SAN DOMENICO. ca de’ navigli. Avevan la dipendenza da’ »oliti Magistrati della Giustizia vecchia , per la disciplina , e per i lavori privali, e dal Reggimento dell’ arsenale per i lavori pubblici ; e in quanto alle gravezze dal solito Magistrato della milizia da mar. L’ epitaffio è nel Gradenigo e Svayer . 85 LAVRENTIAE PALLAVICINAE CINERES. Palla vie,ini . Dalli mss. Gradenigo e Svayer il quale dice eh’ era dietro il coro. Non ispetta alla patrizia famiglia Pallavicini. 86 D. O. M. OSSA DI FRANCESCO DI LVCCA MDCCXVIII. V. MAGGIO. Di Lvcca. Dal Gradenigo. È famiglia diversa dalla patrizia . 87 D. D. DOMINICO CATENAZZIO MAGDALE-NAE VXORI EORVMQ. SVCCESSORIBVS EX PATRVM CONCESSIONE ANNO DOMINI MDCCXVI. Caei»azzo o Cadenazzo . Dalli manoscritti Gradenigo e Svayer . Abbiamo avuto nel seco- lo XVII un Domenico Caenazzo musaicista di s. Marco. Vedi lo Zanetti ( Pitt. ven. p. 087, e la Guida dell’ab. Moschini 1814. T. I. p. 324)- 88 MCCCCLIIII. ADI Vili. MAZO. SEPOLTVRA DE SIER SIMON DE SIMON ET DE SVOI HE-REDI. Simon. Da Bergamo venne questa casa, come hassi nelle nostre cronache . La epigrafe dal Gradenigo e Svayer. 89 D. O. M. | BENEDICTO XIII. PONT. MAX. | EX ORDINE PRAEDICATORVM | BENEFICENTISSIMO | CONVENTVS D. DOMINICI VENETIA-RVM | IAM FILIO NVNC PATRI I POSVIT 1 MDCCXXVI. Benedetto xm. Pierfrancesco figlio di Ferdinando Orsini di nobilissima ed antichissima romana schiatta , ammessa già al Veneto patriziato, nacque a Roma del 1649 a' 2 di febbra- io. Sentendosi vocazione per 1’ Ordine de’ predicatori venne a Venezia ed accolto in questo cenobio di s. Domenico vi vesti l’abito nel 12 agosto 1668 , non 1667 come alcuni hanno malamente notato, prendendo allora il nome di Vincenzo Maria ; e fu approvato nel 7 dicembre dell’ anno stesso 1668. Non vi stette pur sei mesi, che chiamato a Roma da Clemente IX , quivi professò, e percorsi gli studii meritò d’essere eletto cardinale da Clemente X nel 1672. Scrisse allora a’ padri di questo cenobio rammentando i primordii della vita sua religiosa, e regalando mille doppie ( latino aureos ) per servigio della fabbrica del Dormitorio. Fa poscia vescovo di Manfredonia, indi di Cesena, e poi arcivescovo di Benevento; e finalmente al soglio di Roma pervenne nel 29 maggio 1724 , avendo assunto il nome di Benedetto XIII. Anche in questa solenne occasione a’ veneti religiosi scrivendo rinnovò 1’ antica memoria ; e poco appresso spedì in dono sei candelabri d’ argento ed una croce ad ornamento dell’ aitar maggiore di questa chiesa. Ave vali egli fatti gettare a proprie spese , e servivano nella Cappella particolare del suo Episcopio di Benevento, e fino dal 1717 aveva col suo testamento disposto che passassero in proprietà di questo monastero , come leggo nel mss. Armano a p. 3.Ì7. In memoria di tanto figlio e di tanto benefattore nel-1’undici febbraio 1726 stabilirono i padri di alzare nella sagrestia al nome del pontefice una statua di marmo carrarese , sedente, in atto di benedire , e fu alzata con iscultura di Francesco Cabianca, sottopostavi la detta epigrafe onoraria. E tanto la statua, che l’inscrizione ho veduta dopo il disfacimento della chiesa nella officina dello scal pellino Fadiga a san Maurizio. Fu anco incisa in rame da Giuseppe Maria dalla Via colla riferita epigrafe, non essendovi altra diversità se non che ortiinis premcatorvm invece che ex ordine praedicatorvm che ho letto sul marmo. È premesso questo rame ad alcuni esemplari dell’ opera del p. Armano , il quale dedicò il suo libro allo stesso Benedetto XIII. e fu da’padri spedito a Roma per portare a Sua Santità la stampa della statua e per altro oggetto riguardante la riduzione delle messe del Convento secondo la forma del Breve d’ Innocenzo XIII. Benedetto XIII. venne a morte nel 21 febbraio 1730. Maggiori particolarità