OSSA HIC QVIESCVNT | IO. BAPTA PHVS CATT. [ ANT.S ET BART. FILY I CAR.Ml POSVERE SIBI | SVISQ. HEREDIBVS I VSQ. IN DIEM IVDICY 1 MDCLXXIII. Corrosa come qui la esibisco è questa sepolcrale memoria sul pavimento. Appartiene a Lodovico Angarano veneto notajo il quale rogò dal 28 novembre i656 al 17 settembre 167^ , come dalla nota favoritami dal cancellier notarile Costantini , e mori a’ 18 di ottobre del i6^5 d’ anni 69, come dal parrocchiale necrologio . Giambatista uno de’ figliuoli, che posero la pietra , era medico fisico, e trovasi come ascritto al collegio nel catalogo datoci dal Martinioni alla fine della Venezia ec. i663. Erano della casa del piovano che vedemmo al num. 10, e perciò non patrizii. *9 D. a M. I TVMVLVM HVNC I IO. DE MARCHI S ECCLAE HVIVS ALVMNVS t INDE PVPILIAE PRIOR MATHEMAVCI ARCHIPRESB. | CLO-DIENSIS ARCHIDIACONVS 1 SYNDICVSQ. MA-IOR R.MI CLERI VENETIAR. I A VENER.a CONG.E SS. HERMAG. ET FORTVN. ELE-CTVS I POSVIT I AETATIS SVAE LXXV. lOBYT QVINTO KAL. NOVEMB. I ANNO VMDCL XXVIII- Giovanni de Marchi del 22 novembre 1629 era priore di Poveglia, o Poveggia ( Popilia o Pupilla isola poco di lungi da Venezia ), siccome nota anco il Coronelli nell’ Isolario p. 60 , se non che per errore ivi si legge Marci: era ar-