i66 x S. ANTONIO. particolari interessi, aveva abbandonata l’aulica sapienza, mal impiegati immensi tesori, mal adoprate le forze, mal previsti gli estremi pericoli; dimodoché tutto era rivoltato in rovina , in desolazione e in abbandono, e quello eh' è peggio in discredito e derisione di tutto il mondo . Oltre alle ambascerie sostenne il Venier anche il Capitanato di Padova nel i5o3 ( Or-sato . Reggini, p. 54 ), ed evvi in quella città un’ epigrafe che lo ricorda segnata a p. 5o5 del-Ylnscriptiones Urbis Patavinae ; ma ivi forse con errore o di stampa o di scarpello si legge malamente l’anno m.d.i. Mori nel i5i5. La inscrizione si trae dal ms. Palferiano . Lo Svayer copiò aviectis invece di adivnctis . 1 2 OMNIBVS PARCO■ NVLLI DEBEO: DEBITO-RIBVS REMITTO. IESV CHRISTE FILI DEI VIVI MISERERE MEI PECCATORIS. PA-SQVAL. MARIPETRO PATR. V. PIENTISS. Pj^TRIET SVCCESSOR. AD PRAEMIA RESVR-GA SERVATA . BENEFIC. MEMORES ESTOTE Pasqvale Maltpiero . Mancando il nome del padre e l’epoca nell’ inscrizione, nè argomentar potendosi dell’epoca almeno dalla qualità e forma del carattere perchè non sussiste più la pietra, non so a quale dei diversi Pasquali Mali-piero inseriti nelle discendenze patrizie potesse appartenere. Secondo il Cappellari nel i4g° un Pasqual Malipiero figliuolo di Donato q. Domenico, era Auditor Vecchio, e fu anche ambasciatore e generale ; il che però io finora non seppi trovare negli storici di que’ tempi . L’ epigrafe dal solito Palfero . Svayer scrive Mini peccatori ed ommette benxfic. memores ESTOTE . i3 .D. 0. M. | A. PELLETIER MEDICO | R.“1 CARD. A TVRNONE. 1 ET STEPH PAPELIN CA-MERAE I EIVSDEM PRAEFECTO GALLIS DIE EAD. | MORBO CONSVMPTIS AMICI MOE-STISS. ! PO. XIIlI. IVL. | .M. D. LI. Francesco ni Tvrnon (a Turnone ed anche L'urnonius ) di nobilissima casa francese entrato nella religione di sant’ Antonio di Vienna pervenne fino al supremo grado deU’Ordine . Fu uno de’ principali consiglieri di Francesco I, il quale oltre all’averlo ricolmo di varii ecclesia- stici benefizii, gli procurò da Clemente VII il cappello cardinalizio nel i55o, e ciò a premiare gl’importanti servigi che renduti aveva allo Stato nelle ambasciate principalmente . Mori d anni 70 nel 1562 , e fu sepolto nel Collegio de’ Gesuiti di Tournon. Questa inscrizione ci conferma che nel 1551 era egli a Venezia ; e lo storico Andrea Morosini ( Lib. VII, p. 5i e 04) sotto lo stesso anno dice che qui stanziava dal principio della guerra mossa da Arrigo II re di Francia, in Italia, e riferisce le cose insieme col-l’ambasciator regio da lui esposte al Collegio per commissione del re, e la risposta che n’ ebbe . Nell’anno medesimo 155.1 Giovanni Tatti gl’ intitolò una ristampa del volgarizzamento della Repubblica e dei Magistrati Veneti del Contarini, e dice che avendo esso Cardinale veduta ed ammirata esteriormente quest’ illustre città, debba anche conoscerla internamente nell’ordine mirabile con cui si governa . I matematici membri della celebre Accademia Veneta della Fama dedicarono al Cardinale nel 155g il libro : Federici Delphini, Mathematici prestantissimi, de fluxu, et refluxu aquae maris, subtilis et erudita disputatio : ejusdem de rno-tu octavae sphaerae. In Academia Veneta, MDLIX. fol. Il motivo di questa dedicazione si fu, perchè il Cardinale parlò molto favorevolmente di questa allora nascente Accademia . Copiosi sono gli elogi che di lui fanno gli accademici matematici tanto per la somma pietà, virtù e benignità sua, quanto per la singoiar sua prudenza nel trattare importantissimi negozii politici, e per la grande sua moderazione in mezzo agli onori. Si raccoglie anche da questa lettera che per cagion di quiete e di salute si era allora recato il Turnon in amoenissirnum Cor-neliani secessum, cioè a Tenda , piccola città d’ Italia nel Piemonte . La vita di questo Cardinale fu scritta dal Cardinal Vincenzo Laureo in latino, e dal padre Carlo Fleury in francese, e più notizie di lui trovansi negli scrittori delle Vite de’ Cardinali . In quanto a’ due personaggi cui fu posta questa lapide sepolcrale, non so se non se conghiet-turare qualche cosa sul pelletier : il quale può essere della casa stessa di Iacopo Pelletier dotto medico e celebre matematico, nato a Mans nel i5i7 e morto del 1682, del quale si vegga fr# gli altri il Niceron ( Memoires des hommes illustres. T. XXI. p. 566 , e la Biogr. Univers. Paris. i823 T. XXXIII) . Il Palfero che fu il primo à darci la copia di questa inscrizione, non pero del tutto fedele, interpreta la lettera A